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Maurizio Solieri è, per antonomasia, il chitarrista rock della musica italiana.
Nella produzione di Vasco Rossi ha incastonato, se non addirittura inventato, stilemi che sono diventati un classico nella nostra cultura chitarristica pop. Maurizio ha appena pubblicato un disco “Dentro e Fuori Dal Rock’n’Roll” lavoro intenso, verace, delizioso per suoni e gemme chitarristiche. |
Solieri ha portato nel pop rock italiano, una sintesi originale di ciò che di meglio accadeva nella chitarra tra gli anni '70 e '80, periodo magico e di grande fervore tecnico e innovativo.
Nella produzione di Vasco Rossi degli anni ’80, Solieri sdoganava le impennate tecniche di Van Halen, regalando agli assolo di chitarra una proiezione tecnica e aggressiva inedita nel pop da classifica italiano.
Ma Solieri era capace di citare anche i magnifici clean cristallini ed affettati di Police o Dire Straits, griffe del sound anni’80, per forgiare una nuova maniera di accompagnare. Nei temi e nelle melodie sposava un senso melodico tutto italiano con il lirismo e il gusto delle armonizzazioni di Brian May; e disseminava ritmiche, fraseggi e portamenti con singhiozzi e pulsazioni funk che strizzavano l'occhio alla chitarra di Nile Rodgers.
Un’operazione di sintesi straordinaria, filtrata da una personalità unica, che faceva sì che, comunque, quello che usciva dalla Stratocaster di Solieri fosse una proposta inedita e personale; un chitarrismo che non si risolveva mai come sterile esercizio di stile ma sempre decisivo per l'arrangiamento dei pezzi ; un modo di suonare sempre asservito a un’altra grande urgenza di Maurizio, il songwriting. Perché Maurizio Solieri, al pari delle innovazioni chitarristiche, resterà nella storia della musica italiana per le canzoni che ha scritto e firmato assieme a Vasco: "Canzone", "C'è chi dice no", "Dormi, dormi", "Ridere di te", "Lo show”…
Solieri ha da poco pubblicato un disco solista “Dentro e Fuori dal Rock’n’roll” e noi l’abbiamo voluto invitare tra le nostre pagine proprio per raccontarcelo. Questo disco conquista perché arriva alle orecchie degli appassionati proprio come una dichiarazione d’amore per la chitarra; i suoni sono deliziosi e Solieri tesse con maestria trame chitarristiche eleganti che citano tutti i suoi riferimenti: dai Led Zeppelin ai Cream, passando per Van Halen.
Ma su tutti, quello che in particolare Maurizio sembra celebrare è il suo amore per Jeff Beck che in questo album viene evocato con passione e più volte, come nella struggente, “Song For A Friend” dedicata all’amico Massimo Riva.
Dalle prossime settimane ci faremo raccontare direttamente da Maurizio suoni, canzoni e strumenti di questo album. Non rinunciando, ovviamente, alla possibilità di ripercorrere assieme a lui tante pagine emozionanti della sua carriera che sono, anche, tra le pagine più suggestive della storia della chitarra pop e rock italiana.
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