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I rischi di usare corde grosse
I rischi di usare corde grosse
di [user #29299] - pubblicato il

L'idea di ottenere un suono più ricco e complesso aumentando la scalatura delle corde stuzzica qualunque chitarrista acustico, ma esistono dei limiti da rispettare per evitare di compromettere la struttura della chitarra e incappare in un risultato contrario anche dal punto di vista timbrico?
L'idea di ottenere un suono più ricco e complesso aumentando la scalatura delle corde stuzzica qualunque chitarrista acustico, ma esistono dei limiti da rispettare per evitare di compromettere la struttura della chitarra e incappare in un risultato contrario anche dal punto di vista timbrico?

Scrivo per avere consigli in merito al montaggio di corde con scalatura .013/.056 sulla mia Gibson J-185.
Da un paio d'anni mi sono appassionato fortemente alla causa acustica. Arrivando dal mondo dell'elettrica ed essendo costretto a trovare un giusto equilibrio tra le due, inizialmente montavo scalature .011 su entrambe per non avvertire troppa differenza (per quanto la scalatura non era proprio la stessa, però...), ma dal momento in cui ho cominciato a suonare esclusivamente l'acustica ho deciso di fare il grande salto e passare alle .012/.054.
Grande soddisfazione: la mia 185, di colpo, ha tirato fuori qualità inaspettate dal punto di vista del volume, spessore sonoro... insomma, un suono generale decisamente migliore. Gran botta, come si dice!
Dopo un anno e mezzo di 12/54, ha cominciato a frullarmi in testa l'idea di salire ancora e montare appunto le .013/.056 per vedere se effettivamente è possibile alzare ancora l'asticella in fatto di qualità sonora. Ma leggendo in internet (e qui su Accordo) vari dibattiti in merito, i dubbi più che diminuire sono aumentati.
Con le .012, la chitarra è rimasta tutto sommato morbida e la suonabilità non ne ha risentito, ma senza aprire dibattiti sul discorso della suonabilità dello strumento per la quale si sa, con le .013 toccherà farci l'abitudine (oltre che un buon set up), più che altro mi incuriosiva sapere come mai alcuni dicono che in realtà l'equazione "corde spesse uguale suono migliore" non è sempre dimostrata e al contrario, esistono chitarre che con corde troppo spesse si "siedono" in quanto le scalature molto grandi (si parla di scalature .013) irrigidiscono eccessivamente la chitarra e non consentono al top di vibrare in maniera ottimale. Almeno questo è quello che ho letto (e in effetti potrebbe anche essere vero).
Ultimo quesito: a livello strutturale, ci sono rischi concreti per la chitarra? Salendo a una .013 non escludo di accordare la mia 185 un semitono giù, ma sempre in rete leggevo di top la cui forma diventava ondulata (e molti altri possibili effetti collaterali che, al solo pensiero, fanno sudare freddo). Avete consigli per me?

I rischi di usare corde grosse

Risponde Marco Omar Viola di MOV Guitars: aumentare la scalatura delle corde sulla chitarra significa ovviamente aumentare anche la tensione che questa deve sopportare.
A livello strutturale è vero lo strumento si irrigidisce un po' ma va detto che la cosa si riflette in molti aspetti performanti dello strumento: l’attacco è più pronto, la definizione è maggiore, le sovrarmoniche sono più presenti.
I contro sono che si avrà a che fare con una possibile deformazione della tavola che va monitorata periodicamente (cosa naturale anche con le .012), che per avere una buona suonabilità sarà necessario un buon assetto (sufficientemente basso per essere comodo, ma non troppo per non perdere le possibilità dinamiche dello strumento). All’aumentare della tensione, più l’assetto è basso, più lo strumento sarà sensibile ai movimenti dovuti al cambio climatico.
Fai quindi la prova, sostituisci le .012 con le .013, fai regolare bene lo strumento e poi munisciti di un igrometro col quale monitorare il tuo strumento e decidere così se usare un umidificatore da buca o i sali per deumidificare all’occorrenza e mantenere sempre stabili le condizioni generali della chitarra.

