Sotto indagini cinque colossi dello strumento musicale
di redazione [user #116] - pubblicato il 29 maggio 2018 ore 07:30
Gli uffici britannici di cinque tra i principali produttori di chitarre e strumenti elettronici sono sospetti di violazioni alle leggi sulla concorrenza.
La notizia è di quelle che potrebbero infliggere un duro colpo alle divisioni britanniche di cinque noti brand e ripercuotersi anche a livello internazionale. Fonti ufficiali non diffondono i nomi delle aziende coinvolte, ma il Sunday Telegraph afferma che si tratterebbe di Fender, Yamaha, Korg, Roland e Casio.
Gli agenti CMA - l'agenzia governativa britannica che si occupa di mercato e concorrenza - hanno fatto visita alle aziende lo scorso aprile, circa in dieci per ogni ufficio. Lo riporta il Telegraph, che accenna anche a un pettegolezzo secondo il quale le indagini sarebbero state sollecitate da "una lamentela dalla Germania".
Le aziende sono sospette di aver manipolato le vendite di strumenti musicali con pratiche scorrette circa la concorrenza sui prezzi e si ipotizzano accordi atti a scavalcare la concorrenza tra i brand sul territorio britannico.
Qualora portassero alla conferma dei sospetti le indagini, che ci si aspetta dureranno fino all'autunno 2018, potrebbero costare multe fino al 10% degli introiti delle aziende coinvolte. I dirigenti possono rischiare fino a 5 anni di carcere ed essere interdetti per un massimo di 15 anni.
Il quotidiano britannico specifica che le indagini sono a uno stadio iniziale e non c'è nessuna evidenza che il fatto sia accaduto. Nel frattempo, le autorità esortano negozianti e altri attori coinvolti a collaborare, ricordando che eliminare documenti o rifiutarsi li renderebbe complici di un'eventuale violazione. Al momento anche diversi negozianti sono stati raggiunti dalla CMA per ottenere informazioni circa i loro rapporti con le aziende, ma nessuno di questi è sospettato di alcun illecito.
Il Telegraph riferisce che le aziende coinvolte sono state interpellate ma non hanno rilasciato dichiarazioni. Casio non ha dato feedback in assoluto ai tentativi di contatto da parte del giornale.