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Le chitarre di Mark Knopfler: un diluvio di soldi che farà discutere
Le chitarre di Mark Knopfler: un diluvio di soldi che farà discutere
di [user #3] - pubblicato il

L'asta delle chitarre di Mark Knopfler ha fatto notizia. Ci si aspettava un evento importante, è successo il finimondo, un fiume di denaro i cui effetti sul mondo del vintage e del memorabilia si faranno sentire e faranno discutere a lungo.

La ricca selezione di strumenti andati all'asta includeva alcune chitarre storiche suonate live o nei dischi, oltre a una schiera di strumenti meno noti, della Golden Era e non, che Knopfler si è comprato negli anni per sfizio, come facciamo tutti (ovviamente nei limiti di noi comuni mortali). L'asta ha fatto registrare un risultato superiore a ogni aspettativa, ben al di là di quanto accaduto in passato con strumenti appartenuti a Eric Clapton, Kurt Cobain, Jimi Hendrix, Peter Green, David Gilmour, eccetera.

Particolarmente clamorosa la performance di alcuni strumenti di scarso interesse (se non off-the-wall) e mai apparsi in pubblico, pagati uno spropositop solo per il fatto di aver trascorso qualche anno nel magazzino di Mr. Sultans of Swing. 

E se è normale che qualcuno sia disposto a pagare 47.880 sterline per la Höfner comparsa sulla locandina del tour "Kill to get crimson", resta difficile capire il senso di pagare 52.920 sterline per una Danelectro Neptune anni '70 che vale un trentesimo sul mercato del vintage, per non dire delle 37.800 sterline spese per una Eko anni '60 reperibile nei mercatini a meno di 1.000 euro.

Le chitarre di Mark Knopfler: un diluvio di soldi che farà discutere

Da segnalare anche la cigarbox Daddy Mojo, simpatico gadget che ha spuntato circa quaranta volte il suo valore reale, e la manouche Draleon ("crafted with pride in China" dice l'etichetta) per cui qualcuno ha speso 17.640 sterline, che sarebbe come dire venti volte lo street price, ammesso di trovare un negozio che abbia il coraggio di mettersela in vetrina.

Le chitarre di Mark Knopfler: un diluvio di soldi che farà discutere

Le Schecter Van Nuys sono le magnifiche chitarre che a fine anni '70 hanno riportato l'America sulla via della qualità. Ma si può pagare mezzo milione per una T-Style rossa, vale a dire cento volte il valore di mercato, solo perché Mark l'ha usata dal vivo qualche volta in gioventù? E se è comprensibile che qualche facoltoso appassionato paghi oltre mezzo milione (di nuovo cento volte il valore di mercato) per la celeberrima Pensa-Suhr MK1 del 1988, resta difficile pensare che altre chitarre costruite per Knopfler dal buon Rudy e pagate almeno venti volte il valore commerciale possano essere un buon investimento.

Le chitarre di Mark Knopfler: un diluvio di soldi che farà discutere
Poi c'è Fender, un po' in disparte, perché Mark si è tenuto in casa quelle buone e ha messo all'asta giusto tre prototipi della sua signature e una special con pickup lipstick. Va bene, sono rosse e fanno scena, ma che senso ha spendere oltre 100.000 sterline l'uma solo perché sono rimaste stipate per una decina d'anni in casa Knopfler a far polvere? 

Le chitarre di Mark Knopfler: un diluvio di soldi che farà discutere

E con questi chiari di luna colpisce per ragionevolezza la cifra pagata per la Les Paul del 1959, "solo" 693.000 sterline. Sono un sacco di soldi, ma in linea con le quotazioni correnti per il modello (400.000 - 1.000.000 di dollari). Chi l'ha acquistata (beato lui) ha fatto buon affare, perché si è messo in cantina un capitale destinato a rivalutarsi nel tempo molto di più non solo di Eko e Danelcectro, ma probabilmente anche della Les Paul celestina, forse mai suonata da Knopfler e pagata quaranta volte il suo valore di mercato e assai difficile da rivendere se non perdendoci un sacco di soldi. 

