Migliora i tuoi accompagnamenti - Wish you were here
di redazione [user #116] - pubblicato il 23 febbraio 2014 ore 08:00
Alcune canzoni sembrano fatte a posta per suonare in una determinata tonalità. Trasporre l'inconfondibile riff di "Wish You Were Here" pare impensabile, ma nuove sonorità sono dietro l'angolo spostandosi appena qualche tono più in là.
Alcune canzoni sembrano fatte a posta per suonare in una determinata tonalità. Trasporre l'inconfondibile riff di "Wish You Were Here" pare impensabile, ma nuove sonorità sono dietro l'angolo spostandosi appena qualche tono più in là.
Title track del nono album dei Pink Floyd, "Wish You Were Here" è stata registrata nel 1975 presso gli Abbey Road Studios e, come buona parte dei pezzi inclusi nel disco, è dedicata all'ex membro Syd Barrett, il "crazy diamond" che aveva abbandonato la band nel 1968. La canzone aveva preso forma nella stessa sede, da un'improvvisazione di David Gilmour, diventata poi l'introduzione nonché uno tra i riff più distintivi dei Pink Floyd. L'atmosfera del brano è unica, gli effetti sonori che ne accompagnano l'inizio fanno parte del bagaglio di molti musicisti che si sono formati negli anni a venire, e immaginarlo in un'altra tonalità può risultare arduo. Paolo Pilo ha fatto proprio questo, e ha deciso di condividere il risultato con gli accordiani.
Questi lavori con Paolo Pilo sono più dei suggerimenti, un invito a essere creativi e originali. Il suo modo di suonare, personalissimo ed estemporaneo, è molto difficilmente congelabile in una tablatura, anche a causa delle componenti percussive. Più che imitare Paolo Pilo, conviene lasciarsi ispirare e provare a seguire il suo esempio creando qualcosa di proprio.