di Pietro Paolo Falco [user #17844] - pubblicato il 25 agosto 2016 ore 08:00
Esistono innumerevoli ragioni, condivisibili o meno, per comprare una nuova chitarra, qualunque chitarra. Quando però si parla di un mostro sacro come la Gibson Les Paul, il gioco si fa serio. Ecco cinque motivi per cui una Les Paul non può mancare nella vostra collezione.
In un recente articolo su una controversa lista delle migliori dieci chitarre di sempre a cura di un sito straniero, la Gibson Les Paul piazzata al primo posto ha sollevato un autentico vespaio. I fan hanno subito fatto una standing ovation, gli altri hanno storto il naso ritenendo che altre chitarre avrebbero meritato lo scettro di "chitarra più importante di tutti i tempi".
Per la cronaca, io mi schiero dalla parte di chi ritiene che quel posto sia a pieno titolo della Fender Telecaster, tuttavia è difficile essere immuni al fascino della Les Paul, e averne una in rastrelliera è quasi un obbligo per qualunque chitarrista elettrico.
La chitarra disegnata da Lester Polfus potrà non essere la prima solid body della storia o la più rivoluzionaria a livello di design, ma ha connotato in maniera così decisa tutta una branca di musica a venire che è impossibile negarne il ruolo primario nella storia della chitarra elettrica.
Per molti, la Les Paul è uno status symbol. C'è chi suona meglio o riesce a tenere il palco in maniera impressionante semplicemente appendendosene una al collo e mimando, forse più istintivamente che volontariamente, le mosse dei guitar hero che ne hanno fatto l'icona che è oggi.
C'è chi la ama alla follia, chi proprio non riesce a legarci, ma davvero in pochi possono dire di non aver mai desiderato imbracciarne una.
A lei abbiamo dedicato un video speciale: una selezione di cinque motivi per cui ci si innamora di una Les Paul e per i quali, sia che si suonino brani inediti o si faccia del turnismo (come l'amico Antonio Tufano che me l'ha prestata per permettermi di girare il clip), sarebbe giusto averne sempre una lì, pronta in custodia.