Sostieni Accordo
  • Accedi o registrati
  • Info e contatti
    • FAQ
    • Fai pubblicità su ACCORDO
    • Politiche di gestione dei thread
    • Regolamento di Accordo
    • Contatti e info aziendali
    • Privacy
    • Banner e ad-block
    • Servizio consulenza
    • Servizio grafico per le aziende
  • Scrivi
    • ...un post su People
    • ...un articolo o chiedi una consulenza
    • Segnala un appuntamento
  • Pubblicità
DIDATTICA VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

Da che parte sta andando la musica e il musicista...

di MM [user #34535] - pubblicato il 08 maggio 2020 ore 16:57
Forse è un argomento trito, però in questi giorni di "carcerazione domiciliare" ho spulciato il Tubo più del solito.
Pochi giorni fa ho ascoltato una parte di intervista che ha fatto Marco Fanton, a quel talento assoluto di Mancuso Matteo.
Mancuso dice testualemnte che oggi non basta più essere bravissimo, i bravissimi sono un'infinità. Dice che uno come Van Halen, se uscisse oggi non sarebbe nessuno.
E subito Fanton lo segue nel ragionamento affermando che bisogna essere dei divulgatori, conoscere i canali di comunicazione ed essere presenti in modo assiduo, solo così si emerge.
Infatti su YouTube i "divulgatori" (insegnanti, dimostratori, recensori) oggi la fanno da padrone; sono un popolo, e anche molto prolifici.
I dischi (lo dice anche Robben Ford) oramai sono un qualcosa di poco interessante da fare, la produzione musicale si sta spostando verso altre rappresentazioni e "confezioni".
Nella mia città i musicisti bravi suonano in una marea di gruppi, più ce n'è meglio è, faticano a crearsi un loro spazio individuale o di gruppo, una loro identità. Suonano di tutto, e questo è un bene, ma sono irriconoscibili.

Dello stesso autore
Il grande Eric Clapton a Bologna
Dare vita ad un manico Fender
Ancora due parole sul Kemper Profiler
Vi presento MED
Per impiegare il tempo...
"Salviamo la regina delle chitarre"
Oggi mi...
Milano - Fabrique.... Sting!
Quando il palco è carente di spie
Loggati per commentare

di MM [user #34535]
commento del 08/05/2020 ore 16:58:47
.... continuo e concludo.....
Oggi si suonano i classici del Rock, del Pop, e del Jazz, come se fosse musica d'altri tempi, forse perché non c'è altra fonte di "acqua buona" da cui attingere.
Non considero certi generi, perché erano di nicchia allora, e lo sono rimasti.
Allora mi chiedo: che tempi ci aspettano, dove sta andando la musica e i musicisti?
Rispondi
di acif utente non più registrato
commento del 08/05/2020 ore 17:39:14
tu dici:
Allora mi chiedo: che tempi ci aspettano, dove sta andando la musica?
se non riapriranno in fretta tante attività primarie, causa sto maledetto virus, la musica finirà + male di quel che è ora.. girare per le strade del centro di Reggio Emilia, in sti giorni di fase 2, mi sta mettendo una angoscia a vedere che non c'è una saracinesca alzata, era quasi meglio rimanere chiusi in casa per non vedere la triste realtà:(
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 08/05/2020 ore 17:50:36
Il rock è diventato, come il Jazz e il Blues, un genere "classico", non più attuale.
E questo ha fatto sì che anche il musicista "virtuoso" (e anche il non virtuoso) sia diventato un icona decisamente âgé...
Per la musica è in un periodo decisamente "nero"... ma magari passerà.
Con internet tutti hanno la possibilità di mostrarsi al mondo. Ma quasi nessuno viene degnato per più di qualche secondo di visualizzazione. E' un frenetico usa-e-getta dove la forma canzone non funziona e annoia... figuriamoci un album intero.
E' quasi impossibile proporre un discorso artistico... se il prodotto non acchiappa nei primi 10 secondi l'utente clicca altrove...
Rispondi
di James007 [user #50761]
commento del 08/05/2020 ore 17:54:29
o cavolo, sai che mi hai dato una "lezione" sul mio band camp infatti la gente skippa, perche faccio intro troppo lunghe
da oggi in poi INIZIO COME UN PAZZO FOLLE TUTTO D'UN FIATO AHAHAHAHAHA E POI PIANO PIANO SFUMO, FACCIO IL CONTRQRIO DI CIO CHE HO FATTO FINO A MO CHE IL MEGLIO VENIVA A META O ALLA FINE
Rispondi
di McTac [user #47030]
commento del 08/05/2020 ore 22:10:54
È difficile capire dove va la musica. Siamo in una società completamente diversa, legata all' immediatezza, al tutto e subito, certo non alla complessità di un ascolto attento, che educa e crea il gusto musicale. E questo penalizza la buona musica, che non si comprende. Anche la qualità sonora dell'ascolto influenza. Neil Young è tanti anni che sostiene che la bassa qualità con cui si ascolta la musica ha un influenza enorme sulla monnezza musicale che c'è in giro. É un cane che si morde la coda: non si presta attenzione alla qualità, quindi la qualità scade sempre più e punto e a capo. Non so come se ne esce.
Poi musica buona c'è, ma sono eccezioni, da cercare, e i ragazzi non hanno tanta voglia di cercarla. Se accendi la radio a vai su una stazione a caso trovi il 99% di spazzatura. In passato anche nel mainstream trovavi qualità, e non solo nel rock. Avevamo Mina Battisti, poi Dalla, Daniele tanto per rimanere in Italia. Che vendevano tanto ma con tanta qualità. E la gente anche i non appassionati venivano in un certo senso educati. Pop di alto livello che ti stimolava ad andare anche oltre. Ora?????
Rispondi
di James007 [user #50761]
commento del 08/05/2020 ore 17:04:44
INFATTI IO TANTO TEMPO FA VOLEVO FARNE LA MIA VITA , OGGI NON CI PENSO NEMMENO PER SOGNO PERCHE IO NON SONO UN UOMO DICIAMO "D'AZIONE"

