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Schecter torna ai classici californiani
Schecter torna ai classici californiani
di [user #116] - pubblicato il

Due tra le solid body più longeve di sempre riportano Schecter alle sue radici. La PT e la Trad si rifanno alla tradizione californiana aggiungendo un tocco moderno e performante nelle due varianti Standard e Custom.
Due tra le solid body più longeve di sempre riportano Schecter alle sue radici. La PT e la Trad si rifanno alla tradizione californiana aggiungendo un tocco moderno e performante nelle due varianti Standard e Custom.

Conosciuta oggi principalmente per la sua collezione di strumenti aggressivi nelle linee e nel sound, Schecter ha una vasta esperienza nella costruzione di chitarre elettriche dal piglio più vintage, in linea con i classici dell'universo solid body.
Deliberatamente ispirate alla scuola californiana della metà del secolo scorso, entrano in catalogo la double-cut Trad e la single-cut PT, entrambe nelle varianti Standard e Custom.

La PT si rifà a quello che è forse il più longevo degli shape solid body, con una cassa piatta a spalla singola, ponte fisso e due pickup miscelabili attraverso un selettore a slitta a tre posizioni, seduto su una placca in metallo insieme a volume e tono master.

Schecter torna ai classici californiani

La Standard e la Custom hanno in comune il body in frassino - coperto da un top in acero nella Custom - e il manico in acero. Differiscono invece per la tastiera, in acero per la Standard e in palissandro per la Custom. In entrambi i casi, le chitarre contano 21 fret su un diapason da 25,5 pollici e un radius da 12 pollici.
GraphTech fornisce un capotasto Tusq XL per contare sempre su una buona trasmissione delle vibrazioni e su un basso livello di frizione. Grover provvede alle meccaniche della Standard, mentre la Custom preferisce delle Schecter bloccanti.
Il ponte della Standard è un Sung-ILBT005 con sei sellette in ottone, la Custom invece usa un Diamond Hardtail.
Più classica è la configurazione elettronica della Standard, che consiste in due single coil Schecter Diamond, mentre le controparti humbucker e splittabili siedono nella Custom.

Schecter torna ai classici californiani

La chitarra elettrica più diffusa al mondo arriva invece sotto nome Trad.
La variante Standard ha un body in ontano. La Custom preferisce una cassa in frassino con top in acero fiammato.
Entrambe hanno una scala da 25,5 pollici, capotasto GraphTech Ivory Tusq XL, un raggio di curvatura di 12 pollici per i 21 fret e, a scelta, la possibilità di avere manici interamente in acero o con tastiera in palissandro.
La Standard ha tre single coil Schecter Diamond, un Tremolo Vintage di casa e meccaniche Grover. La Custom sostituisce quello al ponte con un humbucker Schecter Diamond splittabile, monta un vibrato Wilkinson WV2 stile vintage e meccaniche bloccanti Schecter.

Le nuove PT e Trad Standard e Custom saranno prossimamente in Italia, maggiori informazioni sui modelli e prezzi per il nostro Paese saranno disponibili attraverso il distributore esclusivo Gold Music.

chitarre elettriche custom pt schecter standard trad
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Schecter
Schecter su Gold Music
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Ne sentivamo il bisogno. ...
di kelino [user #5]
commento del 29/06/2015 ore 11:32:23
Ne sentivamo il bisogno.
Rispondi
Re: Ne sentivamo il bisogno. ...
di swing [user #1906]
commento del 29/06/2015 ore 15:11:35
Confermo... :D
Rispondi
Re: Ne sentivamo il bisogno. ...
di Zado utente non più registrato
commento del 29/06/2015 ore 19:31:21
Mai troppe chitarre stratoidi in giro che possano risparmiarmi di comprare delle cantonate tipo le Fender Am Std :D
Rispondi
Re: Ne sentivamo il bisogno. ...
di antales [user #4163]
commento del 29/06/2015 ore 21:11:16
Ammazza, e cosa ti hanno mai fatto per godere di un'opinione così netta e negativa?
Ciao
Rispondi
Re: Ne sentivamo il bisogno. ...
di Zado utente non più registrato
commento del 29/06/2015 ore 21:26:21
La più semplice ed esaustiva delle risposte: ne ho provate.
E non mi hanno dato la sensazione di qualcosa per cui spenderei volentieri dei soldi;ho provato diverse strato,soprattutto di recente (sto cercando proprio uno strumento di quel genere per completare il parco chitarre),e quelle con il rapporto qualità prezzo più incomprensibile son state proprio le Fender americane.Non tirerò in ballo le Yamaha,che sono chitarre ottime per il loro prezzo per definizione,ma ho suonato delle LTD St (validissime,se molte non avessero quel relic così finto),delle Cort,pure delle G&L (marchio di cui conosco veramente poco,ma pare goda di buona fama),e tutte mi han dato impressione di solità significativa - al netto di un setup mai ottimale,eh vabbè - e buone finiture e sustain,nonchè di un suono accettabile.Alcune si son rivelate molto moderne con i pickups stock,e la cosa potrebbe non piacere a tutti,ma per quel che alcune di esse costavano direi che un cambio pickups non era poi un'opzione così proibitiva.
Rispondi
Re: Ne sentivamo il bisogno. ...
di ADayDrive [user #12502]
commento del 30/06/2015 ore 13:46:32
Allora non sono l'unico a pensare che le Strato American Standard siano chitarre, banalmente, con un pessimo rapporto qualità/prezzo! Sono sollevato...
Rispondi
Re: Ne sentivamo il bisogno. ...
di Zado utente non più registrato
commento del 30/06/2015 ore 14:01:15
Tutt'altro!siamo in pochi a pensarlo probabilmente,perchè con certi brand non riescono ad essere obiettivi in molti,Fender significa la stratocaster per eccellenza,"come può suonare male?".

