A noi vecchi musicisti del periodo "Beat", complice una forma di malattia rara chiamata "GAS" , cioè "Immunodeficenza acquisita da acquisti chitarristici", complice il fatto che alcuni strumenti di fascia alta non ce li potevamo permettere all'epoca, oggi, nei momenti di sconforto da constatazioni di aver poi esagerato negli acquisti degli stessi in tempi recenti ( io non so più dove metterli, con in più la consorte che te li conta manco chiedessero pane ), personalmente sto ripiegando sugli "Entry Level", cioè le proposte economiche fatte dalle Brand più blasonate, quali la Squier per la Fender e la Epiphone per la Gibson. Ho constatato poi che questi prodotti, dal prezzo variabile tra 1/4 ed 1/6 degli stessi proposti con le decal storiche, sono anche più fedeli, nei particolari, a quelli prodotti dalle succitate ditte blasonate agli inizi anni 60, molto più delle moderne realizzazioni. Così ho comperato prima uno Squier VI che è identico, salvo la mancanza dello stoppato ( ma che manca anche nelle chitarre marcate Fender che negli anni 60 lo portavano, Jaguar compreso ), al Fender VI usato dal compianto Jet Harris nel 1962, poi ho comperato il basso Epiphone EB 3, versione, però con il diapason da 34 pollici del 1966, del basso preferito dal grande Jack Bruce, il Gibson EB 3, anche perchè l'attuale Fender VI monta al ponte un pickup Jazzmaster e il commutatore a 5 posizioni della Stratocaster ( orrore ) ed il Gibson SG, pur avendo il diapason originale da 30 e 1/2 di pollici di quello del 1963, monta i controlli di tono tipo Jazz Bass della concorrente e non i 4 ( 2 volumi e 2 toni ) originali, più il commutatore ruotante dell'EB 3, di cui lo SG è privo ( quest'ultimo offerto a € 990 contro gli € 275 dell'Epiphone ). Sono comunque soddisfatto di entrambi :
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