Io sarei andato bene negli anni 50, chiudermi in studio di registrazione e inventare suoni rivoluzionari, brani innovativi e fare 4 live contati "storici"
La divulgazione non fa per me non ho una parlantina veloce, non so sintetizzare concetti in poche parole semplicie fruibili a tutti e sopratutto non mi interessa questo aspetto della musica, a me piace solo accendere il pc e comporre musica stop, nonmi piacciono nemmeno i live, QUINDI COME FIGURA IO NON HO NESSUNA VIA DI USCITA

Questo pero non mi vieta di prendermi qualche soddisfazione personale XD moriro di fame ma moralmente almeno qualche schiaffone morale che spero diventi virale in internet spero di darlo prima di skiattare
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 08/05/2020 ore 17:37:40
Non c'è interesse da parte del pubblico.
Band come i Gazebo Penguins non dico che meritano vendite da disco di platino, ma qualcosina in più di quanto hanno ottenuto si.
Vogliamo l'aperitivo, costa meno di un concerto e ti sballa sicuro.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 08/05/2020 ore 17:52:47
Non ho ascoltato quella parte dell’intervista a Mancuso, ma quello che dice su VH lo dicono in tanti sui vari guitar hero del passato, ma è a mio avviso sbagliato perché VH la sua popolarità l’ha conquistata per quello che faceva rispetto ai suoi contemporanei, non rispetto a chi emerge ora. È come dire che Pelé era un brocco perché alla velocità del gioco di oggi non emergerebbe. Quando c’era Pelé, la velocità del calcio di oggi semplicemente non esisteva, e lui era il migliore. Se poi arrivano undicimila podisti che mezzo secolo dopo corrono il doppio, questo non lo sminuisce di una virgola. Per gli standard di oggi, con le medicine e le trasfusioni di oggi, il più scarso dei gregari va più veloce di Moser e Saronni - significa che anche il più scarso dei gregari è un campione, o che Moser e Saronni non valgono nulla? O forse significa solo che i parametri nel tempo cambiano? Una volta per accordarti con una persona magari scrivevi una lettera, e ne ricevevi una come risposta. Adesso siamo capaci di scambiarci trenta mail per arrivare allo stesso risultato - non è meglio o peggio, è diverso perché diverso è il contesto.
Oggigiorno va molto di moda l’abilita’ tecnica e la presenza sui social rispetto alla costruzione di una propria identità artistica (che si capisce cioè dalla musica e non dal personaggio), e tutti sembrano uguali- per mangiare, tutti fanno didattica, tutti fanno demo di prodotti...insomma, abbiamo sostituito le rockstar coi venditori porta a porta di pedali, corde, ampli, etc. Va così. Il risultato è che in questi giorni di lockdown per far passare il tempo ho preso tre sontuosi cofanetti di Bowie, Pink Floyd e Zappa - gli stessi soldi, per le composizioni dei musicisti di oggi, sinceramente non li avrei spesi. Non credo che stiano scrivendo qualcosa che vale la pena di avere, non perché non sia suonato e registrato in modo impeccabile e splendido, ma perché non si differenzia dal resto. Van Halen, che a me per inciso non piace nemmeno troppo, quando uscì era qualcosa di davvero nuovo rispetto a chi aveva attorno. So che generalizzo e mi aspetto i post di chi dice che c’e tanta musica moderna bellissima e basta saper cercare, ma già il fatto che quasi nessuno ormai abbia voglia di cercarla, tanto da far mangiare poco e male tanti musicisti, dovrebbe indicare che questa non è l’opinione prevalente.
Rispondi
di James007 [user #50761]
commento del 08/05/2020 ore 18:02:21
"tutti fanno demo di prodotti"

