di redazione [user #116] - pubblicato il 04 gennaio 2021 ore 11:00
Controlli approfonditi e doppia modalità per quattro o sei stadi di modulazione rendono l’Ibanez Phaser MINI una soluzione ad alta espressività col minimo ingombro.
La serie MINI di Ibanez si ritaglia una fetta sempre più importante di spazio in catalogo. Pedali in miniatura realizzati in Giappone con la stessa cura dedicata alla produzione tradizionale, i MINI promettono la praticità di un formato ridotto che possa trovare posto in qualsiasi pedalboard, e il Phaser MINI trasporta nel piccolo chassis il sound e il look classici del PT9 con, in aggiunta, l’espressività di una configurazione a quattro o a sei stadi, richiamabili alla bisogna.
Il PHMINI ricalca l’estetica degli stompbox Ibanez tradizionali, con la zona del footswitch rialzata e leggermente inclinata rispetto ai controlli disposti in alto, arretrati. Tutto è in un solido contenitore in metallo e con una grafica pulita, con indicazioni bianche su fondo uniforme rosso vivo, in linea con lo stile dei suoi compagni di catalogo.
Al suo interno, una circuitazione interamente analogica offre una modulazione ricca e flessibile nei comandi, che si dimostra adatta a colorare i suoni puliti ma ancora più a sposarsi con le distorsioni anche spinte, dove conserva definizione e intelligibilità.
L’oscillazione del phaser si regola con i controlli di Speed per la velocità, Depth per l’escursione e Feedback per lavorare sulla risonanza dell’effetto al fine di renderlo ancora più variegato.
La possibilità di selezionare una struttura a quattro o a sei stadi, attraverso il piccolo pulsante posto sul fianco destro dello chassis, dà accesso a texture particolarmente profonde e stimolanti.
Sul sito Ibanez, il Phaser MINI può essere visto più da vicino a questo link, con scheda tecnica e manuale d’uso.