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Empress Reverb: 24 modalità, preset, stereofonia e birra
Empress Reverb: 24 modalità, preset, stereofonia e birra
di [user #116] - pubblicato il

Il riverbero Empress punta a stabilire un nuovo standard per la categoria con un processore potente e algoritmi dettagliati. Dai classici ambienti agli apparecchi da studio fino ai delay integrati e alla curiosa funzione Beer, il Reverb ha le carte in regola per guadagnarsi un posto tra i grandi della modulazione.
Il messaggio di Empress è lapidario: quello che si appresta a presentare non è un riverbero, ma è "il" riverbero. Con tre switch per l'attivazione e per navigare nelle memorie interne, un totale di 24 modalità da quelle con delay integrato alla curiosa funzione Beer e sette manopole per modellarle in ogni aspetto, il Reverb getta le basi per una macchina completa e performante come poche altre.

Dalle immancabili simulazioni Hall, Plate, Spring e Room fino a quelle con modulazione, la Reverse, la Delay + Reverb, il pedale conta dodici algoritmi, di cui alcuni hanno funzioni multiple per 24 suoni differenti.
Sono presenti riverberi ispirati ai macchinari da studio più noti, dalle piastre (plate) alle molle (spring), simulazioni ambientali dalle stanze più piccole alle sale più complesse, variazioni sul tema di ogni genere per manipolare il suono in modi mai sentiti prima, come nel curioso effetto Beer che, nelle sue due modalità di funzionamento, aggiunge un filtro random o un gate sulla coda del riverbero.
La presenza di tre switch più una presa per un controller esterno rende possibile una vasta gamma di opzioni extra: le code in diversi algoritmi possono essere congelate con la pressione di un pulsante, o regolate a tempo mediante tap, nonché sincronizzate via MIDI.

Empress Reverb: 24 modalità, preset, stereofonia e birra

Il Reverb è un complesso dispositivo digitale con spazio sufficiente per 35 preset e un sistema di navigazione intuitivo a due pulsanti. Ciò nonostante, non accantona l'importanza di un feel privo di filtri ed evita di effettuare conversioni sulla traccia dry, che resta analogica per tutta la tratta, mentre i riverberi creati digitalmente assicurano un rapporto segnale rumore estremamente alto, superiore ai 104dB per un suono puro in ogni condizione.
Il pedale può essere impostato come true bypass o con buffer sempre attivo, se si vuole che le code si esauriscano in maniera naturale alla disattivazione senza interrompersi bruscamente.

A completare il tutto, il circuito comprende tre simulazioni di cassa per andare diretti all'impianto o per registrare senza amplificatore.

Empress Reverb: 24 modalità, preset, stereofonia e birra

Quasi uno standard negli effetti ambientali di fascia alta, anche il Reverb conta due ingressi e due uscite per connessioni stereo. Caratteristica sicuramente meno diffusa, la seconda uscita è dotata di un trasformatore isolato in modo da prevenire fruscii indesiderati quando si usano due amplificatori in stereo.
Sempre sul dorso dello chassis, uno slot per una scheda SD permette di memorizzare i preset e di scaricare nuovi firmware. La presa Control consente di connettere qualunque tipo di controller esterno, dai classici pedali d'espressione ai tap tempo fino anche alla possibilità di interfacciarsi con sistemi MIDI, tutto avvalendosi del solo jack audio standard.

Empress Reverb: 24 modalità, preset, stereofonia e birra

La manopola in alto a sinistra permette di navigare attraverso gli algoritmi. Le altre si dividono in controlli classici per tutti i preset e regolazioni che cambiano il proprio compito a seconda del suono scelto.
Decay, Mix e Output saranno familiari a chiunque abbia maneggiato un riverbero digitale, mentre Low e Hi si dividono il prevedibile compito di gestire l'equalizzazione delle code. Thing 1 e Thing 2, invece, sono dei parametri diversi per ogni tipo di riverbero utilizzato. È impossibile spiegarne il ruolo in poche parole, vi rimandiamo quindi alla scheda dettagliata sul sito ufficiale a questo link, con indicazioni per ogni algoritmo e clip audio più che esaustivi.
Come assaggio, Empress ha pubblicato sul suo canale YouTube una playlist completa per offrire una panoramica di tutte le opzioni timbriche offerte dal Reverb.


