Se l'idea di signature fa storcere il naso a qualche maligno convinto che il nome di un chitarrista su un prodotto sia una semplice mossa commerciale, pensare a un musicista che ne firma un intero catalogo può apparire ancora più strano. Quanto fatto da Kirk Hammett con KHDK, però, non è altro che la realizzazione di un sogno che qualunque chitarrista avrebbe nel cassetto: ideare e disegnare, con la collaborazione di una squadra di ingegneri specializzati nell'elettronica boutique, tutti i pedali che si hanno in mente, senza freni né compromessi.
In effetti, il chitarrista dei Metallica è il cofondatore di KHDK, e il Dark Blood è il suo ultimo parto in fatto di distorsori hi-gain.
All'interno del piccolo chassis nero e rosso, si trova un circuito inedito, frutto di una miscela di tecnologia MOSFET e progetti classici delle distorsioni solid state.
Diverso dai soliti stompbox fatti di Gain, Volume e Tono, il Dark Blood offre quattro potenziometri, un'equalizzazione a due bande con cui regolare il suono sia prima dello stadio di guadagno sia dopo di esso, due modalità di funzionamento e un noise gate integrato.
Indispensabile quando la saturazione si fa importante, il piccolo potenziometro indicato con Gate ha il compito di regolare l'intensità del noise gate incluso nel circuito, per tenere a bada il rumore di fondo anche in condizioni estreme.
Indicato come un pedale capace di imitare in maniera credibile il comportamento di un amplificatore valvolare moderno spinto ben oltre la soglia di breakup, il Dark Blood conta su due potenziometri differenti per modellare al meglio la pasta sonora.
Doom regola l'equalizzazione in uno stadio precedente alla saturazione e definisce la dimensione delle basse frequenze, per passare da timbriche più asciutte e percussive ideali per l'accompagnamento in palm mute fino ad arrivare a suoni più grossi, corposi e carichi di sustain, pensati per il solismo. Treble è invece un controllo di tono passivo di tipo classico, è un filtro passa-basso utile per tenere a bada le saturazioni troppo brillanti o, viceversa, per compensare il suono di amplificatori troppo cupi, quando spinto a fine corsa.
Il distorsore KHDK promette un guadagno importante anche in termini di livello d'uscita, e il potenziometro Volume risulta utile a fare del Dark Blood anche un boost distorto per i suoni solisti.
Il Gain, dalla sua, a bassi livelli promette di preservare il tocco e la dinamica impartita dal musicista, mentre quando viene ruotato in senso orario dà vita a una saturazione estrema, sempre più compressa e armonica.
Posto al centro dello chassis, lo switch Hi-Lo agisce sullo stadio di distorsione, offrendo due livelli di saturazione per aggirarsi agevolmente negli ambienti dal gain più basso, per le ritmiche e per le sonorità vecchia scuola, fino ad avere pieno controllo quando si vuole spingere il proprio suono oltre il limite, sfociando negli stili più moderni e nel solismo puro.
A metterlo alla prova, in un video pubblicato solo pochi giorni fa in anteprima per il mercato, è Ola Englund. Mentre leggete queste righe, sta raggiungendo i negozi internazionali e si assesta nei cataloghi al prezzo di un buon distorsore boutique.
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