di redazione [user #116] - pubblicato il 23 maggio 2015 ore 11:00
Basato su un doppio delay, con possibilità di regolazioni concatenate o libere e con modulazioni integrate, il DIG prende il meglio dei delay digitali anni '80 e lo reinterpreta con lo stile Strymon. Un'intera playlist di video ne fa ascoltare tutte le sfumature.
Basato su un doppio delay, con possibilità di regolazioni concatenate o libere e con modulazioni integrate, il DIG prende il meglio dei delay digitali anni '80 e lo reinterpreta con lo stile Strymon. Un'intera playlist di video ne fa ascoltare tutte le sfumature.
Per esteso Dual Digital Delay, il DIG è il tributo firmato Strymon ai delay che hanno fatto la storia degli anni '80 e di buona parte della musica moderna, con intricate figurazioni ritmiche ed effetti ambientali complessi che strizzano l'occhio ora al riverbero, ora al flanger e al chorus.
Il cuore del DIG si compone di due delay separati, capaci di lavorare sia in relazione l'uno all'altro, sia in maniera indipendente. Il delay principale ha un'escursione da 20 millisecondi fino a 1,6 secondi regolabile attraverso la manopola dedicata o con lo switch del Tap Tempo. Sulla base del tempo scandito dal primo delay, un delay secondario che effettua determinate suddivisioni ritmiche basate. Viene controllato attraverso il potenziometro Time 2 e può impartire terzine, ottavi, ottavi puntati, quarti puntati o un singolare pattern ritmico definito Golden Ratio, in cui ogni ripetizione è più rapida della precedente secondo la sequenza numerica della sezione aurea e con un risultato capace di dare vita a panorami sonori convenzionalmente basati sull'uso combinato di delay e riverberi. Una modalità di funzionamento Free Mode permette di farlo lavorare anche come un secondo delay totalmente indipendente dal primo con esiti piuttosto interessanti che possono dar vita anche a vere e proprie modulazioni, anche intense.
A ognuno dei due delay è abbinato un controllo di Mix per dosarne il volume, mentre è unico il potenziometro per le ripetizioni Un selettore a tre posizioni aggiunge una modulazione alle ripetizioni e fa scegliere tra un effetto appena accennato o più invasivo. Lo switch Type permette invece di accedere a tre timbriche per imitare i delay digitali classici o più moderni, da 12 bit a 24/96 passando per il preset ADM.
Qualora il nutrito pannello del DIG non dovesse bastare, delle manopole "nascoste" permettono di agire direttamente sulla suddivisione ritmica del primo delay, di alternare la modalità Sync e Free e di decidere le ripetizioni del secondo delay.
Strymon presenta il DIG insieme a una lista completa di video dimostrativi, che offrono una panoramica completa delle possibilità timbriche offerte dagli usi più creativi.
Sebbene il DIG sia un delay digitale, i convertitori da 24 bit e 96kHz e il rapporto segnale/rumore di 115dB assicurano una trasparenza sonora elevata, sottolineata anche dalla scelta di trattare il segnale dry della chitarra in maniera parallela alle code create dal delay, senza alcuna conversione in digitale né ritardi.
Il nuovo Strymon risulta ideale per lavorare sia con chitarre sia con segnali di linea grazie alla capacità di gestire fino a +8dBu in ingresso e alla scelta di usare sia ingressi sia uscite uscite stereo, con modalità di funzionamento in serie, in parallelo o Ping Pong.
Il pedale è true bypass, con la possibilità di interrompere bruscamente il delay quando viene disattivato oppure di far esaurire naturalmente le code in abbinamento a un buffer di bypass analogico attivabile secondo necessità.