Debbo innanzitutto confessare che venni a conoscenza di questa ditta produttrice di strumenti solo nel 1973, cioè quando fui costretto ad espletare il servizio militare obbligatorio e conobbi un altro musicista, un discreto batterista milanese, con cui organizzammo un piccolo gruppo all'interno della caserma a Trento. Da noi a Napoli le Zerosette non se ne erano mai viste, solo le Goya ogni tanto le vedevamo imbracciare da qualcuno, però poi destarono il mio interesse, specialmente le archtop ed i bassi, strumenti decisamente belli e che avevano delle soluzioni tecniche innovative, vedi pickpus splittati ecc. Quindi, scartata l'origine del nome da derivazioni "Agente Segreto", anche perchè mancava uno zero allo stesso, mi misi alla ricerca dell'origine e scoprii che era invece legato al fatto che nel 1945 la ditta fu fondata da sette soci e che è diventata poi negli anni una delle aziende produttrici di fisarmoniche più conosciute al mondo. Ma l'origine vera e propria è però da far risalire a Luigi Giulietti, nato a Recanati, emigrato a Chicago, negli Stati Uniti, nel 1914, dopo aver conseguito una notevole esperienza nel mondo della fisarmonica presso la Soprani, e che nel 1923 fondò a New York la "Giulietti Accordion Co." la cui gestione sarebbe stata continuata dal figlio Julio alla sua morte, avvenuta nel 1950 (ma il nome cambiò in "Giulietti & Son Accordion Co."). Con il tempo Julio Giulietti trasferì la produzione di fisarmoniche dalla Serranelli alla Zerosette e quando iniziò la richiesta di chitarre fu naturale rivolgersi alla stessa fabbrica, precisando che le chitarre portavano come nomi del marchio "JG" (Julio Giulietti) e "Juliett". I sette soci erano, oltre a Guido Guidobaldi che aveva lavorato presso la Selmer, i fratelli Mario e Luigi Scattolini, Giuliano Bontempi, Dante Pacioni, Giuseppe Salvatori e Adolfo Spatari. Chitarre elettriche vennero fornite anche a "Goya", marchio della "Hershman Musical Instrument Company" di New York, distributrice negli anni 50 tra le altre della svedese "Hagström". ma che quando ci fu l'esplosione del "Beat" e la conseguente grande richiesta di strumenti elettrici, si rifornì in Italia da Zerosette e Galanti (nel 1966 il marchio Goya fu comperato poi dalla Avnet che aveva già acquisito il molto più consciuto marchio "Guild", vedi la somiglianza estetica tra le loro semiacustiche). La Zerosette produsse chitarre anche per il marchio "Contessa" della tedesca Hohner e per la Sano, un'azienda di Joe Zonfrilli che aveva usato il nome di un musicista, Nicholas Sano. In Norvegia le Zerosette furono distribuite dal marchio norvegese "Rayhorn" che però trasformò il nome della Brand italiana, anglicizzandolo in "0-seven". Ultimamente, cioè nel 2007, la Zerosette è stata rilevata da Armando Bugari. Nell'immagine d'apertura ho inserito J.Giulietti, Jimi Hendrix ed un noto politico della Lega Nord (di cui non faccio il nome), nell'immagine sottostante le chitarre sia della Zerosette che della Goya, compresa una delle poche acustiche "Rayhorne" però ancora marcate Zerosette:
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