di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 05 febbraio 2016 ore 07:30
Abbiamo provato un basso sfizioso. Il Talman ha colori accattivanti, un elettronica completa, ma soprattutto un prezzo veramente entry level. Attaccato all’amplificatore però ha dimostrato di valere molto di più di quanto costa.
Le Talman sono chitarre che han fatto dentro e fuori dal catalogo Ibanez per anni. Questa volta le forme rotonde e i colori anni ’50 tornano in formato a quattro corde, in formato solidbody. Il TMB100 è un basso entry level, ma realizzato con cura per essere lo stesso performante. Il body è costruito a partire da un pezzo di mogano. Il manico a 20 tasti, invece, è in acero con tastiera in palissandro.
La scala da 34’’ unita al capotasto da 41mm sono un toccasana per la suonabilità e con un body di dimensioni ridotte il Talman si fa imbracciare comodamente. Nel battipenna tartarugato sono incastonati i pick up. Alla Ibanez hanno pensato di utilizzare una configurazione P/J. Entrambi i magneti sono degli Ibanez Dynamix passivi. L’elettronica è attiva e con i due doppi potenziometri si può intervenire sull’eq (alti e bassi), sul volume e sul blend tra i due microfoni.
Il Talman è un basso semplice, non solo nell’aspetto. Ha un’anima vintage, anche se la voce non è datata, il look, soprattutto nelle colorazioni Ivory e Mint Green, è d’latri tempi. Niente paura però, basta dare uno sguardo a sunburst e trasnparent red per passare dagli anni ’50 del rock ’n’ roll ai ’90 del grunge.
Lo colleghiamo direttamente alla nostra Aguilar Tone Hammer con cassa Alusonic in alluminio, per mettere in luce le caratteristiche. Quella che si fa notare subito, è che non brilla per volume. Nonostante questo, il sound è estremamente punchy. Le medie sono belle evidenti e rendono il suono sufficientemente aggressivo, soprattutto se si suona col plettro e il pickup al ponte.
Utilizzando il pick up P la situazione cambia, ma non si stravolge. Aumentano ovviamente le basse, ma non si snatura la voce un po’ nasale che ci ha colpito da subito. Una delle cose più interessanti del Talman è l’ergonomia. È un basso leggero e ben bilanciato, perfetto sia quando si suona da seduti che in piedi. All’occhio sembra che il manico sia più lungo del normale, per via del body relativamente piccolo, ma quando lo si suona la sensazione sparisce.
Il Talman per i circa 300 euro che costa è un signor basso, non c’è altro da dire. Potrebbe essere un ottimo primo strumento, ma anche un muletto per chi magari ha già uno strumento più costoso. In realtà può non essere né l’una né l’altra ed essere un buon basso da suonare on stage in ogni situazione.