Novanta: ritratto di un'epoca non (ancora) troppo lontana
di aPhoenix90 [user #22026] - pubblicato il 05 dicembre 2010 ore 20:45
È domenica e si sa, con temperature al di sotto dello zero e un cielo grigio che più triste non si può, non ci resta che starcene a casa a poltrire (cosa che a me ultimamente capita spesso...).
Dunque, mentre assorbivo calore rannicchiato sul divano e ascoltavo un vecchio CD degli U2, la mia mente è sprofondata nei ricordi. E siccome quando ci si annoia il tempo scorre molto più lentamente, andando a ritroso credo di aver percorso tutta la mia vita in un pomeriggio. Brutto segno, qualcuno di voi dirà. Forse, ma così facendo (viaggiando nei decenni, che poi nel mio caso sono solo due..) m'è saltata in mente una diavoleria delle mie. Un viaggio che mi ha portato a fare una considerazione (forse) controcorrente con l'immaginario comune. Preparatevi.
Spesso noi chitarristi (e non solo) quando pensiamo al rock pensiamo agli scatenatissimi Little Richard, Chuck Berry e Jerry Lee Lewis; alla chitarra di Elvis o alla magia di Hendrix; ai Beatles o ai Rolling Stones; ai Cream e Eric Clapton piuttosto che ai Led Zeppelin e Jimmy Page; alle poesie di Jim Morrison o al tocco di Gilmour... e, credetemi, potrei andare avanti per ore.
Insomma si pensa al rock come l'arco di tempo che si estende a partire dal ciuffo di Elvis per arrivare al palettone della Stratocaster di Jimi Hendrix. Gran bella stagione. E dopo? Che fine ha fatto il rock?
C'è chi dice che sia morto. Defunto, sepolto e compianto. Come se l'eredità della psichedelia e del progressive abbiano lasciato solo il glitter e le parrucche (mi riferisco agli anni '80 naturalmente).
C'è chi dice che sia ormai morto, ma che in realtà dopo i Pink Floyd e i Genesis si sia campato ancora per un decennio. E che è vero che c'erano strani tizi con le parrucche, ma è altrettanto vero che gli AC/DC e i Queen (tanto per fare un paio di nomi) continuavano a fare ottima musica. Dopodiché però basta. Come se Freddie (buonanima) si fosse portato nella tomba i vecchi e sani principi del fare rock.
Io la penso ancora diversamente (non me ne vogliate). Il rock non è morto. Si è solo evoluto (o disevoluto, come qualcuno dirà). Sì, perché in realtà ogni periodo storico, ogni decennio, lascia un'impronta più o meno grande nella storia. Poi si può parlare di impronte positive o echi negativi, ma questo è un altro discorso.
Negli sgangherati anni '90 il rock prosegue il suo cammino, portandosi con se tutto il bagaglio che il corso degli anni ha riempito di oggetti. Così nella valigia (oltre che il ciuffo di Elvis e la palettona di Hendrix) possiamo trovare il makeup di David Bowie, i sintetizzatori dei Depeche Mode, gli occhiali di Bono e i capelli di Bon Jovi. Che piaccia o meno, sono tutti oggetti precursori del rock moderno e contemporaneo.
Così, tralasciando la nascita di altri generi musicali (grunge, post-grunge, nu-metal, e Backstreet Boys...), negli anni '90 possiamo ancora trovare alcuni Artisti che continuano a proporre semplicemente rock. Per dipingere il ritratto del "rock anni '90" ho scelto questi quattro brani. Ho voluto escludere le cosiddette pietre miliari del periodo per far posto a delle canzoni che possono disegnare tratti più precisi di quello che per me è stato, è e continuerà a essere rock.
(nota: nella creazione di questa mini-playlist ho dovuto effettuare delle scelte che scaturiscono esclusivamente da ricordi/emozioni personali. È possibile quindi che altri sentano come significativi brani diversi da questi.)
Questo brano, invece, forse c'entra poco con quanto detto, ma è stata la canzone che mi ha avvicinato alla chitarra. Motivo per cui si merita un posticino in questo post.
Come avete potuto notare, è un rock che non ha nulla a che vedere con i The Who, Jeff Beck o John Lennon. Però continua ad esserci quello spirito vagamente "ribelle", la musica semplice ma coinvolgente (il beneamato "gran tiro"). In soldoni: continua ad essere rock.
La considerazione è valida anche per i decenni che seguiranno. Non importa come, non importa chi e con quale chitarra. L'importante è che continui ad essere rock.
Questa è una canzone del 2000:
Il rock è per sempre.
Un saluto e Buona Domenica a tutti ;)
Andrea.
PS: Questo post non vuole assolutamente essere polemico. Vuole offrire solamente un punto di vista ;))