Purtroppo mi capita sempre più di restar deluso ogni volta che ne provo una...l'ultima è stata una Stratocaster HSS Am. Deluxe all'essemusic: non sono un puritano che resta schifato di fronte al fatto che avesse l'humbucker al ponte e il boost integrato,anzi sono trovate che gradisco molto,ma la chitarra non mi ha onestamente entusiasmato in nessun modo.Premettendo che il setup non era sicuramente ottimale,e probabilmente la cosa ha influito sul giudizio finale,ho avuto fra le mani Fender messicane migliori,e sono sicuro di questo.

Suono bruttino,fino anche con l'humb selezionato e il boost inserito,con i tasti non curati a livello di Ibanez Premium indonesiane,un sustain tutt'altro che entusiasmante,tenuta dell'accordatura piuttosto approssimativa e qualche frittura (che con action tanto alto non dovrebbe francamente esistere).Mi procura fastidio pensare che uno strumento simile,sul nuovo,stia agevolmente fra i 1400 e i 1600€,e che con meno uno si porta a casa,chessò,una Blade,o una ESP vintage plus.

Non faccio raffronti con ciò che si troverebbe sull'usato,un po' perchè paragonare nuovo e usato è sempre inappropriato,un po' perchè il confronto assumerebbe contorni impietosi.
Rispondi
Re: Ne sentivamo il bisogno. ...
di ADayDrive [user #12502]
commento del 30/06/2015 ore 14:24:4
Io ne ho una degli anni '90, che non venderò mai perché è un regalo, ma per i (parecchi) soldi che costava è un mezzo bidone: si scordava sotto la luce del palco (e vai di Sperzel Trimlock, +80 euro), i pick-up erano orridi (e vai di Wylde/Bill Lawrence, +150 Euro), le sellette in metallo estruso si mangiavano la metà dell'attacco (e vai di TUSQ, +35 euro), liuteria buona, per fortuna, ma sustain non eccezionale.
Quelle moderne, per me, sono ancora peggio... Se prendi le serie "commerciali" alto di gamma di Schecter, LTD, Cort, Yamaha, Ibanez etc... proprio non c'è confronto. Adesso in giro ci sono chitarre da 800/1000 euro che escono con hardware "firmato" e pick-up di marche serie (Di Marzio, Seymour Duncan, EMG...)
Coi prezzi Fender USA si può andare tranquillamente da un liutaio... E' vero che poi non si rivenderanno mai, ma ci si può far fare la Strato "dei sogni"...
Rispondi
di Zado utente non più registrato
commento del 18/07/2015 ore 13:06:06
Pardòn per il ritardo,non m'ero accorto. Comunque sì,posso immaginare il disappunto,in effetti è ormai cosa assodata che Fender tenda al rincaro già solo perchè si tratti di "Fender"...ma soprattutto di questi tempi,dove la differenza qualitativa fra i vari paesi va pian piano assottigliandosi,varrebbe la pena farsi qualche domanda sul dove investire e dove no.
Come giustamente dici,prima cosa da fare con le Stratocaster di quel tipo è cambiar meccaniche...le produzioni asiatiche montano di serie Grover(come sopra) o Sperzel,talvolta non autobloccanti,ma sicuramente di qualità.
Il ponte è un'altro classico upgrade che alcuni fanno sulle Am.Std...a molti piace,altri preferiscono cambiarlo con un Wilkinson.... le stratine qui sopra montano dei Wilkinson (prodotti da sung-il,una delle due fabbriche Wilky insieme a Gotoh...è forse il ponte più usato per gli upgrades,sicuramente il più usato nelle partscaster).
Infine,come ancora giustamente menzioni,i pickups...a quelle cifre sarebbe opportuno un pickuppaggio perlomeno sufficiente,e di recente hanno rimediato abbastanza con la HSS Shawbucker,ma siamo sui 1700 euro...prezzi da liuteria dici? Non so attualmente il mercato di liuteria nostrana cosa possa costare,ma presumo che con 1700 euro ci si faccia minimo minimo una Warmoth con tutti i crismi.Alla peggio ci si prende una ESP Vintage Plus usata (si trova anche sui 1200€,e ha una qualità variabile dall' Ottimo al Meraviglioso per alcuni modelli),oppure una Suhr o una Schecter USA usata,talvolta una Tom Anderson in caso di fortune eccezionali.