Le chitarre di Mark Knopfler: un diluvio di soldi che farà discutere




 
christie's mark knopfler money for nothing vintage
Link utili
Il risultato dell'asta
La presentazione dell'asta
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di Ernestor [user #46937]
commento del 03/02/2024 ore 11:55:51
Ha senso per me, perché non si paga l’oggetto ma il ricordo e il simbolo. Che sono le forze più potenti che si muovono nell’inconscio. Tra me e me ne sono lieto perché lo considero un attestato di stima e d’affetto per un eroe silenzioso e sensibile, che capitalizza una vita di understatement fatta di tanta sostanza e poche chiacchiere.
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di fab-for [user #62742]
commento del 03/02/2024 ore 12:21:59
Concordo quasi totalmente, tranne per il fatto che secondo me la chitarra di Money for Nothing "vale" quanto pagato perché è una icona molto più di qualsiasi '59 che ogni tanto spunta fuori da qualche soffitta. Quella è la chitarra con cui un mito della 6 corde ha registrato una delle canzoni più significative della musica moderna.
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di go00742 [user #875]
commento del 03/02/2024 ore 13:18:18
Diciamo che ha preso la liquidazione...
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di MM [user #34535]
commento del 03/02/2024 ore 14:26:41
Lui (sono di parte, lo ammetto) per la persona che è, si merita tutto questo successo, maggiore di quello che hanno avuto altri nella vendita dei loro strumenti.
Se ci chiediamo che senso può avere, potremmo discuterne anni.
Evidentemente ci sono persone estremamente facoltose, che possono permettersi tutto questo.
Diventa comunque un valore affettivo.
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di JoeManganese [user #43736]
commento del 03/02/2024 ore 14:37:3
Concordo con Alberto, in tanti hanno fatto un pessimo affare comprando robaccia che nemmeno gratis metteremmo in casa. Ho seguito quasi tutta l'asta. Le 3 rosse prototipi roba commerciale tra l'altro non hanno detto uno dei 3 sicuramente quello pre produzione che knopfler aveva fatto sistemare poi perché non conforme alle sue specifiche mi pare di colore. La balalaika.. mah. C'è gente che ha buttato via i soldi da Christies. Solo la 59 si salva e guarda te al prezzo di mercato quasi dello strumento con ignoto proprietario. Un gruppo di sprovveduti all'asta? 3 uomini all'asta (per non parlar del cane)
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di BigThumb [user #22989]
commento del 04/02/2024 ore 00:31:35
Bisogna sempre considerare una punta di feticismo in questi acquisti.
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di bettow [user #30179]
commento del 04/02/2024 ore 01:54:56
È evidente che qui si parla di collezionismo per ricchi signori facoltosi; il più delle volte gli strumenti finiscono in mano a non musicisti, quindi non ha senso paragonare i prezzi battuti all'asta con quelli effettivi. Mi ricordo che una Fender Stratocaster di Jimi Hendrix è di proprietà di Luca Cordero di Montezemolo che non mi rjsulta essere un chitarrista..
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di RedRaven [user #20706]
commento del 04/02/2024 ore 11:31:06
Sono un po' stupito dall'articolo. A me pare ovvio che i prezzi spuntati non abbiano tanto a che fare con gli strumenti ma più che altro con il concetto di memorabilia. Poi al crescere del valore intrinseco le cose tendono ad allinearsi, ma per quelli di valore più basso domnina la componente "posseduto e suonato da". E' lo stesso mondo che paga per delle scarpe di Michael Jackson o una sciarpa di Marylin Monroe, e penso nessuno azzardi i paragoni con i prezzi di scarpe usate no? Questi strumenti porteranno per sempre dietro il certificato, di sicura provenienza, e continueranno a passare di mano a prezzi rilevanti, non capisco cosa ci sia di stupefacente.
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di tau [user #971]
commento del 06/02/2024 ore 12:36:08
è verissimo, ma penso che il senso dell'articolo del Signor Biraghi sia nella frase "solo per il fatto di aver trascorso qualche anno nel magazzino di Mr. Sultans of Swing.". Nel senso, d'accordissimo che vada pagato un premium per oggetti iconici delle celebrità, guai a pensare il contrario, ma dov'è il limite? Capisco strumenti che siano riconoscibili e associabili a momenti iconici di un artista, ma qui come in molte altre aste c'è un assortimento di oggetti che effettivamente possono essere stati chiusi in una scatola ed inutilizzati.
Esempio: il sito di Steve vai ha foto e descrizione di tutte le sue chitarre. cito:
"Fender “Stratocaster Road Worn™ 50’s, Maple Fretboard, Black Model: 0131012306”. I ordered 3 strats from Bill Cumisky at Fender. This one, a Jeff Beck model and an Eric Johnson model. I like this guitar a lot and have used it on tracks such as Gravity Storm, John the Revalator, etc. ". Delle altre due qui citate ci sono solo foto senza descrizione. Per queste pagheresti 30/50 volte il loro valore di mercato piuttosto che sborsare qualche centinaio di migliaia di euro per una delle sue Jem iconiche da tour?

