Ci sono i fanatici dei settaggi e poi ci sono i chitarristi che vogliono accendere l'ampli e suonare, senza perdere tempo con i potenziometri della loro pedaliera affollata. I pedali Henretta non hanno alcuna manopola, ma non vuol dire che non abbiano controlli.
La vita del chitarrista è fatta di fasi. C'è quella in cui si sente il bisogno di qualche pedale per colorare il suono, poi quella in cui gli stompbox non bastano mai, poi si prende confidenza con i settaggi più estremi e magari si sperimentano i multieffetto più potenti, o si arriva alla nausea e si giura fedeltà al cavo-ampli, ma prima o poi tutti ci cascano: avere dei pedali su cui saltellare è comodo, utile, divertente nonché un ottimo modo per incanalare una GAS che potrebbe sfogare in direzioni ben più costose di uno stompbox da un centone. Alcuni chitarristi amano trascorrere ore intere a modellare il proprio suono, scoprendo ogni sfumatura del nuovo giocattolo. Altri, invece, proprio non sopportano dover perdere tempo dietro a switch e manopole: vogliono uno stompbox di carattere e facile da usare, quanto più plug-and-play possibile, pronto all'uso out-of-the-box. Inglesismi a parte, quello che molti vogliono è uno pedale da calpestare senza pensarci su troppo per godere del suo influsso benefico sul sound. Il costruttore di effetti artigianali ha pensato proprio a loro quando se n'è venuto fuori con l'idea degli stompbox No-Knob: pedali ultra-compatti, fatti a mano e del tutto privi di manopole.
La serie No-Knob prodotta da Henretta Engineering consiste in una collezione di otto pedali delle dimensioni di due pollici per due. Niente manopole, niente batterie, i No-Knob hanno solo lo switch d'attivazione true bypass, un LED indicatore di stato, i jack d'ingresso e d'uscita e una presa per l'alimentazione. La linea comprende: Orange Whip - compressore Bluebird - fuzz Green Zapper - auto filter Mr. White - tweak boost Pinkman - dirty boost Crimson - tremolo Purple Octopus - octave up Emerald Prince - preamplificatore.
Tutti i pedali sono tarati per generare suoni convincenti già di fabbrica e hanno un asso nella manica: in realtà i controlli ci sono, ma non si vedono. Invece di usare i classici potenziometri da pannello, Henretta ha ben pensato di adoperare dei piccoli trimmer, resistenze variabili saldate direttamente sul circuito e accessibili solo aprendo lo chassis. Sempre più diffusi all'interno di molti pedali per creare feature aggiuntive senza richiedere troppo spazio, i trimmer vengono regolati con l'ausilio di un cacciavite. Il loro compito è esattamente quello che solitamente viene coperto da una manopola, ma in uno spazio estremamente ridotto e senza il rischio di alterare inavvertitamente un settaggio come potrebbe accadere con un controllo "da superficie". L'innegabile lato negativo, però, è che ci si può scordare la classica "ritoccatina al volo" che rende gli stompbox analogici tanto comodi in sede live rispetto a un processore programmabile, per esempio.
Con evidenti pro e contro, i No-Knob hanno dalla loro un prezzo tutto sommato ragionevole: è possibile portarsene uno a casa per 125 dollari (circa 90 euro), che per uno stompbox fatto a mano di qualità, ma senza alcuna pretesa di essere definito boutique, è decisamente una cifra onesta. In più, per 150 dollari (circa 110 euro), è possibile farsi costruire una versione in formato tradizionale, più grande e con le care vecchie manopole.
Visti così, i No Knob sfiorano l'etichetta di , ma non se la vedono appioppare. In fondo, il tone è una questione di gusti e necessità del tutto personali. E poi, stando ai , i cubetti colorati di Kevin Henretta sanno il fatto loro.
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