Eppure ancora tutti a masticare solo Fender quando si tratta di strato...che sia ignoranza rispetto ad altre realtà? Che sia forse autoconvincimento che se sono Fender DEVONO suonare meglio? Chissà,credo mi terrò sempre il dubbio...
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 20/07/2015 ore 15:13:24
beh....le G&L sono fender, a tutti gli effetti.
è il marchio che Leo Fender creò con il compare Fullerton a fine anni '70 :)
chitarre validissime nella produzione tribute (assemblate in indonesia), e meravigliose quelle USA (il mio sogno è una asat rustic....)
Rispondi
di Zado utente non più registrato
commento del 24/07/2015 ore 12:54:56
Il problema è che son le Fender a non essere più Fender ;)
Rispondi
Ma perche ' non rifanno ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 29/06/2015 ore 13:44:20
Ma perche ' non rifanno la strato di Knopfler ?? Quella che usava negli anni 80 rossa e l'altra sunburst ?
Rispondi
Re: Ma perche ' non rifanno ...
di alukard [user #4175]
commento del 29/06/2015 ore 15:32:58
..va che è in catalogo...si chiama, guarda un pò Sultans...e la vendono a carati.;)
Rispondi
Re: Ma perche ' non rifanno ...
di alukard [user #4175]
commento del 29/06/2015 ore 15:34:2
vai al link
Rispondi
Re: Ma perche ' non rifanno ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 29/06/2015 ore 19:22:02
Azz ! Grazie non lo sapevo ! Ho visto la foto dal link che hai postato ma la paletta non era cosi ! La forma della paletta era quella di ima semplicissima strato a paletta piccola ...... ciao
Rispondi
Re: Ma perche ' non rifanno ...
di Zado utente non più registrato
commento del 29/06/2015 ore 19:28:50
La paletta della strato è un design registrato e non riproducibile a meno di concessione del gruppo FMI,quindi utilizzabile solo da Fender,Jackson e Charvel.
La Schecter Dream Machine di Knopfler cui fai riferimento,essenzialmente quella dell'Alchemy,era di anni in cui questa cosa non vigeva ;)
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 21/05/2020 ore 18:51:05
Ce l'ho. Tremila euro.
Con la stessa cifra non ci compri manco la più scrausa delle Les Paul custom shop.
Rispondi
belline ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 29/06/2015 ore 14:48:58
belline
Rispondi
mah!
di SteveZappa93 [user #38837]
commento del 29/06/2015 ore 17:16:1
Si sono svegliati tardi alla Schecter!
Rispondi
Re: mah!
di Zado utente non più registrato
commento del 29/06/2015 ore 19:24:00
In realtà le strato le han fatte diverse volte negli anni,se cerchi su MM "Schecter VS-1" vedi una serie di 4 anni fa ;)