Beninteso che (come è successo alle chitarre dell'articolo) se c'è l'accordo tra l'offerta e la richiesta e la chitarra passa di mano facendo contenti venditore e compratore queste mie chiacchiere cessano di significato.
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di MM [user #34535]
commento del 06/02/2024 ore 14:56:24
Credo che valga l'ultimo pensiero che hai scritto.
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di RedRaven [user #20706]
commento del 08/02/2024 ore 11:51:04
Aggiungo solo che il mercato dei memorabilia è scoppiato da tempo. Quanti Hard Rock Cafè ci sono? quanti strumenti suonati mezza volta da qualcuno di famoso contengono? Però paragonare una strato qualunque per il suo valore intrinseco con una che è un memorabilia è poco sensato. Se poi è un memorabilia farlocco perchè Knopfler non le ha mai suonate, problema di chi compra. Hanno venduto strumenti spaccati e inutilizzabili, se è per questo.
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 04/02/2024 ore 18:53:17
Non ho capito il senso dell'articolo. Mica è un episodio eccezionale o che, se vendessero le mutande della star Hollywoodiana di turno usate dopo l'ultima fagiolata di fine anno con i parenti si raccoglierebbero probabilmente gli stessi soldi. Eppure il valore di mercato delle mutande smerdate non è particolarmente alto... e quindi?
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di BBSlow [user #41324]
commento del 07/02/2024 ore 10:06:10
Credo che si possa tranquillamente riproporre la conclusione cui inevitabilmente si giunge ogni volta che si affronta questo argomento: il feticismo collezionistico non è misurabile con strumenti realistici.
E' evidente che questi prezzi non sono stati pagati nella speranza di realizzare un investimento (come ben spiegato, nessuna delle chitarre citate potrà mai rappresentare un asset in crescita); e allora, la sola spiegazione che resta è che chi li ha comprati sborsando cifre che definire irragionevoli è solo un eufemismo lo ha fatto per il solo piacere di poter accogliere gli amici mostrando "la chitarra di Mark Knopfler", e -nel migliore dei casi- suonandola. Quanto vale, questa soddisfazione? Quanto è giusto spendere per appagare il desiderio del "possesso" di un feticcio, e soddisfare le proprie smanie esibizionistiche? Risposta non c'è, e nemmeno soffia nel vento. Perfino nel Vangelo si parla -bene- del mercante che, per ottenere una perla preziosa, vende tutto quello che ha: la felicità non ha prezzo, e fortunato colui che può permettersi di spendere cifre irriguardose per comprarsene un po'.
Se poi davvero sia sufficiente, beh... E' un'altra storia.
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di saviour30 [user #18139]
commento del 09/02/2024 ore 08:24:57
Con questo articolo hai pisciato veramente di fuori caro Alberto, si dice dalle mie parti. Se non riesci a capire il senso di quello che racconti allora hai sbagliato mestiere oltre che dimostrare basso materialismo e totale assenza di passione e di sogni. Tutti i commenti dicono la stessa cosa. Leggili e Rileggili.
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di Evans [user #64396]
commento del 09/02/2024 ore 09:15:47
È una questione di punti di vista.
