di redazione [user #116] - pubblicato il 27 settembre 2022 ore 11:45
La chitarra senza nome suonata da Jimi ai suoi esordi torna in vendita dopo aver toccato una cifra record nel 2020.
Nell’ambito del collezionismo, alcune figure rappresentano dei veri e propri Re Mida, così accade che uno strumento in origine economico, suonato per una piccola parentesi della sua gioventù da un personaggio come Jimi Hendrix diventi un oggetto del desiderio per appassionati in ogni parte del globo, raggiungendo cifre imponenti, asta dopo asta.
È successo nel 2020, quando una chitarra giapponese appartenuta al prodigio di Seattle è stata battuta l’8 agosto per la bellezza di 216mila dollari.
Ora quella chitarra torna all’asta, e ci si aspetta un’attività vivace sotto il martelletto.
Lo strumento, un regalo di suo padre al ritorno di Jimi dal servizio militare all’inizio degli anni ’60, fu usato in maniera sporadica dal chitarrista fino al 1966, anno in cui Hendrix si trasferì a Londra lasciando la chitarra - della cui marca e precisa provenienza tutt’ora non si ha certezza - nell’appartamento dell’amico Mike Quashie a New York. La chitarra fu lasciata senza le corde, e così è conservata ancora oggi, mentre si prepara per tornare all’asta nell’ambito dell’evento Legends Of Rock And Roll.
L’appuntamento si terrà in ottobre 2022 presso GWS Auctions, la stessa casa d’aste che ha registrato il record solo due anni fa, e comprende anche lotti appartenuti a Kurt Cobain, Elvis Presley e i Kiss.
Presentata con un prezzo minimo di riserva fissato a 50mila dollari esattamente come nel 2020, la “Giapponese senza nome” di Jimi Hendrix muove già la curiosità di collezionisti e appassionati, in quanto l’esito della vendita potrebbe rappresentare un indice evidente dello stato di salute del collezionismo in ambito musicale a livello globale, in un momento storico in cui incertezze economiche, criptoarte e stravolgimenti sociali rischiano di cambiare rapidamente le carte in tavola.