QUESTO NON MI DISPIACEREBBE, fare song per dimostrare un prodotto, ma aime credo che sarebbe cmq un
lavoretto partime tanto per raggranellare qualcosa non credo le case ti paghino cosi tanto da poter vivere una vita vera
La musica in italia oramai secondo me è morta, gli stessi big di oggi son morti di fame famosi, figuriamoci noi musicanti.
Rispondi
di wo utente non più registrato
commento del 08/05/2020 ore 18:09:47
Eppure, io sono fiducioso. Penso che la musica, come tante altre cose, abbia giá toccato il fondo.
IL momento difficile che stiamo vivendo durerá ancora, con tutte le inevitabili conseguense del caso. Ma proprio come dopo ogni guerra ci sará una rinascita, e questa toccherá anche alla musica e all'arte in generale.
Ne sono Certo!
Ciao
Rispondi
di fa [user #4259]
commento del 08/05/2020 ore 18:20:04
La novità dei grandi del passato è che hanno fatto cose che prima non c’erano... il tapping sappiamo che non lo ha inventato VH ma con quel suono lì e quel modo di suonare lì l’ha creato lui. Jimi Hendrix non era mica il chitarrista più tecnico in circolazione a quei tempi, ma ha creato quel modo di suonare, quel suono, il wha, l’uso della leva ecc. ecc. prima non c’era o perlomeno non era arrivato al grande pubblico. Generi diversi, ma mi piace ricordare ad esempio come suonava George Benson nel 65-68, a proposito di tecnica... ciao Fab
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 08/05/2020 ore 18:25:51
A me capita spesso di sentire sul canale you tube di KEXP dei gruppi interessanti, parecchie cantautrici soprattutto, tra Folk e Folk-Rock, poi anche nella scena Jazz quella più sperimentale capitano cose interessanti.

Per quanto riguarda il Rock "puro" non saprei, l'ultima cosa che mi ha dato i brividi seriamente sono i Led Zeppelin. :):):):)

No scherzo, o forse no, però diciamo che dagli anni 2000 di Rock che mi ha fatto dire wow non ne ricordo ma probabilmente c'è, sono io che non sono tanto interessato al genere.
Rispondi
di Blue Oyster Cult utente non più registrato
commento del 08/05/2020 ore 19:17:11
Hai ragione KEXP lo guardo spesso anch'io ma come dicevo sotto nel mio post sul Tubo di "oro" ce n'è poco,mentre c'è molta spazzatura e affaristi vari.
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 08/05/2020 ore 19:26:15
Sisi, la maggior parte è spazzatura davvero, su KEXP mi è capitato però roba ganza come dei troiai anche li ma mi piace anche per come è impostato il canale, senza tanti fronzoli.

E mi piace il fatto di dar voce ai gruppi nuovi..

Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 08/05/2020 ore 21:09:27
KEXP ha davvero un bel "sound".
Però non ci credo che dal 2000 nessuno ti ha fatto dire "wow". Niente sui Radiohead?
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 09/05/2020 ore 00:59:10
Eheh, si dai se ci penso forse qualcosa trovo, i Radiohead vanno oltre il rock, devo dire che sebbene li vidi live nel '94 mi pare o giù di li in una discoteca e mi piacevano, poi non li ho più seguiti molto, avevo smesso quasi del tutto di ascoltare rock e blues, però sono di sicuro tra i gruppi più interessanti degli ultimi 25 anni.
Alcuni lavori che conosco di loro sono davvero belli....
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 09/05/2020 ore 10:34:51
Secondo me scrivono in maniera geniale, io li amo. Ricollegandomi al tuo post sulla scomparsa di Florian dei Kraftwerk, loro in certi album sono molto elettronici (e sono gli album che preferisco, quelli più sperimentali).
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 09/05/2020 ore 10:43:43
L'hanno scorso con un trio dovevamo fare la cover di Just che è in The Bends, le parti di chitarra dentro quel pezzo sono davvero belle e ganze da suonare.
Just poi è un brano che ho sempre amato, infatti andai a sentirli live quando usci The Bends appunto...
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 09/05/2020 ore 19:46:42
Just ha quel riff suonato sulla scala diminuita, se non ricordo male. La suonavo qualcosa come 12 anni fa.
Ma The Bends è un album molto vecchio, lì erano nel periodo brit pop, è con Ok Computer che hanno inaugurato un quindicennio di sperimentazione davvero molto interessante. Ti consiglio di ascoltare "In Rainbows" se già non lo conosci!
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 09/05/2020 ore 19:52:43
Si è quella col riff sulla diminuita, è un gran pezzo, bella progressione di accordi e arrangiamento.
Si appartiene al periodo meno elettronico.....
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 09/05/2020 ore 19:57:52
E quel riff già dà l'idea di qualcosa che esula dal classico britpop. Un riff sulla diminuita è difficile da trovare in quel genere. La mia preferita di quell'album è Fake Plastic Trees. Non ti nascondo che quando l'hanno suonata a Monza mi ha fatto piangere.
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 09/05/2020 ore 20:41:28
---E quel riff già dà l'idea di qualcosa che esula dal classico britpop.---
Si, specialmente dagli Oasis che non mi hanno mai detto niente, molto meglio i Blur per me.

Fake Plastic Trees è un gran bel pezzo, se hai pianto sentendola suonare non c'è niente di cui sentirsi in imbarazzo, anzi, è molto liberatorio piangere e fa solo bene....
Rispondi
di fa [user #4259]
commento del 09/05/2020 ore 09:17:12
Non vale, sono degli anni 90!! :-)
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 09/05/2020 ore 10:37:01
In effetti si :-)
Ma dopo il 2000 hanno sfornato "Hail To The Thief" e "In Rainbows", due album che secondo me sono dei capolavori...
Rispondi
di Blue Oyster Cult utente non più registrato
commento del 08/05/2020 ore 19:15:18
Non è che sia "poco interessante" fare i dischi,è che non rende più una lira per via della pirateria musicale e perchè la fruizione musicale oggi è virata notevolmente verso il basso,la qualità dei media digitali è in genere bassina l'Hi-Fi è ormai confinato a chi ha già qualche/troppi anni sul groppone,le nuove generazioni ascoltano muisca di cacca e con qualità infima,riguardo il Tubo è vero che c'è tanta roba ma è anche vero che molta è poco più che spazzatura,Fanton fa "bottega" dato che vende i presets come tanta altra gente,io non sento il bisogno di canali così.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 08/05/2020 ore 19:37:47
Il fatto che oggi abbiamo migliaia di persone che tecnicamente bravissime, forse anche più (intendo dal puro punto di vista puramente tecnico) dei grandi musicisti del passato, è un portato dei progressi fatti sulla tecnica dello strumento e sulla didattica. Negli anni '50-'70, la maggior parte dei chitarristi imparava suonando fondamentalmente ad orecchio, erano pochissimi quelli avevano avuto un'educazione musicale teorica o che venivano dalla chitarra classica. Dagli anni '80 si sono diffusi incredibilmente i metodi didattici, le scuole di chitarra moderna, poi internet ha fatto il resto.