Ovviamente faccio riferimento alle produzioni asiatiche,se parliamo in senso lato la Schecter fa strat e tele da metà anni 70.
Rispondi
non so...
di francesco72 [user #31226]
commento del 30/06/2015 ore 12:35:42
...come giudicare quest'operazione: da un lato mi rammarico che un marchio connotato per una certa linea (sia di shape che di suono) come schecter metta a catalogo anche "normalissime" simil Fender annacquando così la sua immagine. D'altro lato immagino che vogliano partecipare anche loro ad un mercato ormai amplissimo. E qui mi sorge una domanda: che mercato può avere una Schecter come quelle presentate se già Fende propone 2000 modelli dei propri cavalli di battaglia che si differenziano per p.u., colore, materiali, qualità costruttiva e (di conseguenza) prezzo. Inoltre sono tra le chitarre più facilmente modificabili del mondo quindi praticamente ogni chitarrista con un minimo di esperienza può farsi la propria partendo da una di fabbrica. Comunque va bene così se più scelta = miglior scelta.
ciao
Rispondi
Re: non so...
di Zado utente non più registrato
commento del 30/06/2015 ore 13:37:33
Onestamente non vedo quale ridimensionamento/annacquamento possa subire un marchio che è nato proprio facendo chitarre di questo tipo (e di ben altro livello rispetto a quanto proponeva Fender al tempo,ma era cosa non così rara al tempo),soprattutto considerando che anche ESP,marchio (giustamente) rinomatissimo in ambito metal produce delle strato,peraltro veramente splendide.
In secondo luogo,come ho detto sopra,preferirei mille volte buttarmi su questi marchi "alternativi" piuttosto che su Fender per una stratocaster.Probabilmente la rivendibilità sarebbe nulla,ma ho sempre trovato strumenti superiori fatti da coloro che giocano in casa di Fender,piuttosto che fatti da Fender stessa.Del resto,se fai una stratocaster e non ti chiami Fender,senza la qualità (e forse anche con) non riesci venderti.Se invece hai il logo giusto sulla paletta,beh,la qualità diviene piuttosto accessoria,per qul che ho visto.
Rispondi
Re: non so...
di aleck [user #22654]
commento del 30/06/2015 ore 13:56:14
Beh, c'è da dire che Schecter ha una storia gloriosa in campo di "chitarre normali" e che ne ha sempre avute a catalogo :) Anzi, oserei dire che, tra i professionisti, le Schecter che han goduto di miglior fama son state proprio le Strato e Tele.
Rispondi
questione di prospettiva
di francesco72 [user #31226]
commento del 30/06/2015 ore 17:43:2
verissimo quanto scrivete, peccato stiate parlando di oltre dieci anni fa. In quanto nell'ultimo decennio il marchio si è fortemente connotato non tanto per "chitarre metal" (casella che poi lascia un po' il tempo che trova) ma per chiatarre dalla forma differente dai soliti canoni ed innovazione: le prime 7/8 corde facilmente accessibili a tutti e fatte con i crismi di una buona chitarra. Non discuto che siano ottime chitarre: io stesso ne possiedo due (come pure due esp) ma siccome già possiedo una stratocaster ed una telecaster non sento affatto il bisogno di queste qui. Dopodichè ripeto: se più scelta significa miglior scelta, ben venga; se, invece, significa che chi "osava" si rannicchia in progetti vecchi di 60 anni (con tutte le innovazioni che volete) allora sono un po' amareggiato, perchè andrà a finire che otto su dieci, chi vuol comprare una strato o una tele si compra una fender e quest'ultima tra dieci anni acquisterà il marchio Schecter come ha già fatto con Charvel.
Rispondi
Re: questione di prospettiva
di Zado utente non più registrato
commento del 30/06/2015 ore 21:19:31
Considera che la Schecter non ha mai smesso di fare strato e tele,il custom shop ha continuato a produrne,e versioni asiatiche se ne sono comunque viste già negli anni scorsi,vedi le VS-1 e 2 per fare un esempio.
Io non la vedo come una tradire l'attuale filosofia "innovativista" del marchio,filosofia che è incentrata anche sulla varietà (come appunto vale per ESP,ma anche Ibanez),quindi sul fornire un modello possibile...la vedo più come un allargare il cerchio,aumentare i potenziali acquirenti e afecionados in sostanza (si tratta di un'impresa commerciale dopotutto,far soldi è lo scopo ultimo).

Per il resto non credo Fender potrebbe mai comprare Schecter,il gruppo ESP è troppo imponente per lasciarsi portar via la fetta di guadagni che questa rappresenta...dovesse succedere credo smetterò di comprare sul nuovo :D

