di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 13 gennaio 2013 ore 07:30
Plettri, quando pensi di averli provati tutti arriva sempre qualcosa di diverso a sorprenderti, spesso piacevolmente, altre volte lasciando un non so che di già visto e sentito. Abbiamo avuto il piacere di testare i nuovissimi plettri Signum nella versione Silver e Gold, dei gioielli nel vero senso della parola oltre che degli atipici plettri.
Nel corso della storia se ne sono viste davvero di tutti i colori, plettri in metallo, tartaruga (rigorosamente morta di vecchiaia), osso, legno, carbonio ed è difficile pensare o credere di averli provati tutti. In fondo, il plettro è la prima fonte di tutte le sfumature del suono, quello che caratterizza ogni chitarrista. Cosa può succedere quindi se la corda viene accarezzata da nobili argento e oro anziché plastica o legno?
Il nome la dice lunga: Lethal Weapon #3, ma nonostante sembri ispirato da truci chitarristi vestiti di nero, forme e dimensioni sono ispirate ai piccoli e marmorei jazz III Dunlop. Una piccola e lucente goccia di argento o oro, con nel centro un enorme foro trapezoidale in grado i fornire un grip infinito. Il plettro Signum risulta infatti ancorato alle dita, soprattutto se lo si tiene in posizione da manuale. Il profilo è leggermente arrotondato e, a differenza di quanto si possa pensare, il peso è davvero contenuto. Tutte queste parole perderebbero di significato se non ci si soffermasse a parlare del suono prodotto dai piccoli gioielli made in Italy.
Il modello Silver è realizzato in lega di argento Sterling Silver 925, la quale garantisce l'inalterabilità quasi eterna del profilo. Superata la prima fase di disorientamento dovuta alle ridotte dimensioni e alla maggiore durezza, ci si riesce a concentrare sull'attacco garantito dal profilo arrotondato ma non eccessivamente. All'apparenza più delicato, è in realtà molto corposo e brillante, lo si avverte anche grazie a una maggiore presenza del suono scaturito dall'amplificatore. Riesce a dare un sound più deciso anche alle corde più basse, senza mai sferragliare.
La versione Gold differisce solo nei materiali, è infatti realizzata in ottone placcato oro 18kt, per garantire anche qui una durata molto più lunga del profilo. A differenza del corrispettivo in argento, l'attacco di questo modello è più aggressivo, più ruvido. Il suono ne risulta leggermente più cupo, ma sono sfumature.
Sfumature, infatti, le differenze tra i due. Il playing è identico.
Effettivamente il nome risulta appropriato, a patto di essere adepti dei piccoli plettri a goccia. In realtà se si resta affascinati dalle ottime qualità timbriche con un po' di rodaggio ci si può abituare facilmente alla forma e allo spessore. Grazie poi alla splendida confezione e al laccio in cuoio, li si può portare con fierezza al collo, o regalarli per impreziosire un collo a noi caro e scongiurare il "Diavolo, ho cambiato pantaloni e non ho più il plettro nel taschino delle monete!”