Lucca, Piazza Napoleone ore 20,00, un caldo infernale, l'attesa si fa estenuante, già dalle 5 siamo in piazza piazzati! Yuri (support act) entra con la sua band per suonare qualche pezzo e riscaldare la folla, che non ne aveva assolutamente bisogno, viste le temperature.
Finisce Yuri, e dopo qualche cover e qualche brano inedito, un quarto d'ora sta per separarci dal uno dei concerti più belli della mia vita (e ne ho visti parecchi, ma mai abbastanza).
Entra la band, folla in tripudio, si parla di circa 8000 persone, la piazza colma di fans di tutte le età, razze, religioni e etnie possibili, uniti per un solo grande intento comune: la Grande Musica di Dave Matthews Band.
E di grande musica si tratta, comincia con "don't drink the water", classico della band dopo un breve intro strumentale, e il suono che si propaga nella piazza è una valanga: salta subito all'orecchio e allo stomaco la potenza, l'energia e la perfezione di questi 7 elementi così composti: dave (voce e chitarra acustica, dobro elettrico in un brano: alligator pie), tim reynolds, chitarre elettriche (Mesa triple rectifier, Gibson Les Paul, Flying V, e una Fender stratocaster; i pedali non sono riuscito a vederli ahimè!), Stefan Lessard (basso), Boyd Tinsley (violino elettrico e cori), Jeff Cofin (sax soprano, tenore, baritono, contralto, flauto traverso, e un fiato da apneista, già sassofonista di Bela Fleck&the Flecktones), Rashawn Ross (tromba e flicorno), e, signore e signori, alla batteria un treno merci carico a tutta velicità di nome Carter Beauford. Il repertorio spazia dai classici della band al nuovo album, Big Whiskey and the Groo GruxKing, album a mio parere all'altezza dei migliori lavori della band, da shake me like a monkey a crash into me, passando per ants marching e #41, con un solo in quest'ultima di sax e batteria da togliere il fiato: i due hanno dialogato per 5 buoni minuti con un ritmo crescente davvero devastante, per poi far rientrare il resto della band con una maestria davvero da pochi; tanto spazio all'improvvisazione per tutti, e la sensazione che tutta la band si sia totalmente concessa al pubblico, che ha risposto alla grande; insoma, un vero paradiso per gli appassionati e non. Il groove generale, il tiro e l'energia prodotta sono impressionanti, la qualità dei brani è eccellente, sia nei contenuti che nell'esecuzione: dave è un ottimo songwriter con una concezione ritmica di stesura del brano di una musicalità infinita, e dall'alta sensibilità, tanto vero che ha dedicato il concerto alla tragedia di Viareggio, menzionata più volte durante la performance. Per concludere un evento da non perdere per chi non ha avuto la fortuna di assistere