chitarre acustiche manutenzione
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generalmente,chi usa le 013 sulla ...
di franklinus [user #15063]
commento del 03/05/2015 ore 17:37:46
generalmente,chi usa le 013 sulla propria chitarra,la accorda un semitono giù...o anche un tono,dando la possibilità di" fare" altre cose oltre allo strumming nelle prime posizioni;se non sbaglio,la j185 ha l'incatenatura"scalloped"che da un lato lascia il top più libero di vibrare ma dall'altro,ovviamente,lo rende meno resistente alle forti trazioni delle corde...potresti variare il diametro delle corde,es:i bassi delle 013 e i cantini delle 012...o viceversa..io mi "acconteterei" delle 012...con un mi basso 013!
Rispondi
Re: generalmente,chi usa le 013 sulla ...
di davide1984 utente non più registrato
commento del 04/05/2015 ore 10:35:12
Si la 185 ha l'incatenatura scalloped. Non vorrei dire una sciocchezza, ma se non ricordo male tutte le Gibson acustiche hanno questo tipo d'incatenatura.
Rispondi
Io ho fatto la prova ...
di Guycho [user #2802]
commento del 03/05/2015 ore 19:43:31
Io ho fatto la prova con le 013, e nonostangte il suono fosse ancora più grosso, le acute venivano soffocate dall'enormità delle mediobasse ed il suono ne risentiva. Quindi non è detto che aumentare il gauge oltremisura sia garanzia di qualità sonora. Credo che le 012 siano la misura ideale per una acustica.
Rispondi
Esistono anchee le 125. Provale! ...
di BillyU [user #14094]
commento del 04/05/2015 ore 08:09:41
Esistono anchee le 125. Provale!
Rispondi
I dati oggettivi a nostra ...
di pastrana [user #34418]
commento del 04/05/2015 ore 09:02:15
I dati oggettivi a nostra disposizione sono essenzialmente due:

1. corde più grosse = maggiore massa vibrante = più volume: la chitarra risuonerà di sicuro un po' più forte;

2. corde più grosse = maggiore tensione sul ponte = tavola armonica più tesa: la chitarra suonerà (presumibilmente) non solo più forte ma anche meglio; nello specifico, una tavola armonica più tesa produrrà overtones più chiari e definiti, e questo vuol dire avere più "corpo", colore, carattere ecc..

Detto questo, secondo me il limite strutturale si raggiunge con le .012: se montare delle .010 (quando non addirittura delle .009) equivale a castrare lo strumento e non sfruttare al massimo tutte le sue potenzialità timbriche e dinamiche, di contro le .013 sottoporranno lo stesso ad uno stress inutile. La chitarra da dei chiari segnali in questo senso: ad esempio una tavola armonica perfettamente piana è indicativa di tensionatura insufficiente sul piano armonico, un (leggero) rigonfiamento nella parte retrostante al ponte e una leggera depressione nella parte sottostante al piatto corde dovrebbero esserci, sono fisiologici. Ma l'equilibrio tra "troppo" e "nulla" è sottile, il ventaglio di scelta è quindi in realtà abbastanza stretto: il compromesso migliore sta tra le .011 e le .012, le prime un po' più facili, le seconde un po' più corpose. Io non scenderei al di sotto ne andrei al di sopra di questa soglia.

In ultimo, non mi risulta ci siano produttori che montino di serie le .013, e questo dovrebbe far riflettere.
Rispondi
Re: I dati oggettivi a nostra ...
di dale [user #2255]
commento del 04/05/2015 ore 09:39:29
"013 sottoporranno lo stesso ad uno stress inutile."

