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Ecco Miss Swiss: sempre più Les Paul ’59 vanno in vendita?
Ecco Miss Swiss: sempre più Les Paul ’59 vanno in vendita?
di [user #116] - pubblicato il

Gli ultimi tempi hanno visto molto vintage a marchio Gibson comparire nelle aste e negli store specializzati. Ora è il turno della Les Paul Standard del 1959 con numero di serie #9 1256, online su Carter Vintage.
Una Les Paul d’epoca è un investimento, e una Standard prodotta tra il 1958 e il 1960 è una garanzia assoluta. Gli esemplari del triennio più luminoso nella storia Gibson sono da lungo tempo ricercati al punto di essere quasi idolatrati, visti da collezionisti, musicisti e costruttori di strumenti come il pinnacolo della ricerca in fatto di chitarre elettriche. Chi ne ha se l’è tenute strette, e gli esemplari meglio conservati o con la storia più pittoresca alle spalle sono divenuti delle vere celebrità, fino a comparire su albi illustrati, ricevere soprannomi specifici e vedersi contendere da artisti di levatura mondiale.

Per lungo tempo le Les Paul dell’epoca, in particolare quelle costruite nel 1959, sono rimaste oggetti del desiderio inarrivabili, quasi mitologici, ma ora fanno sempre più spesso capolino, e vanno in vendita a prezzi davvero variegati.
È di recente la comparsa in vendita di The Beast, la Les Paul di Bernie Marsden posta in vendita per 1,2 milioni di euro salvo essere poi ritirata in un batter d’occhio. Ora invece il turno è della Gibson conosciuta come Miss Swiss, una Les Paul del 1959 con codice seriale #9 1256 che compare ora su Carter Vintage per il prezzo - tutto sommato neanche folle, considerati i precedenti - di 450mila dollari.

Ecco Miss Swiss: sempre più Les Paul ’59 vanno in vendita?

Senza dubbio, a ridurre la cifra sul cartellino c’è il fatto che la Miss Swiss non può vantare una storia come la The Beast o la Greenie, né ha alle spalle utenti celebri come loro, ma arriva al 2023 in delle condizioni eccezionalmente buone.

Ad analizzarla e certificarla è lo stesso staff del negozio di Nashville, che ha rilevato condizioni di ottimo livello, seppure non del tutto originali.
La Les Paul ha subito un - ottimo - re-fret, le cover dei pickup sono state rimosse e alcuni intarsi sembrano essere stati re-incollati in seguito. Sul retro, in corrispondenza della cover per il vano elettrico, ha dei fori aggiuntivi, tappati con la finitura originale presumibilmente da un operaio sbadato quando la chitarra era ancora negli stabilimenti Gibson.

Carter spiega comunque che la chitarra suona di “puro burst”, con un pickup al manico leggermente sovravvolto rispetto ai canoni dell’epoca risultando in un timbro appena più caldo e spinto, che si contrappone a un pickup al ponte più gestibile, pulito e brillante.

Al di là degli appunti di poco conto e dei normali segni d’usura, Miss Swiss è un esemplare in ottimo stato con tanto di custodia originale. Tuttavia, lo strumento viene spedito con custodia Proform anni ’80 per comprensibilissime ragioni di sicurezza.

Ecco Miss Swiss: sempre più Les Paul ’59 vanno in vendita?

