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Seafoam Plus: il chorus-vibrato-riverbero che non è un chorus
Seafoam Plus: il chorus-vibrato-riverbero che non è un chorus
di [user #116] - pubblicato il

Il Seafoam Plus è un chorus di nuova concezione, ispirato all'effetto Double Tracker, a cui viene aggiunto un riverbero integrato. Il risultato è già ricco di per sé, ma Keeley aggiunge due switch interni per passare tra le modalità moderna, vintage e una dedicata al basso con chorus e flanger.
Seafoam è il nome del più classico dei chorus Keeley, ma con la versione Plus non arriva un semplice aggiornamento. Il Seafoam Plus è un effetto tutto nuovo, basato su un DSP diverso, più potente. Viene descritto sul sito ufficiale come un Double Tracker con riverbero integrato ma, leggendo le specifiche offerte, sembra una definizione riduttiva.
Il Double Tracker è una prassi da sala d'incisione che consiste nel raddoppio e nella leggera sfasatura di una traccia audio per fornirle maggior spessore e tridimensionalità. Keeley ne aveva già fatto un pedale di recente, spiegato e fatto ascoltare qui su Accordo.
Il Seafoam Plus raccoglie quel concetto, ci mette insieme il chorus del primo pedale, ci aggiunge un riverbero, sonorità ispirate ad amplificatori storici e una gamma di modalità alternative.

In uno chassis comunque compatto, Robert Keeley ha infilato quattro manopole e un selettore: Rate regola l'intonazione del segnale doppiato dal Double Tracker con un'escursione di 21cent, Depth sfasa il segnale nel tempo fino a 21ms, Space gestisce l'intensità del riverbero e Mix decide la presenza del chorus all'interno del segnale in uscita.

Seafoam Plus: il chorus-vibrato-riverbero che non è un chorus

Ulteriore versatilità è fornita da due dip-switch interni utili a passare tra una modalità di stampo più moderno per un chorus hi-fi e trasparente, una seconda variante d'estrazione vintage e una terza impostazione in cui i parametri interni dell'effetto si adattano alle caratteristiche di un basso elettrico mentre il riverbero cede il posto a un flanger. In quest'ultima posizione, anche la funzione del mini-switch frontale a tre posizioni cambia.

Quando posizionato su ADT-Dimension, il selettore ricrea una sonorità chorus realistica, non modulata, ispirata al Double Tracking di cui si faceva largo uso nel brit pop di Beatles e dintorni. Il suono viene filtrato attraverso una simulazione di Marshall 1959 Super Lead in flat ispirata ai primi suoni di Andy Summers. In questa modalità, è attivo il riverbero Abbey Chamber Verb e la manopola Space ne gestisce l'intensità.
Se lo switch interno è sulla modalità basso, Space diventa un Regen per controllare il feedback nel flanger statico che prende il posto del riverbero.

La posizione centrale sul selettore frontale è Seafoam e rappresenta il classico chorus a pedale, simile al primo Seafoam Keeley. Mix qui è utile a miscelare il Vibrato e il Chorus, mentre il potenziometro Tone controlla in contemporanea l'equalizzazione e il tempo di sfasamento nella modulazione. Qui la sonorità si rifà a una via di mezzo tra un Bassman e un JTM45 originale leggermente svuotato sui bassi e con un picco tra i 600 e 800 Hz.
Nella modalità basso, il ruolo della manopola Space è quella di un hi-pass filter con soglia regolabile tra i 30 gli 800Hz.

Dual Chorus è la terza e ultima sonorità ottenibile con il Seafoam Plus, oltre che la più estrema. In questo caso il segnale viene sdoppiato, modulato separatamente e riunificato per un chorus da mal di mare. Rate ora gestisce il tempo di entrambe le modulazioni, Depth e Space invece regolano individualmente la profondità delle due linee di modulazione.
Nella funziona per basso, le frequenze vengono cucite addosso a quelle del nuovo strumento, Depth regola la profondità sulle alte frequenze e Space regola il tremolo sulle basse frequenze.

Robert Keeley offre una breve panoramica del pedale in un video di anteprima.


Paige Harwell ha fatto visita ai laboratori Keeley per una prova veloce del nuovo pedale. Quello che segue è il primo di tre video pubblicati dal canale YouTube di Robert Keeley a questo link.


