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Da Johann Georg Stauffer a C.F. Martin
Da Johann Georg Stauffer a C.F. Martin
di [user #22255] - pubblicato il

Partendo dall'800 in Austria si va fino in America per stravolgere le tradizioni e creare un nuovo mondo di strumenti. È la storia della chitarra acustica e di Christian Frederick Martin.
Questa è una storia datata circa due secoli fa che ha sconvolto in maniera tangibile il mondo della chitarra.
Johann Georg Stampfer (26 gennaio 1778 - 24 gennaio 1853) era un liutaio austriaco molto rinomato e conosciuto anche al di fuori del Paese, tanto da essere il fornitore ufficiale di strumenti per il nostro grande Nicolò Paganini. Stauffer aveva anche sviluppato uno strumento, la Legnani Modell, per un virtuoso chitarrista dell'epoca di nome Luigi Legnani. Il modello sarebbe rimasto in produzione per circa vent'anni, anche grazie al figlio, Anton Stauffer (1805-1871), che subentrò al liutaio perfezionando il suo lavoro e introducendo i suoi strumenti sul mercato, promuovendone a lungo la diffusione.



Un giorno del 1811, nella bottega artigiana di Johann Stauffer entrò, come apprendista, un ragazzo appena 15enne. Era un certo Christian Frederick Martin (Markneukirchen, Germania, 31 gennaio 1796 - USA 16 febbraio 1873), spinto dal padre Johann Georg Martin, che si era a sua volta cimentato nella costruzione di qualche chitarra, anche se non a quei livelli.
Alla fine di novembre del 1833, Christian Frederick Martin emigrò negli Stati Uniti d'America, a New York, ma continuò la sua attività di liutaio, fondando poi nel 1838 a Nazareth, in Pennsylvania, il famoso brand a suo nome. L'edificio originale è ancora oggi in uso dall'azienda.

Da Johann Georg Stauffer a C.F. Martin

Anche se lo storico Philip Gura sostiene il contrario, in quanto le tecniche adottate da Martin sarebbero state impiegate anche da altri liutai contemporanei di provenienza germanica, la storia documentata di C.F. Martin ci dice ancora una cosa importante per lo sviluppo della chitarra folk così come la conosciamo adesso: alla fine degli anni '50 del XIX secolo, C.F. introdusse l'uso dell'innovativo sistema di catenatura della tavola armonica conosciuto come X-Bracing, che permise l'uso delle corde metalliche e l'abbandono di quelle di budello, con in più un aumento notevole della pressione sonora generata.
Di C.F. Martin però è sicura l'innovazione di spostare al 14esimo tasto il punto di attacco del manico della chitarra, al posto del precedente relativo al solo 12esimo tasto. Ciò portò alla messa in commercio del suo modello Orchestra, a cui era stata allungata anche la tastiera.
Nel 1916 in poi, i modelli con la caratteristica cassa grande e squadrata e con corde in metallo rivestite furono battezzate in onore della nave da battaglia più grande della Marina Britannica: la Dreadnought.
Ultimamente un po' di nostalgia deve aver colpito la fantasia degli eredi del liutaio: è stata reintrodotta la paletta "Stauffer" su alcune chitarre C.F. Martin.

Da Johann Georg Stauffer a C.F. Martin

Comunque, oggi, i modelli più gettonati prodotti da Martin restano la D 28 e la HD 28. Un suono unico, con la tavola in abete e le fasce e fondo in palissandro. Cosa volete di più?

Da Johann Georg Stauffer a C.F. Martin

Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.

chitarre acustiche curiosità martin
Link utili
Storia Martin raccontata da Diane Ponzio
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Commozione ed emozione...
di nicolapax [user #27042]
commento del 02/01/2013 ore 14:41:15
... attacco improvviso di sindrome di Stendhal!!!
La Parlor con la paletta Stauffer è di una bellezza morbosa.
Immagino che di morboso abbia pure il prezzo...

__
Ecco quel che ho da dire sulla musica:
ascoltatela, suonatela, amatela, riveritela e tenete la bocca chiusa.
Albert Einstein
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aggiungo
di nawa utente non più registrato
commento del 02/01/2013 ore 15:28:11
aggiungo al bell'articolo due chitarre che in qualche modo sono state le vecchie zie delle chitarre che suoniamo ancora oggi. fanno parte della produzione italiana che è sempre stata ineguagliata per qualità e innovazione... le due chitarre sono state mie ospiti per qualche tempo ma le foto non riescono a descriverle come meriterebbero... la guadagnini ha i tasti in avorio ma soprattutto una bellissima custodia con l'apertura sul fondo. chi sa perché non le fanno più così... a guardarle non si direbbe ma queste chitarre hanno un volume spaventoso in relazione alle dimensioni.

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mi sembra che all'inizio ci sia un refuso, o Stampfer è proprio così?
Rispondi
Re: aggiungo
di FBASS [user #22255]
commento del 02/01/2013 ore 23:01:50
Io ho scritto correttamente Stauffer, ma ho visto anche alcuni cambiamenti nel mio articolo, pertanto ho invitato la Direzione a correggere, le chitarre italiane le conoscevo, ma non entravano nel discorso Stauffer-Martin, Ciccio il Napoletano.
Rispondi
Re: aggiungo
di nawa utente non più registrato
commento del 02/01/2013 ore 23:09:42
immagino sia stato un correttore automatico. le due chitarre italiane erano solo una sbruffonata per ricordare ai più giovani da dove veniamo... e anche per dare conto dell'origine del disegno :-)

l'unico dubbio che mi viene: mi sembra che sono state utilizzate prima le corde in metallo e poi introdotto l'X-bracing ma sono minuzie.

ciao
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Caro don ciccio
di stefano58 [user #23807]
commento del 02/01/2013 ore 16:38:30
quando mi diventa acusticante storico , provo ancor più ammirazione eh eh eh grazie Franco , come sempre interessante :-)))
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Per la redazione.....
di FBASS [user #22255]
commento del 02/01/2013 ore 21:57:11
Sono sicure di aver scritto Johann George Stauffer e non Stampfer come invece compare al 3° rigo, pertanto prego gentilmente di correggere, Franco50.
Rispondi
Molto interessante la storia della ...
di perrynason [user #17170]
commento del 03/01/2013 ore 15:15:25
Molto interessante la storia della prima chitarra a 14 tasti fuori corpo, la OM Perry Betchel che poi diventerà lo standard tra le acustiche. Alla prima OM 14 tasti della storia è dedicato un intero sito, sicuramente da visitare:
vai al link
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