di alberto biraghi [user #3] - pubblicato il 05 luglio 2016 ore 17:00
E' una buona notizia che Dismamusica - fino a oggi associazione dei distributori di strumenti musicali - si rifondi, aprendosi anche agli attori della catena commerciale. L'unione fa la forza e un'associazione in rappresentanza di centinaia di realtà avrà più autorevolezza rispetto a una che ne rappresenta qualche decina. Un'apertura che avrà tanto più valore quanto più riuscirà a evitare il rischio dell’operazione di mera cosmesi, creando invece nuovi spazi e nuove opportunità di partecipazione a tutti i livelli.
Nella consapevolezza del valore dell'attività di lobbying svolta presso le istituzioni e dei brillanti risultati conseguiti, va sottolineata l'importanza di un rinnovato impegno interno alla catena commerciale per (ri)costruire una relazione coi consumatori armonica con i tempi correnti, superando le distanze, affrontando insieme le rispettive difficoltà: la concorrenza dell’online per il distributore, richieste di sconto e scadenze di fine mese per il negoziante, potere d'acquisto in costante contrazione per il consumatore. Un panorama di difficoltà la cui via d'uscita non può che partire da un ravvivato rapporto di fiducia reciproca, di collaborazione tra network commerciale e consumatori in cui tutti stiano - finalmente - dalla stessa parte.
Dal nostro punto di osservazione privilegiato (incontriamo decine di migliaia di musicisti-consumatori, sia online su ACCORDO.IT, sia nel mondo reale con le manifestazioni SHG-RitmiShow e Custom Shop Milano) appare la vera sfida di oggi per gli operatori del settore: imparare a occuparsi sempre meno di "mercato" e sempre più di “individui”, oggi un macro-insieme fortemente radicato nella generazione Y (i “Millennian”, destinati a passare alla storia come i "Baby boomers di questo secolo"). Pur frammentati in una gran varietà di umori, propensioni, mode e idiosincrasie, sono accomunati dalla volontà di esistere, innovare ed essere rispettati nella propria individualità. Non si fanno influenzare dalla pubblicità, leggono i blog prima di fare acquisti, cercano l'autenticità ancora prima del contenuto. Non sono consumatori, ma co-creatori.
Nel riconoscimento di queste peculiarità e nella soddisfazione di queste richieste si radica la propensione dei Millennian ai consumi online, dove l'attrattiva vera non è - come alcuni ancora pensano - il prezzo, ma esperienza d'acquisto e servizio post vendita soddisfacenti, percepiti come genuinamente "ad personam". La comprensione di questa nuova realtà evidenzia la necessità di far propri i valori delle imprese commerciali online di successo (da Amazon in giù), arricchendoli con il valore aggiunto della relazione "one-to-one" esclusiva del mondo reale basata su dialogo, rispetto, fiducia reciproci.
Parlare con le nuove generazioni, creare i presupposti per una relazione virtuosa, alimentarla quotidianamente è il cardine del lavoro di ACCORDO. Un valore aggiunto prezioso ed esclusivo che le nostre attività di comunicazione mettono a disposizione di chi opera nella musica.