Più un multieffetto che un semplice stompbox, digitale per raccogliere tutta la potenza dei moderni DSP e offrire sonorità altrimenti impossibili da ottenere nell'ambito dell'analogico, il pedale è già in vendita sul sito ufficiale a questo link.
effetti e processori keeley seafoam plus
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Keeley su YouTube
Keeley Seafoam Plus
Double Tracker su Accordo
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di 7cordista utente non più registrato
commento del 24/11/2015 ore 17:34:29
"Più un multieffetto che un semplice stompbox, digitale per raccogliere tutta la potenza dei moderni DSP e offrire sonorità altrimenti impossibili da ottenere nell'ambito dell'analogico".

Non sono assolutamente d'accordo. Per me il chorus analogico resta ancora nettamente superiore...
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di swing [user #1906]
commento del 24/11/2015 ore 21:18:0
"Per me il chorus analogico resta ancora nettamente superiore..." concordo in pieno.
Rispondi
di JoeManganese [user #43736]
commento del 24/11/2015 ore 21:39:50
Vero particolarmente per i chorus stereo. Il mio CS9 vintage ha un suono stereo che il povero TC Corona al confronto sembra un flanger. Beh questo qui almeno ha l'onestà di essere monofonico, il che semplifica enormemente i test. Comunque questo Keeley ha un suono caldo ma pulito, mi pare, di qualità!
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di swing [user #1906]
commento del 25/11/2015 ore 10:44:52
Io ho l'SCH-1 della Arion e credo sia da annoverare tra i migliori chorus analogici, oltre che tra i più brutti! :D
Tu come le usi le uscite stereo? Hai due ampli?
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di JoeManganese [user #43736]
commento del 25/11/2015 ore 13:23:5
Ho anche gli ampli, ma ho sempre suonato direttamente nel mixer dato che suono con acustica, (l'elettrica ce l'ho solo perchè mi piace il colore candy apple). A partire dalle modulazioni il segnale diventa stereo (quindi dopo le equalizzazioni): detuner, chorus, delay, reverbero. Il chorus migliore stereo che ho è quello ibanez del 1984, suono caldo pulito non toglie frequenze alte, separazione stereo fantastica. Il corona della TC è versatile ma di categoria infima al confronto. Dell'Arion parlano tutti benissimo, anche se è orrendo da vedere come dici tu (ma chi se ne..). Il problema è trovare un chorus che sia stereo anche in ingresso e non solo in uscita, forse solo l'mxr.. ma non è analogico. Lo strymon OLA è secondo me il top, certo bisognerebbe provarli tutti stereo in cuffia.
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di swing [user #1906]
commento del 25/11/2015 ore 16:02:17
Anche lo lo Strymon OLA se non erro non è analogico.
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di JoeManganese [user #43736]
commento del 25/11/2015 ore 16:24:48
No, lo Strymon è digitale, ha un processore DSP estremamente veloce e sopratutto un software fatto senza accontentarsi di un risultato scandente stereo. Gli strymon nascono full stereo,
Mi piacerebbe provare i SourceAudio Gemini.
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 24/11/2015 ore 20:48:39
"a orecchio", nulla che non possa fare un "banale" M5 line6..
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di coldshot [user #15902]
commento del 24/11/2015 ore 23:26:00
concordo, almeno dalla demo, mentre l'ascoltavo pensavo la stessa cosa estesa anche per lo zoom ms 70cdr
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di Baconevio [user #41610]
commento del 25/11/2015 ore 14:36:10
certo, anche lo zoom...che però pecca a mio parere da un punto di vista di fruibilità degli effetti. l'M5 è piccolo, potente e pratico...oltretutto (ma io non saprei che farmene) è anche predisposto per il midi..se hai poco più di 100 euro in tasca, è quello che consiglio a molti, soprattutto chi è alle prime armi. ragionando sui vari chorus, invece, il caro vecchio electro harmonix continua a batterli tutti :)
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 25/11/2015 ore 14:44:16
in pedaliera ho sia lo zoom che l'm5, non mi faccio mancare nulla ahah, il clone dell' electro harmonix nello zoom suona divinamente, a parte questo il chorus è un effetto che praticamente non uso mai ma mi piace sapere che c'è.
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 25/11/2015 ore 20:52:29
eh si, ormai è da tanto che l'ho tolto dalla pedaliera...ormai non vado oltre un leggero phaser (a volte), oltre a delay e riverbero: in compenso ho 6 od/dist/fuzz :D
Rispondi
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