A mio parere lo stress non è inutile perchè il suono cambia,idem la risposta dei bassi e anche la suonabilità però....
Rispondi
Re: I dati oggettivi a nostra ...
di pastrana [user #34418]
commento del 04/05/2015 ore 10:01:21
Con "inutile" intendevo: valgono lo sforzo? cosa fai con le .013 che non faresti altrettanto bene con le .012? se proprio uno le preferisce si possono montare, certo, ma secondo me lo stress per il piano armonico (in accordatura standard si intende) è davvero tanto, e lo dico da estimatore delle corde grosse.
Rispondi
Re: I dati oggettivi a nostra ...
di davide1984 utente non più registrato
commento del 04/05/2015 ore 10:32:27
Probabilmente le 12 sono il compromesso migliore tra suono/suonabilità, ma in effetti Martin ad esempio, monta di fabbrica le 13 su alcune D. Lo leggevo sul sito Acoustic Letter con il mitico Tony Polecastro (il fulminato che testa le chitarre). Ma va detto che sono corde Martin, la cui scalatura 0.13/0.56, è un pelo più leggera sulle corde centrali (in particolare, sol, re, la)i a differenza ad esempio di D'Addario.
Rispondi
Re: I dati oggettivi a nostra ...
di pastrana [user #34418]
commento del 04/05/2015 ore 17:52:23
Questa è un informazione utile. Non lo sapevo.

Il dato del produttore non lo metterei in discussione, quindi, se così stanno le cose, procederei al cambio tranquillamente.
Rispondi
Re: I dati oggettivi a nostra ...
di dale [user #2255]
commento del 04/05/2015 ore 11:08:2
Non è il "fare" ma sono il suono e la risposta a cambiare, in quest'ottica non varrebbe la pena aumentare il calibro delle 0.10 perchè ci "fai" le stesse cose, anzi forse anche meglio, però il suono acustico....è andato...

:-))
Rispondi
Re: I dati oggettivi a nostra ...
di pastrana [user #34418]
commento del 04/05/2015 ore 18:01:16
Evidentemente il mio orecchio acustico col tempo ha perso un po' di smalto, perchè le differenze in termini timbrici e dinamici tra .012 e .013 per me sono appena percettibili: sono convinto che la differenza la senta la chitarra più che le mie orecchie, ma è e resta solo una mia valutazione soggettiva, e in quanto tale non conta un caxxo :)

P.s.: apprendo ora che lo stesso produttore monta di serie le .013 su alcuni modelli, quindi il nostro collega può procedere al cambio con tutta tranquillità. Nel dubbio, il mio era un consiglio prudente, perchè mai e poi mai vorrei avere sulla coscienza una tavola armonica sfondata ;.)
Rispondi
Re: I dati oggettivi a nostra ...
di dale [user #2255]
commento del 04/05/2015 ore 18:36:23
Sfondata per le 0.13?!?

Sei drastico!


:-)))
Rispondi
"l'equazione "corde spesse uguale suono ...
di dale [user #2255]
commento del 04/05/2015 ore 09:37:38
"l'equazione "corde spesse uguale suono migliore" "

è sbagliata, nel senso che bisogna vedere che cosa si intende per migliore.
Io ho montato per anni e anni 0.13 su Martin D in standard e la chitarra è in perfette condizioni, se la chitarra è seria monta tranquillamente le 0.13 e non si rovina, su una chitarrina cinese leggerina (ma anche su Martin vintage 00!) non lo farei.
Non devi per forza abbassare di 1/2 tono, anche perchè il suono cambia parecchio, non meglio, non peggio, cambia e basta.
Le 0.13 si interfacciano perfettamente a stili musicali come folk, blues, country, bluegrass ecc...non è obbligatorio montarle perchè la chitarra suoni bene ovviamente, attualmente le mie (4) acustiche sono tutte equipaggiate con 0.12, anche la D, mi piacciono di più in questo momento; certamente la suonabilità ne guadagna, anche la possibilità di eseguire bending intonati (niente roba da elettrica ma siamo pur sempre su una acustica), insomma in questo periodo va bene così, ma in passato ho montato 0.13 su D e 000 e in futuro probabilmente lo rifarò (anche perchè ne ho ancora una graossa scorta da smaltire!).
Se suoni molto live e dunque amplificato ad alti volumi anche le 0.11 (che sono appunto al di sotto dello "standard" acustico rappresentato dalle 0.12) possono essere una buona soluzione, se sarai adeguatamente amplificato il suono non ne risentirà.


