Ciao a tutti, tempo fa' in un mio diario ho chiesto lumi su alcune chitarre degli anni '80 e ho ricevuto un discreto numero di commenti e opinioni varie. Il tutto si e' concluso con l'acquisto, sul noto sito di aste on line, di una Cort Performer Series dell'89, senza volere di una chitarra, secondo me, particolare. In quanto alle caratteristiche di primo impatto siamo di fronte ad una chitarra dal look anni 80 quindi: Stratoide con paletta a punta reverse tipo Jackson, Charvel , Kramer o simili, ponte Floyd licensed e bloccacorde al capotasto, tutto rigorosamente nero, colore del body verde metallizzato scuro, a mio avviso non molto tamarro visto che c'e' di peggio, segnatasti a dente di squalo e capitolo a parte l'elettronica, vera particolarita' di cui prima.
Si tratta di un circuito attivo/passivo pilotato dalla canonica pila da 9v indispensabile sempre in qualsiasi stato, pick up HSS attivabili con switch indipendenti, con combinazione di tutti i pick up non possibile, pot volume e tono per tutti e per finire distorsore integrato, attivabile con mini switch e corredato da alcuni mini pot quali level, treble, bass e distorsion.. in realta' la distorsione disponibile non e' delle migliori ed e' ai livelli di un overdrive spinto, che se aggiunto al canale lead di un ampli produce una distorsione metal credibile. Al di la' dell'effettiva utilita' di quest'ultima aggiunta credo che non sia solita, forse si tratta di una delle tesimonianze del fatto che negli anni 80, con l'avvento del metal e di alcune tecnologie "moderne" per l'epoca si osava a progetti alquanto bizzarri non solo nelle chitarre.. In quanto al suono non si smentisce la poca personalita' sui suoni puliti, vuoi per i materiali del body, vuoi per il tipo di ponte, vuoi per le corde bloccate alle loro estremita', in pratica non e' la chitarra che puoi inviare in front in un ampli come potrebbe accadere ad una Tele o ad una Strato decisamente piu' votate a questo tipo di uso. Nei suoni distorti, pilotati da un multieffetto (Boss GT6) trova il suo abitat, buona dinamica, buon volume di uscita. L'hardware e' di dicreta fattura, si mantiene una buona precisione nei bending, nell'uso della leva e la perdita di accordatura non e' superiore alla media. A dire il vero ancora sono alle prese con il giusto setup del ponte e dell'action, ma avendola gia' usata alle prove credo di essere vicino alla soluzione.
Non e' una chitarra di gran valore, anche se all'epoca magari non era proprio entry level viste le caratteristiche, ma credo che si tratti comunque di una chitarra non comune.