Dalle copertine dei fotolibri, le Les Paul di fine anni ’50 tornano pian piano a farsi vedere nel mondo reale. I prezzi sono sempre quelli che ci si aspetta, da pezzi da museo, eppure gli strumenti sembrano lentamente lasciare i caveau dei collezionisti. Un trend che potrebbe aprire a qualche considerazione sul vintage e sui suoi tempi.
chitarre elettriche gibson les paul vintage walter carter
Link utili
Burst del ’59 appartenute ai professionisti
La The Beast di Bernie Marsden in vendita
La Les Paul del 1959 su Carter Vintage
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di BizBaz [user #48536]
commento del 20/10/2023 ore 10:51:45
Beh 450.000 bigliettoni per questa tardona, considerato il livello dei prezzi del mercato, ci possono stare, tanto più che per avere 64 anni è in ottime condizioni (per inciso, molto migliori di una media Murphy Lab 😎)
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di fab-for [user #62742]
commento del 20/10/2023 ore 12:42:03
Nonostante la bellezza e la rarità dello strumento, continuo a credere che la faccenda del vintage sia sfuggita di mano da parecchio e come tutte le bolle sia destinata a scoppiare.
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di zabu [user #2321]
commento del 20/10/2023 ore 13:58:02
Che peccato, a fine primavera ho comprato una LP Standard '60s nuova, a sapere che c'era questa d'epoca mettevo qualche soldino (ma giusto qualche) in più e me la prendevo... Va beh, sarà per la prossima volta 😏
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di coprofilo [user #593]
commento del 20/10/2023 ore 18:44:32
Non so se e quando la bolla sia destinata a scoppiare, di certo chi le ha comprate parecchi anni fa se le vende ora fa un ottimo affare.
Conservo ancora lo speciale Chitarre dell'estate del 1990 con le quotazioni del vintage, le sunburst del periodo d'oro 58-60 erano quotate tra i 15 ed i 20 milioni delle vecchie lire; se l'avessi presa all'epoca e la rivendessi domani potrei comprare una discreta casa, un'auto nuova ed una bella custom shop magari "made to measure" il più simile possibile all'originale, affitterei l'appartamento in cui vivo ora e vivrei sereno con qualche soldo in più in banca.
È il momento perfetto per monetizzare, in futuro non è detto che ci sarà tutto questo interesse per le chitarre elettriche anni 50-60.
I giovani non hanno più il mito di Page, Clapton, Green e via dicendo, la burst è una chitarra "da vecchi", io ho 51 anni e se penso ad una chitarra iconica vedo di sicuro la burst ma anche la superstrat di Van Halen o la freccia di Randy Rhoads, il tempo passa inesorabile ...
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di OliverJR [user #60182]
commento del 20/10/2023 ore 18:52:58
Non è che i giovani non abbiano più il mito di page o altri, non hanno più il mito della musica e figuriamoci della chitarra...io ho 28 anni ed i miei coetanei che suonano si contano sulle dita di una mano. E non sono neanche più tra i giovanissimi
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di MM [user #34535]
commento del 20/10/2023 ore 20:38:49
Mazza, hai esattamente l’età di mia figlia grande.
Dalle mie parti qualche giovane interessato alla chitarra elettrica, c’è ancora.
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di OliverJR [user #60182]
commento del 21/10/2023 ore 08:51:52
Dalle mie parti non suona più nessuno. Ed i pochi che suonano sono sulla quarantina tendente ai 50. I pochissimi giovani che suonano fanno metal estremo
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di MTB70 [user #26791]
commento del 21/10/2023 ore 11:03:15
…dopo tanti anni a sostenere che si impara una lingua straniera con le cuffie nel sonno e che si sviluppa un fisico alla Schwarzenegger in “cinque minuti al giorno, senza sforzo”, la gente si è molto impigrita, vuole tutto e subito e suonare è invece un percorso lungo, con tanti esercizi noiosi per arrivare ad un buon livello. E poi richiede di suonare con altri e quindi trovare tempo e andare ragionevolmente d’accordo con altri esseri viventi; anche queste cose sono ormai merce rara. Però qualcuno ancora suona, se guardi le scuole di musica sono abbastanza piene per quel che vedo, quindi di bambini che iniziano ce ne sono; probabilmente smettono quando arrivano all’adolescenza.
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di Cure_Eclipse [user #47450]
commento del 21/10/2023 ore 15:14:55
Che gli adolescenti siano pigri non lo metto in dubbio, ma credo che il calo di interesse verso gli strumenti sia dovuto soprattutto a ciò che ascoltano. Quando ero giovane io (metà anni 90/inizio 00) il rock, il punk e il metal passavano regolarmente su MTV ed era molto più facile appassionarsi a generi "guitar driven". Da lì il passo verso la pratica di uno strumento era quasi spontaneo. Oggi i ragazzi coinvolti nella musica lo fanno provando a scrivere testi e cantando sopra basi che trovano in rete, mentre la chitarra (e il basso, la batteria) sono visti come strumenti da "vecchi". A scuola ogni tanto provo a parlare di musica con gli studenti, ma il 99% di loro considera il rock un genere da dinosauri.
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di Francescod [user #48583]
commento del 31/10/2023 ore 13:11:06
