In molti ci siamo chiesti come mai John Lennon abbia scelto come sua chitarra preferita dal 1966 la Epiphone Casino, una chitarra semi-acustica derivata dalla Gibson ES-330 e prodotta dalla Epiphone fin dal 1961, modello che oggi è prodotto in Cina, con il corpo laminato in 5 strati di acero, color sunburst, mentre il manico è di mogano, con tastiera in palissandro, ha un battipenna white e monta 2 pickup single coil Gibson P-90 (è una versione più economica rispetto alla collezione USA, ormai fuori produzione, che veniva costruita in Giappone ed assemblata in America, basato sul modello originale del 1965, ma vi sono anche altre versioni compreso la "Elitist" prodotta in Giappone da Fuji Gen Gakki ed assemblata in America fino al 2009 e la "Revolution" di color legno naturale e modifiche del 1968 da parte di John Lennon). La Epiphone, ditta fondata nel 1923 dal liutaio Epaminondas "Epi" Stathopoulos, figlio di Anastasios (anch'egli liutaio), era stata sull'orlo del fallimento nel 1957 ma il lungimirante e grande manager della Gibson, Ted McCarty, l'aveva comperata rimanendone la produzione negli USA, ma andato lui via nel 1966, il 22 dicembre del 1969 la società madre "Gibson Chicago Musical Instruments" fu rilevata dalla società ECL, importatrice di birra dall'Ecuador, rimanendo però sotto il controllo di CMI fino al 1974, anno in cui divenne una consociata di Norlin Musical Instruments. La prima cosa che fece la Norlin fu quella di spostare la produzione della Epiphone in Giappone, poi in altre nazioni del "Sol Levante" quali la Korea ed oggi anche in China. Storicamente il primo Beatles ad acquistare una Epiphone fu invece Paul McCartney nel 1964, una chitarra del modello ES-230TD costruita nel 1962 con la quale registrò le tracce soliste di Ticket to Ride (1965), Drive My Car (1965), Taxman (1966), Another Girl (1965) e che la usò frequentemente durante le sessioni di registrazione dell'album "Revolver" del 1966; poi anche George Harrison e John Lennon ne acquistarono due di Epiphone Casino (prodotte entrambi nel 1965) di cui il primo quella con la Bigsby Vibrola ed il secondo quella con come attaccacorde il "Trapezio" ma a cui lui effettuò molte modifiche nel tempo, vedi rimozione del battipenna, sostituzione della meccaniche con quelle della Grover dorate, sverniciatura mediante sabbiatura al color legno naturale e perdita di una manopola sostituita con una nera ( essa compare per la prima volta nel video "Revolution", poi è protagonista del film "Let It Be"). Anche George nel 1968 sverniciò la sua affermando che così erano diventate "delle chitarre migliori". Comunque il primo chitarrista molto conosciuto che usò una chitarra Epiphone a lui dedicata, la "Signature Al Caiola", fu proprio questo allora molto gettonato chitarrista che si chiamava Alexander Emil Caiola (Jersey City, 7 settembre del 1920 – Allendale, 9 novembre del 2016), esecutore di alcune colonne sonore famosissime tra cui la canzone-tema del telefilm Bonanza (numero 19 nella classifica Billboard Hot 100) e quella forse più conosciuta del film "I Magnifici Sette". Nell'immagine d'apertura ho inserito 4 pagine del catalogo Epiphone del 1966 in cui venivano illustrate molte delle più famose chitarre e bassi prodotti dalla Epiphone, ancora Made in USA: Sheraton, Emperor, Brodway, Casino, Granada, Crestwood, Wilshire, Al Caiola, Newport, Rivoli, ecc. tutti magnifici strumenti, io mi sono potuto permettere per adesso solo due di chiara provenienza Gibson, una SG G400Wc ed un basso EB3, ma posseggo da tempo una delle prime Epiphone Texan 12 di produzione Made in Japan by Norlin di inizio anni 70.
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