Ma il problema è veramente l'assenza di spazi per emergere di musicisti super talentuosi o più che altro che la chitarra non è più al centro della musica contemporanea? Basti vedere il ruolo ormai marginale che la chitarra ha, non solo nei brani pop, ma anche in molta della musica indie/allternative Rock che va per la maggiore almeno a livello delle giovani generazioni. Riguardo al Rock classico purtroppo non esiste più, nel senso che è divenuto ormai un genere da revival. Forse qualcosa di chitarristicamente interessante lo si trova ancora nel blues, dove effettivamente, seppure ormai di nicchia, ci sono alcuni chitarristi che qualcosa di interessante con la chitarra ancora lo possono esprimere.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 09/05/2020 ore 10:58:39
Durante alcuni decenni del 1900 (e soprattutto nel periodo 1920-1930) ci fu la "sax mania", la produzione dei sassofoni ebbe un picco, tutti ne volevano uno. Poi il fenomeno cominciò a scemare, ma nel jazz il sax è stato uno strumento principe. Bechet, Parker, Cannonball, Coleman, Rollins, Shepp, Coltrane, fino a Brecker e Potter... Tutti in possesso di una "voce" ben rappresentativa.
Oggi ci sono sassofonisti tecnicamente assurdi, improvvisatori pazzeschi. Ma dubito che il sax possa tornare ad essere centrale.

Probabilmente la chitarra è destinata - sebbene in generale forse sia più "cool" - ad una simile parabola, specie se ci si intestardisce nel guardare al chitarrista da un punto di vista tecnico. La musica è molto più importante dello strumento.

Negli ultimi anni, banalmente, scopro quanto è bella la sempre snobbata "Yesterday" e capisco perché la gente la ascolta da più di cinquant'anni.
I pezzi dei chitarristi vengono ascoltati dai chitarristi. I pezzi degli artisti vengono ascoltati da tutti. Penso a Jimi, ad esempio.

Riassumendo, non è un problema se la chitarra ha perso il ruolo di strumento protagonista nelle produzioni moderne, quel che conta è trovare artisti che scrivono cose nuove - e soprattutto belle.
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 09/05/2020 ore 11:03:15
-----Riassumendo, non è un problema se la chitarra ha perso il ruolo di strumento protagonista nelle produzioni moderne, quel che conta è trovare artisti che scrivono cose nuove - e soprattutto belle.-----

