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Flux:Fx multieffetto su iPad firmato Adrian Belew
Flux:Fx multieffetto su iPad firmato Adrian Belew
di [user #16569] - pubblicato il

Gli effetti non sono fatti di soli stompbox e pedaliere. Adrian Belew ha messo a punto un modo tutto nuovo per modellare suoni della sua chitarra e non solo. Flux:Fx è un multieffetto per la produzione musicale su iPad potente e immediato grazie a un'interfaccia interamente fatta di Pad XY.
Tutti noi amanti della sei corde viviamo un conflitto continuo nell'approccio sonoro con lo strumento. 
Transistor o valvolare in primis, distorsore o fuzz, analogico o digitale... tutto ciò che ruota intorno alla ricerca della sfumatura sonora è croce e delizia e fa parte di quel feticismo sano che, lungi dall'essere fanatismo, ci regala sempre soddisfazioni. Non abbracciamo mai la soluzione definitiva, e non perché non ci piaccia, ma perché in fondo ci piace cosí tanto da voler replicare infinite volte l'esperienza.

L'approccio al digitale degli ultimi anni ha sicuramente regalato ai musicisti delle esperienze positive. Ovvio che chi è alla ricerca di un suono analogico non può trovarlo nel digitale, non può essere un'imitazione o un surrogato, è qualcosa di diverso. Nel digitale vanno cercate le comodità e le sfumature non riproducibili in dominio analogico. A meno che non si appartenga a una religione fondamentalista non è assolutamente detto che le due cose non possano convivere.

Flux:Fx multieffetto su iPad firmato Adrian Belew

Detto questo, chi non conosce Adrien Belew?
Frank Zappa, David Bowie, king Crimson, Nine Inch Nails, Porcupine Tree...
Ecco, quest'uomo che ha sicuramente vissuto e suonato in un'epoca in cui il digitale non esisteva e successivamente non era considerato ha aperto i suoi orizzonti a questo mondo.
Vorrei segnalare un'app per iPad che è qualcosa di diverso, ma è così user-friendly da sembrare molto familiare. Può essere utilizzata per chitarra, ma non è necessariamente un multieffetto chitarristico. Per chi ha un po' dimestichezza con l'utilizzo dell'effettistica non puramente chitarristica, può essere un approccio alternativo nella costruzione del suono, o anche un di più, per gli amanti della sperimentazione.
L'app si chiama Flux:Fx ed è possibile trovare delle info attraverso questi link:
Il manuale della app
Pagina Facebook del produttore, Noiise

Ho testato personalmente l'applicazione e devo dire che mi ha meravigliato per diversi aspetti. 
Con un giusto utlizzo di compressori, distorsori, fuzz, equalizzatori, delay e riverberi, l'app può regalare delle soddisfazioni simil-analogico. Ma simulatori digitali di suoni analogici ce ne sono fin troppi, il punto di forza a mio avviso è l'utilizzo del Pad X/Y nella gestione di tutti i parametri che in Flux è implementato in modo da favorire la creazione di suoni alternativi. Inoltre Flux può essere utilizzata anche come IAA in applicazioni come ToneStack ed è compatibile con AudioBus, quindi è possibile mandarle in pasto qualsiasi cosa.

L'interfaccia fumosa e viola è molto accattivante.

Flux:Fx multieffetto su iPad firmato Adrian Belew

La pagina iniziale "Performance view" presenta una serie di effetti e processori di segnale che è possibile aggiungere alla catena virtuale il cui limite è di cinque unità.

Gli effetti sono:
- Loopers - Stutter Loop, Reverse Loop, Loop Slice, Sample Scratch
- Dynamics - Compress, Pump
- Distortions - Overdrive, Distortion, Fuzz, Bit Crush, Destroy, Decimate
- EQs & Filters - Ultra EQ, Kill EQ, Lowpass Filter, Highpass Filter, Bandpass Filter
- Modulations - Chorus, Flange, Phase, Resonant Drone, Pitch Delay, Octave Shift, Ring Modulate, Auto Pan
-Delays - Digital Delay, Binaural Delay, Tape Echo, Scatter Verb, Delay Reverb.

