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Pure Sky e Orange Burst: le solite cinesate?
Pure Sky e Orange Burst: le solite cinesate?
di [user #45352] - pubblicato il

Cloni di ogni genere affollano il mercato degli effetti a pedale. Alcuni sono prodotti validi, altri un po' meno, altri ancora delle copie quasi impossibili da distinguere dagli originali, per una frazione del prezzo. Ma è sempre tutto oro quel che luccica?
Siamo sicuri che per avere un buon sound si debba necessariamente spendere un patrimonio?
La ricerca del suono perfetto può richiedere anni e sacrifici, sia economici sia sentimentali. Quante volte ci siamo innamorati dell’overdrive considerato definitivo (appena uscito dalla sua bella scatolina) per poi renderci conto pochi mesi dopo che non era quello che cercavamo e che il nostro rapporto era giunto ormai al capolinea?
Oggi vorrei recensire un paio di pedali che mi sono capitati quasi per caso e che occupano ormai da un paio di anni la mia pedalboard.
I due mascalzoni in questione sono il Caline Pure Sky e il Caline Orange Burst. Sono entrambi asiatici e, sotto al loro resistente guscio, non nascondono nulla di nuovo in quanto cloni di blasonati overdrive.
Entrambi presentano un duro case in alluminio, devono essere alimentati tramite la presa 9v (niente slot per la batteria) e presentano quattro potenziometri che controllano Vol, Gain, Treble e Bass (questi ultimi due comandi risultano molto utili se si vuole pompare il suono di un single coil).

Pure Sky e Orange Burst: le solite cinesate?

Il Pure Sky è un overdrive abbastanza trasparente e, secondo me, dà il meglio di sé a gain abbastanza contenuto. Il paragone come tipologia di suono è, secondo me, con il Crowther Hot Cake o con il Timmy overdrive. Ottimo sia come drive principale sia come booster, è stato il primo dei due che ho acquistato e quello che mi ha fatto mettere in panchina un mostro sacro come l'Ibanez Tubescreamer. 
Pro: overdrive trasparente che rispetta il suono della chitarra.
Contro: a gain alto il suono si impasta e diventa un po' finto.



L'Orange Burst si rifà allo Xotic BB Preamp con un suono presente e definito sulle basse che, con un paio di humbucker, può tirar fuori una bella dose di cattiveria e variare un po' in tutte le varie forme del rock.
La cosa che per prima colpisce è la riserva pressoché infinita di volume che questo conserva al suo interno. Provato come booster per me è troppo carico, quindi lo sconsiglio.
Pro: suono caldo e avvolgente.
Contro: il gain dopo 3/4 varia di poco la sua aggressività.


 
Non nascondo che la caratteristica più interessante è il prezzo. Il Caline Pure Sky lo si trova su Amazon a 33 euro mentre, l'Orange Burst lo si trova a 28 (volendo, su Aliexpress li trovate entrambi sui 20 euro, ma i tempi di attesa sono bibblici), comunque prezzi non lontani dai plasticosi pedali con la B di qualità decisamente più bassa.