Il punto è tutto li, purtroppo il chitarrista medio pensa che tutta la musica giri intorno alla chitarra, sai che palle se fosse davvero cosi....
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 09/05/2020 ore 19:49:51
Per carità, i gusti son gusti, eh. Ma se si ascoltano solo chitarristi ci si perde il mondo. :-(
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 09/05/2020 ore 14:06:35
Pete Townshend diceva che ti devi "portare dietro il pubblico" - devi cioe' fare qualcosa di semplice. Semplice, non banale, e non e' facile per nulla. Poi ci puoi mettere quel bridge meno scontato, l'assolo che poggia sulla tecnica o l'arrangiamento particolare, ma se non mantieni una semplicita' di base che parli a tanti, diventi di nicchia in un nanosecondo. Se poi quello che scrivi e' bello, oltre che accessibile, arrivi a tanti e rimani nel tempo.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 09/05/2020 ore 19:55:4
Si, andrei anche un po' al di là: bisogna cercare di fare cose belle, semplici o meno semplici, ancora meglio se almeno un po' innovative.
Discostarsi dal "già sentito" credo sia importantissimo, perché molto spesso si sentono sostanzialmente sempre le stesse cose (e che noia).
Rispondi
di Skywalker8 [user #40706]
commento del 08/05/2020 ore 22:56:38
La musica va dove va la tecnica.
Le mode sono dettate dalla novità che spesso è data da strumenti nuovi.
Il rock, il metal, la disco, la musica elettronica, la trap: tutta musica ma soprattutto movimento e nuovo modo di scrivere musica.
Se oggi con un pc puoi fare praticamente tutto, beh, la musica secondo me è morta.
Ma ehi
La gente tutte le domeniche si riunisce da secoli per parlare di quello che diceva un Tizio morto circa duemila anni fa...il culto del "morto" non muore mai:)
Sogno un mondo dove nei teatri si suonerà anche il rock come si fa oggi con la musica classica
Rispondi
di Sciamano [user #50087]
commento del 08/05/2020 ore 23:29:21
La società contemporanea ha dato alla musica un ruolo diverso da quello che aveva fino ad una quindicina di anni fa.
Sono lieto di sapere che per alcuni musicisti YouTube rappresenti uno sbocco di qualche tipo, ma faccio enorme fatica a considerare quanto presente su quel canale come musica. È un modo per esibirsi, raggiungere un pubblico, provare a trovare riscontro, ma nella roba che circola lì - ad uso e consumo dell'utenza - non c'è progettualità, né identità artistica
Rispondi
di simonec78 [user #13803]
commento del 08/05/2020 ore 23:55:46
E' uno spunto interessante. Secondo la mia opinione la musica andrà nella direzione nella quale i musicisti decideranno debba andare, quando si saranno creati nuovi stili, nuovi modi di suonare e si consolideranno nuovi movimenti allora ci penserà il mercato. Così è sempre stato. Non so se la chitarra giocherà un ruolo di primo piano nell'innovazione, personalmente scommetterei sull'uso di strumenti e sonorità non convenzionali, con l'elettronica già da qualche decennio è possibile riprodurre qualsiasi suono i sound designer abbiano in mente, e la ricerca di nuovi strumenti e materiali porta quotidianamente a nuove generazioni di cultori (mi viene in mente solo per portare un esempio l'invenzione dell' handpan, perfetta fusione tra percussione e melodia). Inoltre sarebbe da considerare che le varie tradizioni musicali del mondo sono probabilmente destinate ad influenzarsi ancora ed ancora. La musica con la quale siamo cresciuti è nata proprio in questo modo. Quando il rock (le cui radici inevitabilmente vanno cercate nel blues) è esploso la chitarra elettrica era uno strumento relativamente giovane, così come giovane era il modo di processarla ed amplificarla. Si pensa sempre che ormai non ci sia nulla da dire ma poi puntualmente vengono fuori nuovi generi. Per concludere il mio contributo non sottovaluterei la voglia di interazione fisica che la gente sta accumulando in questi tempi di distanziamento sociale, non darei per morta la musica live.
Rispondi
di Lucifer [user #46960]
commento del 09/05/2020 ore 06:10:37
Sinceramente parlando quello che dice Mancuso è vero soltanto se si parla di chitarristi da web! Sono sempre più convinto che puoi avere anche una grande tecnica, essere veloce, suonare più generi insieme... ma se non sai scrivere dei bei pezzi è tutto inutile e sarai sempre relegato a fare video su youtube per far vedere agli altri quanto sei bravo suonando sempre i pezzi che hanno composto gli altri! Alla fine anche Mancuso (che trovo sia un vero fenomeno) se non comporrà qualcosa che rimanga farà anche lui la fine di tutti gli altri... e non è detto che se poi incidi qualche cosa di spettacolare riesci ad emergere... Vedi Scott Mishoe e molti altri. Augh!
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 09/05/2020 ore 09:27:37
Intanto grazie a tutti per i vostri punti di vista.
Qualche mia considerazione, leggendo le vostre risposte.
