Dopo una "Yellow" ed una "Artic White", avendo un manico Fender di inizio anni 90 a 21 tasti, rifrettato ( che brutto termine, ma avuto in cambio alla pari con il Wha VOX di fine anni 60, Made in England ), ed un corpo Squier black, in più avendo da tempo una mascherina Fender originale, madreperlata con foro per humbucker al ponte ed a cui avevo montato un Di Marzio PAF ed uno Fender tipo Stratocaster American Standard al manico, più i tre potenziometri ed il commutatore a 5 posizioni Fender, con manopole e pomellino color crema in piena sintonia con il colore del Di Marzio, era d'obbligo montare tutto l'hardware "Gold". Quindi così ho comperato le meccaniche Kluson, lo scodellino del jack e lo stesso jack, i due bottoni per la tracolla e la piastrina a 4 viti blocca-manico, il tutto Fender originale, uniche licenze "poetiche" il ponte-tremolo Wilkinson dorato ed un abbassa-corde ricavato da una chiusura per jeans, dorato anche esso, più un micro-deviatore per l'inserimento diretto del solo pickup al ponte per realizzare le combinazioni manico-ponte e manico-centrale-ponte insieme alle due prime posizioni del commutatore ( l'ho posizionato sotto al secondo controllo del tono, allargando leggermente il foro dell'undicesima vite di fissaggio della mascherina che era fuori del bordo e senza fare ulteriori fori alla stessa ). Per completare ho montato, per adesso, un pickup ceramico Squier al centro, ma il tutto suona come volevo io. La cover del pickup Fender al manico l'ho resa color crema con immersione nel caffè durata tre giorni mentre quella dello Squier centrale provvisorio ( ma sempre meglio di niente, ho deciso che lo cambierò non appena ne troverò uno Fender centrale anche se poi non ho notato nessuna sostanziale differenza con l'altro al manico ), sottoposta allo stesso trattamento, bianca era e bianca è rimasta. Le prime due Stratocaster, la prima in assoluto e cioè quella color "Yellow", riuscitissima e tradizionale con i canonici tre single-coil Fender ma con manico Warmoth con tastiera a 22 tasti in palissandro, la seconda con manico Eden, sempre in palissandro e 22 tasti, con humbucker Gotoh al ponte e comando push-pull doppio-deviatore allegato al potenziometro del volume, sia per splittare lo stesso a single-coil che per le combinazioni manico-ponte e manico-centrale-ponte dei pickups, con quest'ultimo splittato a mono-bobina in entrambi i casi ed in contemporanea con le prime due posizioni del commutatore a 5 posizioni, mentre gli altri due pickups erano Fender single coil, in un mio momento di magnanimità sono state entrambi date ad una mia amica, giovane chitarrista, di cui taccio il nome ( preciso che per la prima ho ricevuto solo in permuta una Squier Bullet Strat che costava meno della metà di quanto mi era costato il solo manico, mentre la seconda gliel'ho data completamente a gratis ). Ho saputo in seguito che se le è vendute o permutate entrambi ( e lì mi sono incavolato ed ho tagliato i ponti con lei ...). Adesso ho un manico originale Fender Telecaster con tastiera in palissandro a 22 tasti ( avuto sempre con uno scambio alla pari con un Deluxe Big Muff EHX vintage di inizio anni 80, precisando che invece cercavo il contrario, il manico Telecaster con tastiera in acero e quello Stratocaster con tastiera in palissandro, ma così poi li ho trovati e così me li sono tenuti ), già completo di meccaniche Kluson cromate. Ho comperato in seguito un ponte Telecaster vintage a tre sellette in ottone, un pickup Fender Broadcaster con spago chiaro per il ponte ed un P 90 Epiphone, ma Made in Usa, per il manico, entrambi d'occasione, il commutatore Fender a 3 posizioni, lo scodellino ed il jack Tele Fender cromati, sono in attesa ora sia del body che del resto per realizzare questa volta una Telecaster ( ho già ordinato la mascherina cromata dei potenziometri-commutatore e le sei boccole ferma-corde), bisogna cambiare ogni tanto !!!
PS) Essendo già in possesso di queste due Fender originali, una Stratocaster American Standard del 1989, con pickups a poli livellati, ed una Strat del 1991 con Di Marzio, Kahler, 2 pickups Fender sempre a poli livellati ( forse era il periodo ), tastiera a 24 tasti ed hardware nero, ho deciso di fare uno scambio, anche se a malincuore, tra la mia ottima Squier Stratocaster Standard Series color Candy Apple Red, Made in Indonesia e di cui ero contentissimo, con un'altrettanto valida Epiphone SG 400 color mogano satinato, in condizioni pari al nuovo ( ero rimasto senza SG dopo aver dovuto cedere per motivi "Scaramantici" e non, la mia Gibson SG del 1973 con Bigsby, come suole dirsi "alla Sfortuna non credo ma la Iella c'è...esiste" ), visto anche che sono pienamente appagato da quest'ultima mia assemblata che suona identicamente bene, salvo qualche piccolo ulteriore intervento di settaggio. Eccovele tutte, SG compresa :
Infine la soluzione per chi vuole approfittare dell'amicizia e non si cura di farti uno sgarbo prendendoti per i fondelli, visto che sono molto aperto all'aiuto ai giovani musicisti, ci sarebbe, eccola ( scherzavo, sono solo armi-modelli inoffensive ma che rispettano le dimensioni ed il peso di quelle vere, le due più famose pistole del Far-West, la Colt Navy 1851 e la Derringer cal. 22 che era l'arma preferita dai giocatori di poker, il mio Peavey Max 126 è lì solo per dimostrarne le misure reali, ma ottimo ampli per casa per noi bassisti ):