Ah peraltro io ho proprio bisogno di una superstrat al momento,quindi incrocio le dita che con queste Trad esca pure qualche modello un po' alla Charvel Model,non aspetto altro!
Rispondi
la superstrat
di francesco72 [user #31226]
commento del 01/07/2015 ore 15:03:26
ti dirò, a me nons erve una superstrat. Però ho una certa curiosità suscitata da questa presentazione vai al link
Rispondi
Re: la superstrat
di Zado utente non più registrato
commento del 01/07/2015 ore 20:24:11
Mi associo,quelle hanno attratto il mio interesse da subito!
Rispondi
Schecter PT
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 02/07/2015 ore 11:07:40
Povero Pete Townshend, cosa hai fatto di male per meritarti questo? ;-)
Rispondi
Re: Schecter PT
di Zado utente non più registrato
commento del 02/07/2015 ore 13:52:49
Per meritarsi delle chitarre che portano le sue iniziali? Non lo so,ma ho sentito che ha tentato il suicidio appena giunta la notizia!
Rispondi
Re: Schecter PT
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 02/07/2015 ore 14:26:11
In realtà nei primi anni ottanta era proprio la Pete Townshend signature...
Rispondi
Re: Schecter PT
di Zado utente non più registrato
commento del 02/07/2015 ore 16:29:03
Nope,mai stata una signature,solo un modello che Townshend aveva acquistato al tempo e che al seguito è stato rinominato :)
Rispondi
di Nazgul87 [user #42619]
commento del 19/07/2015 ore 14:21:12
Ho comprato 5mesi fa una California Vintage, le VS, la vecchia versione delle prossime traditional, e devo dire che mi hanno spiazzato su tutta la linea, suonabilità, suono, materiali e costruzione davvero, davvero ottimi. Il prezzo di lancio era intorno ai 450/500€, oramai le si compra a meno, l'ho preferita a tutte le fender americane e non che ho provato nel periodo pre-acquisto. Già possessore di una Hellraiser C-7 non pensavo che anche le Strat fossero a questo livello, dopo questa esperienza Schecter a vita :)
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 24/07/2015 ore 18:51:02
Una mia amica a Baton Rouge (!) dovrebbe a rigor di logica suonare swamp blues. Invece no, suona rock spintissimo grunge / metal. Mentre studiava all'università lavorava in un negozio di chitarre. Poteva prendersi una chitarra a costo di aquisto del negozio da distributore - wow, che bello - invidiabile! Tra le moltissime si è innamorata in un Blackjack! Ha un binding sensazionale - enorme, in qualche modo argentato e che fa risaltare la sagoma della chitarra. Questa è stratoide e il binding è pure sulla paletta. che è dello stesso colore del corpo . Tutto questo sembra da mobile del tipo tavolo o scrivania laccato ai tempi del bis-nonno. I segnatasti sono a forma di vaga croce e molto luccicanti. Tre pot ma non ne ricordo le esatte funzioni, neanche per un switch a 3 posizioni tipo Fender MOLTO discreto - dificile da manovrare live. 2 HB (coperti in nero) e nessun Floyd o Wilkinson che sia..Lei, April Robinson, ha detto "già è difficile suonare..." Il ponte è normale e le corde si fermano alla Tele - dietro il corpo. Le macchinette sono Grover. Ah... quasi dimenticavo: il sound! È da rock spinto - in diretta sull'ampli e poi manovrare controlli. Per ampli mi riferisco a 3 stacks Marshall o Hiwatt anni 60/70! Il risultato sonoro è un pò compresso già di per sé - non è da musica con molta dinamica. Questa descrizione si basa su audio e guardando adesso mentre vi scrivo una foto ravvicinata della chitarra. Lei è 45 e la chitarra circa 15 o più, Sarebbe forte poter sbattervi una foto in questo articolo!
Tele / Strat: pessima idea... !!! Come già ben detto in pagina la Fender fa innumerevoli versioni delle loro. Il prezzo di vendita delle due Schecter deve essere competitivo e più basso che la concorrenza. In questo modo si rovinano nome e reputazione. Amenoché abbiano un sound tremendamente fantastico. Percui caro Nazgul, facci un rapporto dettagliato dato che hai sia vintage che recentissimo.
Rispondi
di Zado utente non più registrato
commento del 25/07/2015 ore 12:48:16
Mi pare strano sia una Blackjack con gli intarsi a croce ;)

Vero,la fender fa innumerevoli variabili,ma è pur vero che le tele/strat le fanno praticamente tutti,non produrle sarebbe come tagliarsi fuori fa una fetta di mercato interessante.Inoltre teniamo di conto che non a tutti piacciono le fender,io ho cercato di farmele piacere numerose volte,ma non ci sono mai riuscito,le ho sempre trovate approssimative e non assemblate con pezzi e qualità che riflettesse il prezzo.Quindi ben vengano queste qui sopra proposte.
Per quanto riguarda la Schecter VS di cui parla Naz,la provai anche io a suo tempo,e sicuramente era una chitarra molto performante per il prezzo,con hardware di tutto rispetto.Unica pecca forse i pickups,un po' moderni e non per tutti,ma con i soldi che si risparmiano prendendone una (la si trova sui 300) farci un upgrade è quasi un piacere.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 21/05/2020 ore 18:51:59
Sono un fan della Schecter USA e mi fa un po' ridere che una chitarra prodotta in Indonesia si chiami California vintage.
Rispondi
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