Mancuso non dice che Van Halen è “scarso” oggi, dice che oggi, tecnicamente è uno come tantissimi altri, e c’è chi è più bravo. Poi è anche vero che Mancuso deve saper dimostrare di saper scrivere bella musica, oppure sarà solo un bravo esecutore.
Chi dice che oggi siamo nella società del “tutto subito” ha ragione, però questa pandemia dovrebbe avere messo un bel paletto a questa scuola di pensiero, altrimenti non abbiamo capito nulla.
Forse è vero, tra poco il rock e il blues si andrà ad ascoltare nei teatri, come la musica classica, quindi è molto probabile che tutti questi musicisti che sentiamo sul Tubo, rimangano “semplicemente” dei bravi esecutori.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 09/05/2020 ore 10:30:23
La musica, che ci piaccia o meno, evolve sempre. È sbagliato pensare che la qualità della musica "scade" perché i supporti digitali non sono HiFi ( la stessa musica che trovi in streaming la puoi anche acquistare su supporti fisici ma la qualità di campionamento di un cd è inferiore a quella offerta dall'abbonamento di Spotify). Peraltro Il ritorno del vinile è in netta contraddizione con la ricerca della qualità assoluta dell'HiFi, quindi il punto non è questo. Dipende solo dal gusto della gente e da ciò che fa vendere.
Faccio una premessa: tutta la musica di cui stiamo parlando è comunque appartenente al genere di musica pop, quindi sempre rivolta a un pubblico popolare.
Ciò premesso , quando negli anni 50 esplose il rock n' roll classico (diciamo), soppiantò tutti i generi musicali da cui era nato e costituiva evoluzione tipo il blues, il country, il boogie woogie, il bluegrass, il jazz, il dixieland, eccetera. La storia è nota a tutti, il rock n' roll classico venne soppiantato da Beatles e Rolling Stones e affini, quali poi vennero a loro volta soppiantati da altri gruppi e musicisti che fecero evolvere il rock fino al grande primo stop della fine degli anni 70 primi anni 80, in cui la gente sentì il bisogno di abbandonare generi, sonorità e stilemi già visti e rivisti per esplorare nuove sonorità. Negli anni ottanta infatti vi fu un sostanzioso abbandono delle sonorità rock e il pubblico che ascoltava pop, cominciò a preferire gruppi che facevano largo uso dell'elettronica e sonorità molto meno rock. In quegli anni non potevi fare un disco se non usando un tappeto di tastiere e una serie infinita di assoli di sax. Inoltre esplosero il rap e hip-hop, che era musica molto più ballabile del rock. Negli anni 90 ci fu un ritorno al rock, quindi grunge, musica indie ecc.
Oggi viviamo in un periodo di riflusso, la gente probabilmente diseducata dall'ascolto dai vari talent show, ascolta altro. Inoltre oggi con un computer e qualche base musicale, anche se non sai nemmeno che differenza passa tra una croma e una semiminima, puoi tirare giù una musichetta che comunque viene ascoltata e consumata.
Quindi tutto quello che c'è da fare è prendere atto della situazione, mettersi comodi, cercare nell'infinità dell'immondizia musicale attuale qualche rara novità che ci aggradi, e prendere atto che tutto ciò che si può considerare grande musica rock, ormai va consegnato alla storia insieme ai suoi nobili padri.
Ciò non esclude che, come fu negli anni 90, potrebbe esserci prima o poi, un ritorno del gusto della gente, a delle sonorità rock
Rispondi
di Sciamano [user #50087]
commento del 09/05/2020 ore 13:19:48
"Peraltro Il ritorno del vinile è in netta contraddizione con la ricerca della qualità assoluta dell'HiFi".
Potresti argomentare, per favore?
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 09/05/2020 ore 17:23:26
Perché dovrei? È una questione totalmente OT con l'argomento. Ti basti sapere che ho capelli e barba abbastanza bianchi da poterti dire che ho vissuto in pieno il passaggio di testimone tra una tecnologia e l'altra, toccando con mano (anzi orecchio) le differenze e sorbirmi per anni tutte le menate di quelli che, refrattari ai cambiamenti, dicevano che i CD suonavano "freddi" rispetto ai vinili. Non c'è nessun motivo "tecnico" oggi di ascoltare musica con una tecnologia che risale alla fine dell'800, che arricchisce il suono di un rumore di trascinamento, con supporti molto più deperibili del digitale e che praticamente era scomparsa fino a pochi anni fa. Il ritorno in auge è solo una qustione di moda.
Rispondi
di Sciamano [user #50087]
commento del 09/05/2020 ore 18:02:0
"Perché dovrei?"
Tranquillizzati. Non sei tenuto a fare niente. Ero curioso rispetto a una posizione abbastanza categorica espressa senza motivazione specifica. Tutto qua. Per te è così e basta? Va bene. Vivremo anche senza comprenderne il senso.
Rispondi
di acif utente non più registrato
commento del 09/05/2020 ore 11:47:55