Non credo c'entri la pigrizia, quanto l'immaginario. Chi suonava prima non è che aveva più forza di volontà e cose del genere (sono concetti non generalizzabili). Semplicemente aveva un immaginario per il quale valeva la pena intraprendere lo sforzo: il rock in quegli anni (grosso modo dal 60 alla fine degli anni novanta e poco oltre) era quella cosa lì che vedevamo tutti in tv o sulle copertine degli album: palchi, masse adoranti, arte, libertà, successo, tour, ma pure ragazze ecc. Nessuno si aspettava di ottenere qualcosa del genere, ma l'immaginario si nutriva e faceva sognare, si metteva su una band per costruire un pezzettino di sogno e poi chi andava di cover e chi osava con la propria musica. Se ora la musica non è più un'arte che offre qualcosa perché non ci sono gli introiti e tutte le spese devono essere tagliate, il pubblico diminuisce, il clamore diminuisce, l'interesse generale viene attirato da altre cose e molto meno dalla musica. In pratica, gli strumenti fanno sempre meno parte dell'immaginario di un ragazzo perché prima la musica ci circondava ed era importante, conquistava spazi. Oggi molto meno. Un 28enne può ancora fare musica? Certo, può anche mettere su una band e la tecnologia ci consente persino di provare a distanza e comparire su youtube, pubblicando le proprie idee, ma è chiaro che il panorama si è man mano desertificato perché la tecnologia è uno strumento mentre manca il fine, il sogno, le band, le icone, i nuovi eroi che prima spuntavano a rinvigorire costantemente la sfera musicale. Oggi ci sono nuove abitudini tipo comprarsi il digitale, mettersi da soli nella stanza ad armeggiare con pc e software, registrarsi e mettere il video su FB o altro. Si fa quel che si può, nell'evidenza che tutta la ricchezza di prima è finita. Ovvio che tutto ciò a uno di una certa generazione appare deprimente e insoddisfacente.
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di bettow [user #30179]
commento del 21/10/2023 ore 01:01:34
Hai perfettamente ragione, e se ti capita di ascoltare qualche canzone che va per la maggiore tra i ragazzi difficilmente troverai tracce di chitarra.. ormai il rock è diventato roba da vecchi; non sarà un caso che i Rolling Stones sono ancora lì..
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di OliverJR [user #60182]
commento del 21/10/2023 ore 08:50:24
Già, e mi fa una tristezza
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di NicolaVendrame [user #63907]
commento del 21/10/2023 ore 15:06:15
Ogni volta che vedo comparire questi “pezzi di storia” della chitarra elettrica mi domando: “ma siamo così sicuri che il suono corrisponda al valore economico che gli viene attribuito?”
Perché il mondo è pieno di miti e leggende sugli strumenti e soprattutto su annate leggendarie, pick-ups soprannaturali, vernici che suonano da sole, legni esoterici…però i brani che tanto ci piacciono ed i chitarristi che tanto mitizziamo hanno suonato solo con queste chitarre stellari? No, hanno suonato con qualsiasi cosa avesse sei corde montate… spesso raccattate per pochi soldi, customizzate amatorialmente, trovate in uno studio di registrazione per caso… insomma cosa rende queste regine delle quotazioni tanto desiderate? La rarità probabilmente, la speculazione sicuramente, maaa…ci servono veramente chitarre così iper suonare? Secondo me no!
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di RedRaven [user #20706]
commento del 22/10/2023 ore 18:47:48
Vi racconto un paio di cose: la prima è che mia figlia di 13 anni suona il basso in una scuola di musica dove hanno tanti ma tanti allievi. Fanno un campus fantastico con decine di ragazzini e concertone finale. E ci sono chitarristi a sacchi, quindi mi sento di dire che se anche la trap si è propagata il rock è lungi dall'essere morto. Meno male no?
La seconda cosa è che di 'Burst ce ne sono in giro alcune migliaia, diciamo poco meno di 2000, a cui si aggiungono le custom e le goldtop se non erro. Quindi che ne spuntino non è una notizia da prima pagina, anni fa in un negozio di Londra ne avevano una in vendita senza grandi fanfare, era semplicemente li. forse la differenza è che prima passavano di mano in modo diretto, ora le aste sono un poco più di moda (o convenienti).
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di Zoso1974 [user #42646]
commento del 23/10/2023 ore 14:18:43
Ad essere precisi credo che di burst 58/59/60 ne siano state prodotte 1400 o poco meno... di queste molte saranno andate perse/distrutte... quindi parliamo di numeri più piccoli... ma poco cambia, parliamo comunque di un oggetto iconico e piuttosto raro, va da se che è altamente collezionabile.
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di RedRaven [user #20706]
commento del 24/10/2023 ore 11:25:05
leggevo 1700. di distrutte mi sa che non ce ne sono tantissime. poi come dicevo ci sono le goldtop, a volte converite, le P90 pre-57 anche quelle a volte convertite (factory) a PAF, le custom..
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di Zoso1974 [user #42646]
commento del 24/10/2023 ore 11:51:2
Ho trovato questo bel articolo su Reverb, quindi direi piuttosto autorevole:
vai al link,It's%201%2C406.

Sulla produzione dice:
"Right, 181 plus 643 plus 582 gives us the rough total of sunburst Les Pauls that Gibson made. It’s 1,406."

Sulla attuale esistenza, il numero di Burst "conosciuto" è di sole 799.
Le restanti 600 sono o dimenticate in qualche solaio o in qualche modo andate perse/distrutte... :(

Anche l'articolo fa notare, come dici tu, che i calcoli sono un po' complessi a causa delle goldtop "convertite" e anche delle ultime LP del 60 che in realà erano delle SG... ma siamo lì.

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