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VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

Lo metto tra i preferiti?

di Oliver [user #910] - pubblicato il 21 giugno 2023 ore 13:28
L'autore dell'annuncio non me ne voglia, ma è troppo divertente.

Sfogliando distrattamente il noto mercatino mi sono trovato davanti un annuncio che mi ha sbloccato un ricordo.
Io questa Kingston l'ho vista, io l'ho desiderata, io l'ho avuta. Eoni fa.
Era bellissima, in vetrina, nuova, meravigliosamente cherry sunburst.
Non ci capivo una mazza, ma quelle curve erano irresistibili e me ne sono innamorato (e da allora ogni volta che guardo una LesPaul, sospiro con un sorriso ebete).
Soldi zero, da buon adolescente di una volta, ma ho convinto un amico a comprarla.
Poi, più tardi, me l'ha venduta, a 110.000 sudatissime Lire (più o meno il valore di 110€).
Ero felice. 
Ero diventato il proprietario di una bellissima... ciofeca.

I denigratori degli strumenti entry level di oggi leggano con attenzione.
Tasti buttati lì a casaccio, probabilmente lanciati da qualche metro di distanza (bendati). Probabilmente tagliati prima di essere montati, sporgevano simpaticamente qua e là con tetanici intenti (smussature? What's smussature?).
Il manico -avvitato- si è warpato rendendola velocemente insuonabile. Sostituito con un mese e mezzo di paziente attesa del pezzo di ricambio (come succede oggi, no?).
Ma la chicca erano i pickups.
In uno dei primissimi rituali di timoroso smontaggio per "vedere come è fatta", una sorpresa inaspettata.
Sotto i coperchietti cromati c'erano due tracotanti... SINGLE COIL. 
Non due per coperchietto: due in tutto.

Eeeh, non le fanno più come una volta. Compratele, finchè i prezzi sono accessibili.
Altro che Harley Benton, che si deprezzano subito.

(magari sono stato sfigato io e questa suona meglio di una 'burst del 59. Oppure no)
Lo metto tra i preferiti?
 

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Continuiamo così.
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Signature: quando la firma ha anche un senso
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di Pearly Gates [user #12346]
commento del 21/06/2023 ore 14:11:32
Le mia prima chitarra è stata una meazzi usata a forma di 335 i tasti vicino al corpo da ul lato friggevano e il negoziante me li ha piallati brutalmente senza fare altro.
Cmq sono riuscito a rivenderla.
Parlo degli inizi anni 80.
Oggi con i macchinari a disposzione e forse un cambio di modo di ragionare di chi produce le chitarre economiche sono perfettamente funzionanti e spesso suonano anche bene.
Un tempo c'era un abisso tra economiche e costose.
Io ho tutte chitarre economiche
Ad esempio la GRetsch fa ottime chitarre anche nelle due fascie di prezzo più economiche Electromatic e Streamliner,
Io ho Ho la Jet electromatic e non ha un difetto suona molto bene, sono chitarre sottovalutate....la mia eè sui 500-600 e le streamliner sono sui 300-400.
Ascoltate soprattutto la prima che è la più economica.
Spacca!
vai al link
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 21/06/2023 ore 14:17:39
Meraviglioso!😁
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 21/06/2023 ore 14:56:45
Quella dei single coil sotto le cover da humbucker mi mancava!!! 😂
Comunque, a livello estetico non è per niente male....bisogna ammetterlo., non ci sono più le entry level di una volta!!!
Rispondi
di WATERLINE [user #51250]
commento del 21/06/2023 ore 15:37:49
Secondo me con gli attuali prezzi del vintage e' un affare 😁
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 21/06/2023 ore 15:42:32
I bimbi di oggi che schifano le entry level non hanno la più pallida idea di cosa fossero le nostre entry level.
Io nel 1988, dopo aver venduto un giubbotto, acquistai per una cifra che non ricordo ma probabilmente intorno alle 300.000 lire, un terrificante starter pack di marca del tutto sconosciuta, formato da una simil strat (tipo una versione economica della squier bullet 😁) e un orribile amplino a transistor da 10W. Il body probabilmente era di pino e suppongo anche il manico perché dopo pochi mesi di utilizzo non intenso la tastiera, verniciata a sputo, aveva profondi solchi nelle prime posizioni. Dopo un anno circa il body presentava profonde spaccature formatesi probabilmente per la stagionatura (in casa mia) del legno. L'ho rivenduta dopo un paio di anni a un prezzo piuttosto disonesto (me ne pento, lo ammetto) ma ho fatto felice qualcuno che ne aveva più bisogno di me.
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 21/06/2023 ore 16:30:2
lo scherzone dei singoli sotto alla cover cromata di un humbucker è capitato anche a me con una copia Les Paul marca ARIRANG...

mai vista prima dell'acquisto ad un mercatino dell'usato, mai più rivista dopo, però era caruccia esteticamente, tipo Les Paul Custom nera, pesava praticamente nulla e suonava maluccio ma con un cambio pickup con un paio di avanzo diventò utilizzabile.

