Dopo i primi anni in cui decidemmo di imparare a mettere le mani su uno strumento musicale, cioè mi riferisco a quando fummo contaggiati dal virus della "Chitarro-Dipendenza" acuta e poi diventata cronica, in cui ci prese anche la voglia di suonare per diverse ore al giorno in locali poco salubri quali scantinati, sottoscale o similiari, coincidenti cioè con il "Periodo BEAT" in cui le scarse finanze però ci costrinsero a rivolgersi alle produzioni nazionali e recuperi elettronici vari (vedi vecchie radio valvolari o qualche amplificatore Geloso magnanimamente regalatoci da amicizie paterne), solo dopo sostituite, a fine anni 60s (cioè quando incominciammo a guadagnare qualcosa) da quelle produzioni europee viste usare dai gruppi in vetta alle classifiche dell'epoca, Beatles e Rolling Stones preceduti dagli The Shadows. Poi in seguito, nel trentennio a partire dalla fine del 1969, invece ci buttammo alla cieca a comperare tutti quegli strumenti di produzione Made in USA che prima non ci potevamo permettere, magari "di seconda mano", con Fender Mustang e Gibson Melody Maker ed SG/EB imperanti. Forse un po' (???) abbiamo esagerato, l'ammetto, però poi alla fine subentrò la disaffezione, in questo caso un po' per l'età, un po' perchè, come ho sempre detto, "a noi ci hanno inguaiato i MIDI-FILE", con personaggi autoproclamatisi "Tastieristi da Piano-Bar" che facevano finta di suonare (io i Floppy-Disk da loro usati li ho comprati quasi tutti e ne conservo ancora molti, specialmente quelli dei "Musicisti di Bologna"), con l'aggiunta delle paghe a prestazione diventate miserevoli e che i vari gestori di locali proponevano (qualcuno pretendeva pure che portassero i clienti i musicisti). Tutto questo ha allontanato dalle pedane i pochi veri musicisti sopravvissuti, meglio suonare tra amici e in occasioni particolari. Io personalmente sono passato al collezionismo nostalgico degli strumenti usati in gioventù; qualcuno l'ho trovato ma stanno ormai levitando enormemente i prezzi e per un basso EKO o Hofner, compreso qualche chitarra o basso Framus, ti sparano delle cifre assurde legate anche all'interesse dimostrato nell'acquisto. Soluzione: il "Made in Sol Levante", compreso le produzioni di strumenti famosi e pure abbastanza fedeli, vedi il ripescaggio di Eastwood, ma preferisco quelli prodotti sotto la supervisione di Fender e Gibson, con il logo cambiato in "Squier" ed "Epiphone", ma non disdegno anche le Gretsch Electromatic, (ne ho una, la G5220 Junior Jet II abbastanza piacevole da suonare e ne sto cercando adesso una che mi ricordi la mia preferita G6120 G brand), però il primo acquisto della serie fu un OLP MM3, comprato nuovo nel 2007 per € 340; poi c'è una Ibanez AF85VLS che comperai convinto perché per me le hollow body e le acustiche l'Ibanez le hanno sempre saputo fare, infine dopo un G&L2000E Made in USA del 1983 che mi costò all'epoca 2 bassi di marca in permuta (un Fender Precision 1966 sverniciato a natural ed un Gibson EB0 che sto ancora rimpiangendo), più 700 mila lire, per ~€ 820 oggi te lo compri nuovo anche se porta scritto TRIBUTE, ho comperato il G&L L2500 che ha invece, a differenza dell'altro un manico scorrevolissimo:
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