Ovviamente, il paragone con i grandi nomi sopra citati è abbastanza scorretto per il prezzo considerevolmente più alto, le diverse condizioni del mercato (e della manodopera) e non ultimo perché i due pedali cinesi sono dei cloni. La mia considerazione finale però è: il prezzo dei pedali che hanno fatto la storia della chitarra oggi è giustificato o stiamo solo pagando un brand? Quanto dovrebbe costare un bel suono? O meglio, quanto di più siamo disposti a spendere per avere l'originale? Il gioco vale la candela?
caline effetti e processori gli articoli dei lettori orange burst pure sky
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di coldshot [user #15902]
commento del 12/08/2016 ore 16:02:2
Questo articolo cade a pennello, sto giusto comprando il blu sky, purtroppo in italia non riesco a trovarlo, su amazon c'è ma non amazon italia, te dove l'hai preso ?
Ho un fissa per gli overdrive "trasparenti", cioè quello che non è tube screamer, mi faceva gola anche l'orange burst ma ho letto molto a giro che il blue sky colora davvero poco il suono quindi mi sa che andrò per quello.
Grazie.
Rispondi
di kelino [user #5]
commento del 13/08/2016 ore 06:30:03
Aliexpress....
Rispondi
di TidalRace [user #16055]
commento del 12/08/2016 ore 20:06:47
Penso che i pedali in questione, essendo analogici, non avranno un numero elevato di componenti, oltre a quelli visibili esternamente, in quanto "semplici" overdrive, per questo il prezzo non può essere molto alto. Come progettista ritengo che acquistando il materiale si possa facilmente superare tale cifra, senza considerare il guadagno di chi li produce e di chi li vende. Uno chassis del genere verniciato si potrebba pagare anche 8 euro ad esempio. Arrivare a scendere a tali prezzi, forse anche rimettondici del denaro, serve per pubblicità al nuovo marchio, che non avrà difficoltà ad alzarlo quando le richieste aumenteranno. Sicuramente qui non hanno speso nulla in progettazione circuitale e forse nemmeno in sbroglio del circuito elettrico, ma forse hanno copiato pari-pari gli originali e quindi è solo il costo del materiale. Vale la pena spendere di più? Dipende anche dalla qualità dei connettori, dei potenziometri, del footswitch che non è detto regga a molte sollecitazioni.
Se il prezzo di tanti pedali classici, dove il progetto è datato nel millennio scorso, è spesso alto anche nei prodotti industriali, la colpa è spesso dei chitarristi in quanto disposti a spendere cifre folli per alcuni pedali che commercialmente costerebbero poco. Le case se ne approfittano e producono repliche che arrivano sul mercato a cifre considerevoli. Al contrario i pedali di nuova generazione, spesso con molte più funzioni e componenti e che hanno richiesto un minimo di ore di progettazione attuali, vengono venduti a cifre ben più modeste per aggredire il mercato, far conoscere il prodotto, sperando di creare dei nuovi classici. Alla fine i guadagni dei primi servono anche a mantenere in piedi i reparti di R&D aziendali.
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di JoeManganese [user #43736]
commento del 12/08/2016 ore 20:24:28
Non è un caso il fatto che la stragrande maggioranza di produttori boutique non facciano che overdrive e distorsori. In Brianza c'è un ragazzino del liceo che si guadagna la paghetta producendo su richiesta moltissimi pedali i cui schemi sono da anni disponibili su internet. Lo trovate su mercatino cercando Tech21.
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di mz2250 utente non più registrato
commento del 13/08/2016 ore 09:46:37
esatto, minima spesa massima resa, ma ci sta anche eh, però ci sono veramente troppi prodotti uguali
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di JFP73 utente non più registrato
commento del 12/08/2016 ore 23:06:44
Io ho comprato per pochi euro il caline cp 20 crazy cacti. Non mi ha fatto impazzire anche perché alcune funzioni non sono disponibili contemporaneamente.
A me piacciono molto più i pedali nux che sono qualitativamente superiori anche se con un costo leggermente più alto.
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di JasonB [user #4206]
commento del 13/08/2016 ore 09:56:40
Io ho il Pure Sky.