pagata 90 al mercatino la rivendetti a 120 con applicate sopra delle splendide stelline fluorescenti perché ai tempi suonavo in un gruppo Glam.
ogni tanto ci ripenso...
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 21/06/2023 ore 18:37:3
Conosco le chitarre di una volta, anche giapponesi. Spesso uscivano di fabbrica ciofeche totali. Poi pazientemente di proprietario in proprietario venivano "accomodate" e se non presentavano tragedie strutturali pian pianino fuoriusciva un minimo di suono.
Dopo 40 anni è sotto gli occhi di tutti che l'avvento della qualità e della robottizzazione ha consentito con pochi spiccioli di offrire ottimi strumenti. Sia acustiche che bassi che elettriche, oggi con duecento euro sul nuovo ti porti a casa roba sostanzialmente decente. Un tempo credo occorresse la mezza milionata... Almeno
Rispondi
di Big Muffin [user #63938]
commento del 22/06/2023 ore 01:24:04
Dai, ciofeca o no, pero' rimane un ricordo memorabile, se tutto fosse perfetto fin dall'inizio, non ci sarebbe gusto, e non saresti qui a raccontarla tenendo banco ( compagnia ) a chi legge. Bei ricordi, magari malandati ma sempre belli ;)
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 22/06/2023 ore 09:07:42
Bellissimi ricordi, senz'altro uno dei periodi più belli e spensierati.
E se vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno, tutte le difficoltà di quei tempi sono servite ad imparare un sacco di cose, utili ancora adesso.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 22/06/2023 ore 09:19:32
Le spaventose entry level di una volta, che adesso ricordiamo addirittura con amore.
Io ho cominciato a suonare nel '94, la prima chitarra elettrica che ho avuto tra le mani era una ARROW, marca mai più incontrata.
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 22/06/2023 ore 10:06:00
Scagli la prima pietra chi non ha mosso i primi passi con una ciofecaster, o una multistratocaster, o una les poll, o una cibson. Ricordo ancora con raccapriccio una stratoide acquistata in comode rate di 1.000 lire mensili da un fraterno amico, il quale sono certo che adesso suona la cetra in un gruppo di cherubini, sulla quale era impossibile suonare dal terzo tasto in poi, causa action terrificante.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 22/06/2023 ore 10:13:48
Verissimo.
La mia prima chitarra è stata una Elli Sound agghiacciante.
Orribile, malfatta, insuonabile (aveva anche il manico più "warped" che io abbia mai visto, ti costringeva a tenere le corde a 1 cm dalla tastiera...
Ne ho vista una recentemente in vendita, mi pare a 700€. Ma dai.
Lato affettivo a parte (per 70€ l'avrei presa per appenderla), mi fa ridere vedere certe quotazioni.
E ci sarà anche chi ci casca...
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 22/06/2023 ore 13:16:55
La ricordo!
L'aveva il chitarrista del mio primo complesso. Non la faceva suonare a nessuno. Era prodotta dalla Crucianelli, che in quegli anni, insieme con la Meazzi e la Eko, si spartiva il mercato italiano delle chitarre. Aveva quattro pick-up, o mi sbaglio?
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 22/06/2023 ore 13:54:46
Esatto, con il selettore a pulsanti da fisarmonica.
Triple cutaway e un sunburst che andava da una tinta verdognola al nero. Un vero obbrobrio 😄
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 22/06/2023 ore 14:04:49
Eccola qui. Ma la mia era più brutta :)
Tra l'altro questa è mia coetanea.
(590€!)
vai al link
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 22/06/2023 ore 10:40:14
Le giapponesi dei primi anni 70 erano strumenti piuttosto economici (niente a che vedere con i gioellini di fine decennio/inizio anni 80). Mi è capitato di provarne diverse, di diverse marche, ma fatte tutte negli stessi stabilimenti e fondamentalmente uguali.
La storia dei finti humbucker la conoscevo già... ed è molto divertente a pensarci.
Comunque mi sono capitate delle Ibanez e non ricordo cos'altro che tutto sommato non erano così malaccio... manico avvitato, specifiche non proprio fedeli, ma comunque suonanti discretamente.
Il problema è che molta gente negli ultimi anni le prova a vendere come Law Suit MIJ a prezzi che non stanno ne in cielo ne in terra... ovviamente apporffitando del successo delle sorelle più blasonate.
Se si trovano sui 200 euro vale la pena provarle... se la potrebbero giocare con i modelli entrylevel moderni della stessa fascia.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 22/06/2023 ore 11:03:00
Esatto.
E' un po' un terno al lotto, perchè tra i vari marchi la qualità era davvero variabilissima, ma a un prezzo ragionevole può valerne la pena.
Rispondi
di Sparklelight [user #41788]
commento del 22/06/2023 ore 14:54:36
Per 30 (trenta) euro la prenderei :-P
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 22/06/2023 ore 15:10:46
cit. "il mio falegname per 30 euro la fa meglio"
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