Tra i maggiori maestri della chitarra archtop nell'era del jazz e be-bop newyorchese, John D'Angelico ha lasciato un segno indelebile nell'immaginario degli appassionati. Alla sua morte, nel 1964, solo poco più di un migliaio di chitarre col suo nome sopra erano in circolazione, ma sono bastate a farne una leggenda.
Dopo un silenzio durato quarant'anni, come una vera fenice del mondo archtop, D'Angelico è tornata sotto i riflettori nel 2011, grazie a una squadra di liutai che ha acquisito il marchio e ne ha riavviato la produzione su vasta scala. La nuova collezione comprende anche degli strumenti di fascia alta realizzati in California.
Ora, nel 2016, D'Angelico torna finalmente a casa, a New York. Dal negozietto di Little Italy degli esordi, ora le D'Angelico si possono trovare in una grande showroom di Manhattan, ascoltate tra le mani di artisti del calibro di Bob Weir, Susan Tedeschi e Brad Whitford, e adesso prodotte dal maestro liutaio Victor Baker, proprio a New York.
La notizia è stata data al Namm appena trascorso, in concomitanza con la presentazione di nuovi modelli Master Builder e Deluxe, upgrade della collezione Standard. Contiamo di tornare sull'argomento quanto prima e terremo gli occhi aperti sui futuri movimenti dello storico marchio nei prossimi mesi, quando contiamo di poter vedere i primi esemplari made in NYC anche in Italia , distributore belga che si occuperà dell'intero territorio europeo.
Attualmente, la collezione Master Builder comprende i modelli Teardrop New Yorker, la NY-SS, New Yorker, NY-DC, Style B e 1942 Excel, . |