Non le sfuggirà che chi compra questi oggetti non è gente comune, economicamente parlando intendo. Spero anche che non le sfugga la semplice constatazione che "il mercato è quella cosa che periodicamente separa il denaro dai cretini"...
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di JoeManganese [user #43736]
commento del 13/02/2024 ore 08:16:41
"Basso materialismo"? In che logica, in che contesto? Cosa c'entra il materialismo? Quale assenza di passione e di sogni? Cosa ti eri bevuto??
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di saviour30 [user #18139]
commento del 13/02/2024 ore 08:48:12
Mi dispiace per te se non capisci. Stammi bene
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di JoeManganese [user #43736]
commento del 13/02/2024 ore 17:46:20
Non usare parole che non conosci. Non essere materialisti è un pregio, non un difetto. Accusare qualcuno di essere poco materialista è come accusarlo di essere poco gretto. Mi dispiace per te se non capisci. anche tu stammi bene
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di milianomassi [user #18789]
commento del 09/02/2024 ore 09:06:36
Ma il les paul non è una reissue? quindi comunque strapagata?
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di Ciansco [user #65137]
commento del 09/02/2024 ore 09:12:52
Un'asta, in parte in beneficienza, di chitarre appartenute a MK nulla hanno anche vedere con prezzi di mercato. Sono logiche diverse. Non penso che il prezzo di una Draleon made in China cambi dopo l'asta. L'importanza di una Les Paul del 59 rimane intatta e forse ancor di più dopo che è stata venduta a quella cifra. Una Gibson Southern Jumbo del 53 è stata venduta a 32.000 dollari ovvero circa "solo" tre volte il suo valore. Se considerate che Mark ha scritto diverse canzoni con questa chitarra non mi pare una follia. Avessi avuto i soldi io l'avrei comprata a quel prezzo! Non è vero che l'asta di MK ha superato le altre aste precedenti...se non erro l'asta delle chitarre di Gilmour ha superato di gran lunga quella di Mark per un totale più di 21.000.000 di Dollari !!!! Quella di MK si è attestata sui 8.840.000 Dollari. Di Gilmour la famosa Strato Bianca 001 (che poi 001 non è...) è stata venduta a 1.815.000 Dollari e la Black Strato a 3.975.000 Dollari.
Rispondi
di Giovanni Ghiazza [user #31]
commento del 09/02/2024 ore 11:17:41
Sarò estremamente sintetico, e schematico:
- che ci sia gente al mondo con tanti soldi è un dato di fatto: che alcuni di quelli siano appassionati di rock e/o di chitarre è meno scontato (ma bello: sono umani);
- che quelli possano fare beneficenza (l'asta, come alcune precedenti, aveva anche un importante contenuto di "charity"), pure acquisendo un oggetto dei loro sogni, è usuale, e, di nuovo, li rende umani;
- che i memorabilia "appartenuto a" siano fuori dalle logiche di mercato è un dato di fatto, ma alcuni con un alto contenuto qualitativo, altri meno (es. Gibson LP '59 vs. Eko chennesò)
- che questi avvenimenti generino curiosità nei più è un dato di fatto;
- che questi avvenimenti generino almeno un po' di invidia nei tantissimi "normali" (chitarristi o meno), categoria nella quale mi pongo, è anch'esso un dato di fatto.
IMHO
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