Per diletto, mi sono costruito qualcosa in passato: Zendrive, Plexidrive, Booster vari ed eventuali. Ho aperto il Caline. Decisamente a bocca aperta. I componenti sono buoni (per quanto può essere buono un componente elettronico), le piste decisamente sovradimensionate (inutile come cosa, vista la portata infima di corrente: però fa piacere vederle), il montaggio dei componenti buono, pot con collegamenti a ferro, e ciliegina sulla torta, il JRC4558. Che è un integrato comunissimo e trovabilissimo, solo che ai chitarristi è stata venduta l'informazione che stanno morendo e li montano solo i TS "buoni"...
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di LandShark [user #44835]
commento del 13/08/2016 ore 20:19:51
Per evitare di portarmi dietro ad ogni prova la mia pesantissima (e costosa) pedaliera, ho allestito una pedaliera ristretta all'osso con mini pedai cinesi. Ho preso Donner, Mooer e Fender ed ho l'impressione che siano prodotti dalla stessa fabbrica: stesso contenitore, stesso packaging, stesso foglio istruzioni... Sicuramente i Fender sono Mooer rimarcati. Con mia grande sorpresa devo dire che suonano bene e credo che ne prenderò altri. Probabilmente non potrebbero essere riparati in caso di guasto, ma a questo prezzo si fa prima a prenderne altri nuovi!
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di Claes [user #29011]
commento del 13/08/2016 ore 21:21:18
La Cina di oggi è potenzialmente com'era il Giappone ormai moltissimi anni fa - cioè mal considerata. Ma tutto questo sta lentamente cambiando in Cina, IMHO! Già fabbricano prodotti per molte ditte USA e Europa e accumulano quindi esperienza per realizzare prodotti loro come appunto quelli descritti nell'articolo.
Fantasia? È probabile che nella vasta estensione del paese vi siano pure legni straordinari - una buona chitarra con logo in Cinese avrà il potenziale di poter rivaleggiare con Fender / Gibson che sono i leader mondiali indiscussi del settore. Si vedrá... !!!
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 13/08/2016 ore 22:50:02
La differenza però è che mentre i giapponesi creavano e creano prodotti originali i cinesi copiano solamente, non è poca come differenza e te lo dice uno che di cloni cinesi di pedali ne fa uso e si trova anche bene.
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di Claes [user #29011]
commento del 16/08/2016 ore 11:41:53
Primi '70: sono a un concerto (I Suoni? Non me lo ricordo bene) dalle parti di Venezia. In palco c'è un bravo chitarrista con una LP nera + Vox AC30 in diretta, senza pedalini. Il sound era terrificante, allucinante! Vado backstage per complimentarlo, vedo la chitarra da vicino e gli chiedo "ma dov'è il logo Gibson???". Anzi, non c'era logo sulla paletta! Mi rispose che è una Ibanez giapponese. Ibanez? Mai sentiti nominare...
Un altro caso strano era una bellissima 335 con logo Gibson, da vicino però Bigson!!! Ho pensato che fosse una copia zona Recanati - ma chissá, forse giapponese.
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di coldshot [user #15902]
commento del 16/08/2016 ore 12:10:42
Non è quello che intendo dire, le les paul, le strato ecc.. hanno provato un po tutti a copiarle, io parlavo di pedali ed non solo, vogliamo parlare per esempio del tube screamer ? ( ibanez quindi giapponese) praticamente da quasi 40 anni il 90% degli overdrive è basato su di lui, Il boss chorus ensemble, il delay DM2 altro storico effetto, poi c'è la Korg, Yamaha, la Zoom e poi chissà quanti ancora, questo per dire che i Giapponesi hanno inventato parecchia roba, magari lo faranno anche i cinesi tra un pò, per ora non c'è neppure l'ombra di una qualche invenzione, o forse mi è scappato qualcosa......
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di DottorZero [user #44787]
commento del 15/08/2016 ore 20:13:43
La penso anch'io come te. Hanno la manodopera e le risorse a basso prezzo...Non appena accumuleranno il know-how necessario, inizieranno a produrre qualcosa di originale...a quel punto sarà molto dura per i produttori europei ed americani.
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di dale [user #2255]
commento del 16/08/2016 ore 10:06:07
Magari, io non vedo l'ora che mi facciano una chitarra uguale identica alla mia 335, o alla mia R8 o Telecaster che costi un terzo.
Ne prendo subito 2 o anche 3!
Rispondi
di BBSlow [user #41324]
commento del 14/08/2016 ore 23:23:40
Il R&D ha un costo. Certo, per produrre un pedale concettualmente semplice (e giá pluristudiato) come un OD non serve chissá quale impegno, ma é ovvio che chi copia e basta parte -dal punto di vista del prezzo- giá avvantaggiato. Se poi ci mettiamo un costo di manodopera inferiore, e forse anche una minore necessitá di guadagno, ecco che certi prezzi sono più che spiegabili, anche a fronte di una componentistica dignitosa.
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di Gretsch [user #49368]
commento del 14/03/2021 ore 10:57:23
Ciao a tutti ....io ho sempre usato pochi pedali , credo per ignoranza in materia e poca voglia di approfondimento, in passato ho usato il BK Butler il rat un Ts9 un okko un lovepedal ( non ricordo se si chiamasse burst) un ottimo fuzz insomma ho buttato via molti soldi perché non trovavo in il suono (che poi é un fattore di tante cose) ora grazie a questi pedali cinesi che per me suonano bene ( ho Mooer /Mosky/Movall/caline ed altri) sto scoprendo cosa significa avere un suono con i pedali ed anche perché ci vuole un booster o un buffer eccc.... questo proprio per il prezzo accessibile.... sicuramente ancora oggi si paga non solo i componenti ma anche un buon 40% il logo ( come in tutto) probabilmente i confronti tra clone e originali sono talvolta simili ma bisogna fissare bene i controlli ...come é stato detto oggi rifare un clone é molto semplice se c'è chi lo sà fare ma ovviamente i costi per il singolo salgono abbastanza..... ultimamente sono stato stregato dai pedali della 68pedals soprattutto dal KING OF CLONE ovviamente derivativo ma a colpo d'occhio ( e da ciò che si legge e vede in giro) esattamente simile al blasonato ma ovviamente il prezzo arriva sui 110€ su AliExpress.....ma non so se lo prenderò alla fine
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