Saluti e non prendere per forza le corde più grosse in commercio pensando di avere uno strumento migliore e più performante, piuttosto lavora sulle mani!
:-)))))))))))


Rispondi
Re: "l'equazione "corde spesse uguale suono ...
di davide1984 utente non più registrato
commento del 04/05/2015 ore 10:11:52
Tutto chiaro. Sono d'accordo sul discorso delle mani ed è una cosa su cui ho lavorato tantissimo. La mano destra in particolare, fa una gran differenza...il modo in cui colpisci le corde...ultima cosa (ma forse questo è più un trip mentale mio!) addirittura il modo in cui stringi la chitarra crea differenza sul suono, ma ripeto, forse quest'ultima è più un'impressione emotiva dettata dal legame con lo strumento con cui ci passo buona parte delle mie giornate :-)...a proposito dell'amplificazione, per quanto strano, con le 11 la chitarra suonava meglio. Con le 12 è diventata più difficile da equalizzare...suonata al "naturale" non c'è paragone però. Cmq grazie...mi hai tolto i dubbi sul discorso struttarale della chitarra (che è l'unica cosa che davvero mi preoccupava). Direi che una prova con le 13, almeno per curiosità la farò a questo punto...mal che va, si torna indietro...:-)
Rispondi
Re: "l'equazione "corde spesse uguale suono ...
di eugenio01 [user #39191]
commento del 04/05/2015 ore 11:56:45
quote----.ultima cosa (ma forse questo è più un trip mentale mio!) addirittura il modo in cui stringi la chitarra crea differenza sul suono

assolutamente non è un tuo trip mentale..anche solo a staccare la chitarra dal corpo senti il suono cambiare...il fatto è che lo senti solo tu che hai la chitarra a pochi centimetri...diventa trip mentale alle orecchie altrui...quello si.
Rispondi
Re: "l'equazione "corde spesse uguale suono ...
di davide1984 utente non più registrato
commento del 04/05/2015 ore 16:51:08
Guarda non è una differenza marcata, infatti per quello credevo fosse il mio orecchio a "tradirmi". Però percepivo qualcosa. Cole tempo ho capito che l'acustica è una strumento estremamente fisico e rispetto l'elettrica ha più dinamica. Più risposta. Sono cose che effettivamente è difficile sentire dall'esterno, ma in realtà hai una gamma di sfumature e sonorità non da poco, soprattutto quando hai imparato a conoscere bene la chitarra che stai suonando. Mai successo con un'elettrica (e sono stato un "elettrico" per tanti anni!). Con la tua acustica, ogni giorno scopri una cosa nuova...per carità, a volte esce fuori anche qualche limite magari, ma ci sta.. fa parte del gioco! :-)
Rispondi
la mia esperienza
di nawa utente non più registrato
commento del 04/05/2015 ore 09:42:36
credo che qualsiasi chitarra industriale regga fino alle 0.014. ma anche corde da basso. devono comunque reggere il trasporto, l'immagazzinamento, le lamentele del post-vendita, e quasi sempre almeno il ponte è fissatto con l'epossidica.

le 0.014 le ho montate anche sulla Metelli Jumbo ma trovo che per riuscire a suonare bene con corde così grosse serva una tecnica eccellente e uno stile che possa valorizzarne i pregi. In generale o si usano le unghie finte in metallo o si adottano tecniche di tapping sofisticate. Nello strumming i vantaggi delle corde più grosse sono trascurabili rispetto a qualsiasi variazione di forza nella plettrata.