ma dai, ormai lo sappiamo benissimo tutti, si è sempre tutto evoluto, e sempre si evolverà, in meglio o in peggio ognuno farà le sue valutazioni, ma si sa che ogni decade è sempre stata diversa da quella precedente.. sono stati spesi fiumi di parole su questo argomento, che porta sempre le stesse opinioni soggettive, tipo quello era meglio di quell'altro e via dicendo.. l'unica cosa, parlando di musica ovviamente, è che continui ad uscire sempre qualcosa di diverso e stimolante per l'ascoltatore.. e se la chitarra sarà poco o per nulla presente, ma chi se ne frega, , sembra che solo la chitarra riesca a trasmettere emozioni in musica, avrà sicuramente fatto la sua parte, ma non dobbiamo sempre pensare che ci debba essere una chitarra sui dischi del futuro.. i Van Halen, grande band, ma credo che di importante per noi chitarristi sia stato il fatto che all'interno di quella band ci sia un certo chitarrista, chiamato Eddie che ha rivoluzionato il modo di suonare a tanti altri, mentre per il resto dei non addetti ai lavori, i Van Halen siano famosi solo per una canzone, Jump.. stiamo tutti invecchiando e guardiamo sempre il passato, perche è il nostro riferimento musicale, ma la vita va anche avanti, non bisogna per forza dimenticare, anzi, però diamo anche spazio ai giovani e alle sperimentazioni, anche se sono lontane anni luce dai nostri canoni, io la vedo un po' così.. saluti buona domenica.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 09/05/2020 ore 16:42:52
La musica va verso l'azzeramento delle parti non cantate. Il rock morì tanti anni fa. I ragazzi vedono gli anni 70 come noi da ragazzi vedevamo il charleston
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 09/05/2020 ore 17:27:32
Che poi non e' che questa evoluzione sia cosi' omogenea - a me ad esempio capita spesso di essere in Germania, e trovo ancora i poster appiccicati per strada nelle grandi citta' per il lancio del nuovo disco di tizio o caio, e mica solo i grandi gruppi o i nomi locali - e non e' che in Germania si siano persi l'evoluzione tecnologica, solo che ogni cultura assorbe le novita' e abbandona la vecchia strada in modo e misura diversi.
A me pare che in Italia siamo degli estremisti: o qualcosa non ci piace e allora non lo adottiamo neanche dopo mezzo secolo (vedi lo studio delle lingue straniere), oppure ci affascina e allora ci facciamo stravolgere da questa novita' (vedi cellulari).
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 09/05/2020 ore 18:06:30
Mai stato più tranquillo amico mio
Rispondi
di theripper76 [user #31689]
commento del 09/05/2020 ore 20:13:40
Parere personale...la musica sta andando dove va il mondo...ovvero a farsi fottere.
Perche' la gente fa schifo,ha comprato tutte le cazzate che venivano passate pur di essere cool...senza porre ovviamente la minima critica...il fenomeno covid-19 ne e' la riprova.
Rispondi
di satisfaction [user #17423]
commento del 10/05/2020 ore 14:30:01
Il vero problema di oggi è che manca non tanto la musica quanto il silenzio, viviamo in una società frenetica in cui veniamo continuamente bombardati da video, media e musica da qualsiasi luogo e punto del globo. I ragazzini che passeggiano col telefono in mano guardando video, internet che ci tormenta in qualsiasi istante, i social che ci importunano in continuazione, l'autoradio in ogni auto, la musica in ogni bar, negozio, supermercato, in tutti i centri commerciali che sono aperti tutte le domeniche. In tutta questa bulimia di media e musica, credo che agli esseri umani di oggi manchino luoghi di pace e di momenti di silenzio. Senza quelli non saremo più in grado nemmeno di sentirla la musica. Buon silenzio a tutti.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 10/05/2020 ore 17:07:07
Questa mi sembra una bella analisi, forse in questo bombardamento medico continuo, ci manca proprio il silenzio.
In fondo la musica è fatte anche di pause, e quelle mancano.
Mi sa che hai fatto centro.
Rispondi
di acif utente non più registrato
commento del 11/05/2020 ore 09:10:27
ti stimo 👍 👍 👍 👍 👍 👍
Rispondi
Seguici anche su:
Aggiornamenti via mail
Newsletter a basso traffico: hot topic, novità, opportunità. Disiscrizione con un click in qualunque momento.
Cerca Utente
People
Debut 50R: Blackstar dichiara guerra al digitale
Prashant Aswani disegna una Charvel per il chitarrista comune
Graham Coxon conferma: non provare ad accordare il Si
Martin StreetLegend: il relic conquista la chitarra acustica
Fender Vintage Museum: la straordinaria collezione di Flavio Camorani ...
Una Les Paul ’59 ancora più rara delle burst è ora di Kirk Hammett...
Come suona una vera archtop degli anni ’30
OPEN DAY: una giornata per scoprire il CPM
Ironheart Foundry: l’ampli Laney diventa pedale
Taylor 512ce Ironbark: altro che legni di recupero!
Sta arrivando il MIDI 2.0? Ecco perché sarà rivoluzionario
Gibson LPJ Billie Joe: a volte ritornano
Well Strung Guitars: il più incredibile negozio di chitarre del mondo...
Perché "Il Musicista Che Avanza" funziona
Marco Scipione, il sax nel tour mondiale di Eros Ramazzotti

Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964