di redazione [user #116] - pubblicato il 14 aprile 2016 ore 08:00
In un'intervista, Antonello D'Urso ci ha parlato del particolare ponte montato sulla sua Starplayer glitterata, capace di una tenuta eccezionale pur offrendo un look vintage. La chitarra ci ha incuriosito e abbiamo approfondito la conoscenza del vibrato Duesenberg patent pending.
Durante una recente intervista in occasione del tour "Battiato e Alice", Antonello D'Urso ha mostrato alle telecamere di Accordo una bellissima Duesenberg che usa dal vivo. Nella sua finitura brillantinata deliziosamente kitsch, la chitarra ci ha colpito per il particolare sistema vibrato che, a detta del proprietario, è capace di offrire una tenuta d'accordatura eccezionale pur conservando un look decisamente retrò.
A prima vista, il vibrato Duesenberg è molto simile a quello comunemente usato sulla maggior parte delle chitarre archtop e su molte solid body di taglio vintage. Il tipo di ponte non è certo famoso per la stabilità, e questo ci ha spinto ad approfondire la questione. Degli appunti progettuali piccoli quanto fondamentali, infatti, differenziano il modello Duesenberg dai concorrenti e gli permettono di contare su prestazioni di livello. Aramini, che distribuisce le chitarre Duesenberg in Italia, ci ha illustrato le particolarità dei ponti montati sulle chitarre Duesenberg.
Nell'intervista, Antonello dimostrava come il ponte in stile Tune-o-matic non fosse esattamente fissato nel body, ma reso basculante in modo da accompagnare il movimento delle corde durante l'uso della leva. Questo farebbe sì che, anche senza ricorrere a sellette roller, l'attrito della corda contro la selletta abbia un ruolo minore e il ponte torni facilmente nel suo assetto originale, ripristinando l'accordatura. Per certi versi, tecniche simili sono state viste anche su chitarre della concorrenza, come quelle che abbinano i classici Bigsby con ponti in stile Jazzmaster.
Il segreto del sistema vibrato Duesenberg, però, sembra risiedere altrove.
Aramini ci spiega che qui le corde sono fissate a un cilindretto che è collegato direttamente alla leva, e tutto il sistema è sì ancorato alla cassa, ma tenuto sospeso sul top. Il cilindretto diventa il cuore dell'escursione e lavora come una carrucola tirando e allentando tutte le corde. L'attrito minimo e l'uso di materiali di alta qualità contribuiscono a mantenere a lungo l'accordatura e a garantire un ritorno preciso alla "posizione di riposo" una volta mollata la leva.
La costruzione meccanica è di precisione e monta dei cuscinetti a rullini (che possiamo dire con orgoglio essere made in Italy) sul fulcro del vibrato. Il cilindretto scivola indisturbato grazie a una boccola in teflon sul rullino tendicorde, e il tutto fa parte di un progetto originale Duesenberg attualmente patent pending.
Il sistema è lo stesso montato sulla Starplayer TV Fullerton testata anche su Accordo alcuni mesi fa e che ci è piaciuta tanto da finire nel rig da sogno assemblato per lo scorso Natale a questo link.
La medesima chitarra è protagonista di un video dimostrativo pubblicato dagli stessi ragazzi di Aramini. Nel clip è Pietro Posani a suonarla, in un Bogner Goldfinger 45H con cabinet 2x12 completo di coni Celestion Greenback.
Guai a chi sostiene che non è possibile fare innovazione restando fedeli alla tradizione!