Per aggiungere un effetto basta trascinarlo verso il basso nello spazio dedicato. Con una successiva spinta verso il basso si entra nella pagina editing del singolo effetto. 

Ogni effetto offre tre configurazioni possibili:
- attivo
- bypass
- pad follow.

Sulla sinistra c'è la sezione Master: Input - Output e Fx Blend con cui è possibile miscelare il suono.

La gran parte dello spazio è occupata da un Pad X/Y che è l'anima di Flux. Ogni parametro di ogni effetto può essere controllato tramite questo Pad e di ognuno è possibile scegliere il range di minimo e massimo su cui il Pad agisce.

L'estrema destra è riservata alla selezione dei preset mentre in basso c'è lo step sequencer.

Flux:Fx multieffetto su iPad firmato Adrian Belew

La seconda è una pagina di editing da cui è possibile costruire il suono e l'intervento del Pad X/Y.

Flux:Fx multieffetto su iPad firmato Adrian Belew

Attraverso la pagina sequencer è possibile registrare le configurazioni del Pad. Ogni parametro di ogni effetto che vogliamo gestire attraverso di esso ci apparirà come una cerchio bianco. In ogni step è possibile gestire le posizioni di tutti i cerchi (parametri). Una volta registrate le configurazioni si può mandarle in play come un sequencer, scegliendone la velocità attraverso la cella dedicata, controllabile anche attraverso tap tempo. Si può infine salvare i preset delle nostre sequenze preferite.
adrian belew flux:fx gli articoli dei lettori ios noiise software
Link utili
Sito ufficiale Flux:Fx
Flux:Fx sull'App Store
Il manuale dell'app
Il produttore Noiise su Facebook
Recensione su MusicAppBlog
Articolo su Synthopia
Articolo su SoundOnSound
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di francesco72 [user #31226]
commento del 29/09/2015 ore 11:23:43
Se ho ben capito la app replica le funzioni del Korg kaos pad, ma si può usare per modificare il singolo effetto in tempo reale, come nel pad di korg?
Rispondi
di JohnnyGreenwood [user #16569]
commento del 30/09/2015 ore 08:26:29
Non ho mai usato il Kaoss Pad, quindi non saprei dirti se l'app replichi le sue funzioni, ma non credo sia nata per questo scopo.
In ogni caso ogni effetto lo si può modificare in tempo reale o a limite automatizzarlo.
Rispondi
di aghiasophia utente non più registrato
commento del 29/09/2015 ore 11:34:57
Belew è sempre stato avanti.
Leggo: "Ecco, quest'uomo che ha sicuramente vissuto e suonato in un'epoca in cui il digitale non esisteva e successivamente non era considerato ha aperto i suoi orizzonti a questo mondo". Senza fare polemica, giuro, così come è scritto, questo passaggio tende a far apparire Belew come uno che ad un tratto si è destato e si è aperto alla tecnologia digitale, quando in realtà è proprio lui uno dei chitarristi che ha contribuito ad "aprire" un certo tipo di "orizzonti" a tanti altri colleghi.
Rispondi
di JohnnyGreenwood [user #16569]
commento del 29/09/2015 ore 12:03:37
Hai ragione, in effetti questo passaggio è poco chiaro, la frase per come è scritta è ambigua.
Intendevo dire ciò che hai scritto nel commento. Grazie per il suggerimento.
Rispondi
di aghiasophia utente non più registrato
commento del 29/09/2015 ore 12:11:51
Grazie a te per il confronto.
Rispondi
di kelino [user #5]
commento del 30/09/2015 ore 06:34:42
Ma per usare sta roba....che interfaccia serve?
Rispondi
di JohnnyGreenwood [user #16569]
commento del 30/09/2015 ore 08:23:46
Dipende da cosa vuoi mandare all'iPad.
Se vuoi collegarci una chitarra puoi utilizzare l'Alesis I/O Dock, oppure il Sonic Port della line 6. Se vuoi utilizzare i suoni dell'iPad, invece, l'app è compatibile con AudioBus per fare un routing interno.

Rispondi
di JohnnyGreenwood [user #16569]
commento del 06/10/2015 ore 15:12:27
In più con iConnectivity è possibile utilizzare Flux "come un plug in" in software come Logic, Pro Tools, Ableton ecc.
Rispondi
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