Le polemiche su questo signore che ha pubblicato in poco tempo due articoli, salvo poi mettere in vendita gli oggetti lì recensiti in termini ultra-entusiastici, mi ha imposto un paio di considerazioni:
- innanzitutto ha commesso un errore che ho fatto anch'io (si veda il mio articolo "Fender, Jim Reed e filosofia spicciola"), dove spendo buone parole per una chitarra che ho messo in vendita poco dopo. Ho chiesto scusa un po' a tutti (ma comunque la cappella l'ho fatta), e comunque posso giurare che non ho scritto l'articolo solo per vendere la chitarra. In realtà, qualche giorno dopo la data in cui ho invitato l'articolo, ho fatto un incidente in macchina, e avevo bisogno di soldi: difatti ho dovuto vendere anche la Telecaster sempre recensita in quell'articolo (ma in termini non molto positivi), ma per quella non ho dovuto mettere annunci perchè l'ho data ad un ragazzo delle mie parti, che me l'aveva già chiesta). Ciò non toglie, ancora una volta, che la cappella l'ho fatta.
- attorno a saketman2 si è scatenato un piccolo inferno, in parte giustificato (questo è un sito di appassionati, quasi tutti hobbisti e spesso squattrinati) perchè siamo inondati di pubblicità e gente che ce lo vuole piazzare un po' in ogni dove, e ci piacerebbe che almeno i nostri "amici" accordiani fossero meritevoli di ogni fiducia. Ciò non toglie che forse ci siamo tutti arrabbiati più di quanto fosse ragionevole, e me ne dolgo.
- la Jackson recensita in uno dei due articoli è, in tutta evidenza, un tarocco, e anche grossolano. Assumendo che sia valida la presunzione di innocenza, cioè che il possessore della chitarra sia stato purtroppo gabbato, mi dispiace assai. Saketman2 riferisce che prima di comprarla l'ha fatta valutare da un professionista; sarebbe il caso di farne il nome ed il cognome, perchè costui potrebbe fregare (o comunque potrebbe sbagliarsi ancora) altri appassionati (anche me, ad esempio). Qui si va sul penale. E purtroppo succede che in tanti negozi si vendano strumenti rubati (io ne ho avuto notizia da due nemici, in due negozi distinti, che hanno trovato due loro strumenti rubati in vendita, uno addirittura in vetrina). Non farò nomi per non passare guai, ma certi casi bisognerebbe segnalarli. Ad esempio, al Lucky Music di Milano, prima di rientrare strumenti usati fanno firmare una foglio all'ex-proprietario, in cui si dichiarano generalità, dati personali, e si dànno garanzie che gli strumenti sono perfettamente funzionanti. Io stesso comprai lì un expander Roland non funzionante, che era stato rientrato da un privato, e fui rimborsato immediatamente. Questo sistema di tracciabilità dovrebbe essere usato da tutti i commercianti, anche a costo di perdere un po' di soldi.
- l'ultima conclusione è che siamo (apparte qualcuno, ma sono pochissimi) brava gente. E ci si incazza quando succedono cose non giuste. E queste forme di reazione, anche eccessive, mi fanno ben sperare sul futuro e la prosperità di Accordo.