Tra le 13 e le 14 per il mio livello non ho trovato grandi differenze. e tra le 12 e le 13 ho trovato prevalenti i vantaggi della muta più sottile. Sulla parlor invece Metelli mi vietò di spingermi oltre le 0.012 a causa del ponte in stile vintage che ha molto meno superficie di contatto con il top.

il volume maggiore è un finto problema per tutte le situazioni non amatoriali che prevedono di solito la microfonazione o per registrare o per suonare in gruppo e live.

altro discorso per le accordature aperte in cui diametri maggiori consentono tensioni più naturali. di solito chi adotta questa soluzione ha più di una chitarra, oppure una baritona. c'è da dire che con le 0.012 sulla Metelli riesco a scendere con il Mi basso fino a Do senza frustare.
Rispondi
Effettivamente le corde più grosse ...
di fabiojay [user #20826]
commento del 04/05/2015 ore 17:51:1
Effettivamente le corde più grosse fanno il suono più grosso, però io personalmente faccio una grande fatica a suonare corde oltre lo 010, sento proprio le dita più stressate... Quindi, a discapito del suono, ho preferito la suonabilità e monto 010 su tutti i miei strumenti sia elettrici che acustici
Rispondi
Re: Effettivamente le corde più grosse ...
di davide1984 utente non più registrato
commento del 05/05/2015 ore 09:43:49
Eh guarda tocca farci l'abitudine sicuramente. Quando dalle 11 sono passato alle 12 ci ho impiegato una decina di giorni prima di riprendere a suonare come prima. Ma non è così scontato abituarcisi quindi capisco quello che intendi. Ma se insisti, prima o poi il callo ce lo fai e le soddisfazioni sono tante. Sull'acustica ancora di più, perchè sull'elettrica la differenza sul suono con corde grosse non è così tanto marcata (soprattutto su chitarre con pick-up humbucker). Sull'acustica la differenza è evidente...più volume, un suono generale più preciso se così si può dire...
Rispondi
Re: Effettivamente le corde più grosse ...
di Grossoman [user #42524]
commento del 05/05/2015 ore 22:16:51
Anch'io per l'acustica ho optato per le 010 perché riesco a suonare meglio.
Certo, con le 012 il suono era più bello, ma era inutile avere una chitarra con un bel suono che non riuscivo a suonare.
Rispondi
0.13 su Martin 000-18 golden era
di Repsol [user #30201]
commento del 04/05/2015 ore 18:23:15
Io monto le 0.13 Martin sulla 000-18 perchè ho bisogno di più volume, di un suono più grosso e corposo.
Nessun problema sulla chitarra, l'unico accorgimento che ho è di dare un giro alle meccaniche per allentare le corde dopo aver suonato. Quando la riprendo in mano, la accordo e via...
Rispondi
Re: 0.13 su Martin 000-18 golden era
di davide1984 utente non più registrato
commento del 05/05/2015 ore 09:49:53
Era una cosa che all'inizio facevo anche io con le 12, ma me l'hanno sconsigliato...x una fatto di equilibrio strutturale della chitarra che cambia di continuo allentando e tirando le corde. Cosa poco "salutare" diciamo...difficile dire se sia effettivamente così, ma pensandoci, è abbastanza verosimile come cosa...
Rispondi
Re: 0.13 su Martin 000-18 golden era
di davide1984 utente non più registrato
commento del 05/05/2015 ore 09:52:2
Cmq dal titolo del testo, mi sembra di capire che la tua è una Golden Era...wow! Chitarrone! :-) A breve spero di prendere una D-35, la Standard però...la Golden Era ha un prezzo davvero proibitivo!
Rispondi
Re: 0.13 su Martin 000-18 golden era
di Repsol [user #30201]
commento del 06/05/2015 ore 01:09:45
Si purtroppo in Italia hanno un prezzo proibitivo.
Io vivo negli States e cercando di qua e di la si riescono a spuntare prezzi davvero buoni.
A volte i venditori americani sono restii a rispondere a mail dall'estero xchè sanno che spesso la trattativa non si concluderà. Ma se si va di persona spesso si riesce ad avere dei buoni prezzi.
Sul discorso della tensione probabilmente hai ragione. Io non ho notato nessun problema ma puó essere che a lungo andare non vada bene.
Ci penseró su, grazie x il consiglio.
Rispondi
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