di TidalRace [user #16055] - pubblicato il 02 settembre 2010 ore 00:23
Ciao a tutti. Premetto che ho quasi sempre suonato il basso utilizzando gli amplificatori che trovavo sul palco di qualche altro gruppo o facendomeli prestare dai colleghi. Questi amplificatori negli anni '80 non si spingevano in genere sopra i 100-150 watt mentre in sala prove avevo un FBT a transistor degli anni '70 da 160 watt con tre coni da 15 pollici per i tempi ancora piuttosto recente. Testata e cassa ma impensabile da spostare senza quattro braccia robuste. La potenza raggiunta invece dalle moderne testate con le più efficienti classi può arrivare anche a 1.000 watt. Questa è richiesta per poter mantenere il suono esente da distorsioni che richiede molta potenza soprattutto nelle frequenze più gravi dei bassi a 5 o 6 corde. Non è necessaria quindi una costosa spia se rimaniamo abbastanza vicini alla sua cassa.
Noto invece che i chitarristi vanno completamente dalla parte opposta con amplificatori a valvole da pochi watt (15-20) che spesso vengono sfruttati sempre alla massima potenza con il suono saturo di distorsione e aumentando la pressione sonora sul palco tramite svariate spie. L'uso della spia secondo me non rende al meglio il suono della chitarra perchè il microfono che riprenderà il suono della chitarra sarà inviato ad una spia a larga banda che riprodurrà anche tutte le frequenze fuori gamma che dovrebbero essere tagliate dai coni ma che ricompaiono spesso come una nube di zanzare. Certo in un punto lontano dal nostro amplificatore occorre comunque una spia ma nell'immediata vicinanza la spia potrebbe farci sentire un suono non piacevole anche per eventuali problemi di fase acustica. Se poi si suona anche con suoni puliti un ampli di maggior potenza avrà senz'altro un maggior margine di volume ma ritengo più adatto sentire il proprio suono vicino all'ampli provenire solo da quello in modo da rendersi conto se occorre intevenire sui toni o sul volume in maniera più consapevole. Ritengo quindi errato usare ampli per chitarra poco potenti a meno di non suonare in piccoli ambienti e sempre con l'ampli in saturazione. Cosa ne pensate?
P.S.: ho l'impressione che la scelta d'investire gli sforzi su ampli da pochi watt sia stata un grosso affare per i costruttori perchè ha permesso a molti di comprare un valvolare tenendo comunque il prezzo discretamente contenuto che altrimenti sarebbero andati sui transistor dove i margini sono di gran lunga inferiori.