L'Empress Reverb promette una qualità audio eccezionale e mostra già da subito una versatilità impressionante, tutto in un contenitore relativamente compatto per ciò che il pedale racchiude. Se le promesse saranno mantenute all'arrivo dello stompbox nei negozi, il Reverb potrebbe guadagnarsi un posto di tutto rispetto tra i nomi più affermati della modulazione audio e giustificare la cifra importante che si porta dietro: per averne uno, acquistandolo direttamente dal sito ufficiale, occorre sborsare la bellezza di 449 dollari.
effetti e processori empress reverb
Link utili
Reverb sul sito Empress
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di swing [user #1906]
commento del 07/06/2016 ore 17:18:59
Bellissimo! Finora il mio preferito era il BOSS RV-6, che manca dei preset. Questo sarebbe il mio nuovo "must have", ma il prezzo mi impedirà di comprarlo per almeno i prossimi 100 anni :D
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di f.n [user #3760]
commento del 07/06/2016 ore 17:24:28
bello...che complicato però ! Diventerei matto...
Fede
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di screamyoudaddy [user #37308]
commento del 07/06/2016 ore 18:33:44
Ho il tremolo (purtroppo versione 1 senza preset) davvero bello, e il delay (stavolta con 8 preset) che è meraviglioso. La sua unicità sta nel suono ibrido tra analogico perfettamente riuscito, che non mi fa rimpiangere il deluxe memory man per la pasta ma che fa il suo bel lavoro anche in digitale con preset, tap tempo e suoni complessi che solo in digitale si possono ottenere. All'inizio è un pó ostico da capire ma poi diventa facile e davvero veloce. Se non avessi un bel reverbero analogico e se ne facessi un uso assiduo prenderei anche questo :)
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di Grossoman [user #42524]
commento del 08/06/2016 ore 15:08:13
Hanno dichiarato guerra allo Strymon Big Sky e all'Eventide Space!
Della Empress mi piace molto anche il phaser, non l'ho comprato perché costa troppo e forse ha anche un po' troppe cose per le mie necessità.
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di screamyoudaddy [user #37308]
commento del 09/06/2016 ore 12:05:03
Per quello uso il buon vecchio phase90 che basta e avanza. Alcuni effetti non hanno bisogno di tante regolazioni e preset. Il delay e il reverbero secondo me ne hanno, viste le tante possibilità che hanno. Il tremolo merita un discorso apparte. Ho la versione 1 ed è bellissimo, ma adesso prenderei la 2 con i preset senza dubbi. Il tremolo infatti ha davvero tante sfaccettature che pochi conoscono o alle quali non avevano pensato. Mi vengono in mente un tremolo surf, magari bello reverberato, un tremolo alla Rapace degli Afterhours, con un bel drive aggressivo, ma apparte mix e velocità un tremolo come questo empress permette suoni davvero sperimentali, qualcosa simil robotico con onde molto dure ad esempio, o magari una simil plettrata ossessiva per un riff a sostituire quella più faticosa umana, visto che ha il tap tempo. Poi è un mio parere, ma vi consiglio di non sottovalutare i tremolo ;)

SYD
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di Grossoman [user #42524]
commento del 09/06/2016 ore 19:08:26
Nel mondo degli effetti mi sembra che la soggettività regni molto più che nella scelta delle chitarre o degli ampli.
Guarda caso :::))) .... a me attirano molto i phaser con tante funzioni mentre, per quanto riguarda i riverberi, secondo me al top ci stanno gli storici riverberi a molla, con le loro regolazioni molto spartane.
Mi piacciono anche i riverberi digitali, a patto che vengano considerati come un qualcosa di diverso rispetto ai veri spring.
Tornando ai phaser, ci sono alcuni modelli che, fra le tante possibilità, permettono anche di ottenere sonorità che si avvicinano molto all'effetto tremolo (non so l'Empress phaser).
Anche se ... per gli amanti del tremolo ... un vero tremolo è sempre tutta un'altra cosa.
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di Claes [user #29011]
commento del 13/06/2016 ore 13:30:49
Storici a molla: il sommo è un AKG dalle dimensioni di un armadio (!) - ogni studio decente ne aveva uno a partire dalla fine anni '60 e credo che vi siano tuttora molti a usarlo. Per simularlo ci vuole un sound che chiamerei "caldo". Quello da Room è di solito una ampia sala in cantina con una cassa da una parte e microfono dall'altra e questo fattore è manovrabile - distanza, angolazione, volume speaker. Il sound èpiuttosto "cavernoso" e non da chiesa. Tutto questo si usava per canto / coro, sezione d'archi / fiati e rarissimamente... per chitarra! C'era l'ampli Fender....
Se l'Empress può approssimare questi suoni - attenzione - ve lo ruba il vostro cantante! ...e tenetevi un pedalino semplice-semplice!
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