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Quali microfoni usare per registrare la chitarra elettrica
Quali microfoni usare per registrare la chitarra elettrica
di [user #62015] - pubblicato il

Sia in acustico sia in elettrico, in sala o in casa, l’incisione rappresenta un processo tanto affascinante quanto complesso, da affrontare con pragmatismo, consapevolezza e servendosi della giusta strumentazione. I microfoni sono tra gli elementi distintivi di uno studio ben organizzato, con un mercato di riferimento ricco di tipologie e proposte utili a soddisfare le necessità più disparate.

Microfonare una chitarra o, meglio, l’amplificatore che fornirà il suono in uscita, significa interfacciarsi con una serie pressoché illimitata di opzioni, tutte più o meno efficaci per catturare il suono autentico dello strumento e necessarie per poter ottenere una buona incisione nelle fasi finali dell’operazione. Quando si acquista un microfono, quindi, è importante tenere in considerazione tutti i fattori utili e, su tutti, il tipo di strumento per il quale andrà adoperato.

Nel caso della chitarra elettrica, la scelta più comune cade nell’ambito dei microfoni dinamici, capaci di convertire le onde sonore in segnali elettrici attraverso il principio dell’elettromagnetismo. Questa tipologia di microfoni gestisce al meglio l’alta pressione sonora degli amplificatori ed è in grado di catturare segnali ad alta amplitudine. Il range di frequenze in uscita dai microfoni dinamici è generalmente più stretto, con un mid-range pronunciato, perfetto per il timbro caratteristico delle chitarre elettriche.

Come microfonare l’amplificatore
Una volta acquistato il microfono più adatto per le proprie esigenze, bisognerà posizionarlo in modo da ottenere la migliore resa durante l’utilizzo. Prima di procedere è importante puntualizzare come, spostando anche solo di pochi centimetri il microfono, il suono registrato possa cambiare considerevolmente. Una volta trovata la giusta posizione, quindi, è opportuno lasciare il setup allo stesso modo se si intendono ottenere risultati analoghi per una seconda registrazione.

Spostando il microfono verso l’amplificatore, i bassi aumentano, viceversa allontanandolo. Se lo si muove ai lati, avvicinandolo all’estremità del cono, invece, si ridurranno le frequenze medie e quelle medio-alte. Viceversa, si otterrà il risultato opposto. Un buon inizio può essere posizionare il microfono di fronte al cono, per poi iniziare a sperimentare per trovare il sound più adatto per quella specifica sessione.

L’incisione, insomma, è un gioco di equilibri, un percorso da intraprendere con passione e meticolosità, in modo da arricchire il proprio background musicale e vivere nuove esperienze con una concezione diversa della propria passione. L’home recording, poi, mette a disposizione degli artisti un elevato potenziale con cui poter far sentire la propria voce e dare sfoggio dei propri lavori, compiendo uno step importante per raggiungere visibilità o per dare giustizia alla propria opera con una registrazione di qualità.
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di redcapacci [user #33920]
commento del 10/10/2023 ore 20:58:39
costruisco pedali e ho comprato un sm57 perchè è un classico, ho anche comprato un sm57 cinese, è senza trasformatore ed ha un suono diverso, è particolare e lo preferisco, lo ho prestato ad amici e effettivamente hanno apprezzato anche loro su batterie e ampli, non sarà il microfono della vita ma è usabilissimo.
Non per forza bisogna spendere milioni di euro, ma fare le cose con cognizione di causa si
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di Zoso1974 [user #42646]
commento del 11/10/2023 ore 10:15:05
Qualche anno fa ho preso due sm57 usati a 80 euro (la coppia!)... non mi pare sta gran spesa per avere un microfono assolutamente iconico, professionale e praticamente industruttibile.
Poi magari anche il cinese fa il suo (ne ho diversi), ma visto quanto poco costano gli originali, non è un campo dove consiglierei via alternative.
Mia opinione eh! ;)
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di yasodanandana [user #699]
commento del 11/10/2023 ore 14:32:54
Io ho il clone sm58 di Behringer, l'xm1800, funziona bene quanto l'sm 58 .......
Quando spendere meno comporta ottenere prestazioni inferiori, ok, se possibile meglio evitare. Ma quando il "cinese" è buono e appare ben costruito....
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di Zoso1974 [user #42646]
commento del 11/10/2023 ore 14:42:14
Sì, a livello sonoro possiamo anche essere lì, ma secondo me gli Shure a livello di materiali sono su un altro livello. I miei SM75 li ho presi che erano già belli usati pesantemente, probabilmente hanno più di 30 anni, li ho sbattuti in terra mille volte, e non hanno mai battuto ciglio.
Sul clone cinese, in questo senso, non ci metterei la mano sul fuoco... che poi ripeto uno Shure usato costa come un cinese nuovo...
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di redcapacci [user #33920]
commento del 13/10/2023 ore 12:49:36
il mio cinese lo ho pagato 17 euro, chiaramente se andassi in giro comprerei uno shure tutta la vita che tu lo tiri dalle scale del 5 piano, dallo sciacquone funziona sempre e comunque!
Il mio discorso non era tanto sul comprare il clone cinese o l'originale, ma quanto sul fatto che non per forza c'è bisogno del neumann, sopratutto se devi suonare in giro, ma che tutto deve essere rapportato a quello che bisogna fare
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di Big Muffin [user #63938]
commento del 12/10/2023 ore 22:20:15
Intanto grazie per l'articolo, avete ragione tutti, ognuno a suo modo pero'. Oggi i mic china sono fatti meglio, me ne sono capitati un paio in mano, ma anche qui, c'e' China e China, perche' quello che ho smontato completamente per vedere come era costruito, aveva tutte parti in plastica. persino il braccio di sospensione del diaframma interno, tutta plastica morbida leggerissima. e non era cosi' per assorbire le vibrazioni, si trattava di materiale scarsissimo. Ora, per funzionare funzionava, e faceva il suo lavoro discretamente ( non bene ) ma alla fine era un microfono da pochi soldi, e qui si arriva al vero punto dolente, che non e' la funzionalita' in se stessa, ma la durabilita'. Mi spiace di non avere avuto l'idea di fare due scatti a testimonianza, perche' sinceramente, non so' quanto sarebbe durato sto microfono, nonostante come dicevo, per funzionare funzionava, percio' penso che andare troppo al risparmio non ha senso, ancora meno per un uso in ambiente non dico professionale ma quasi. Risparmiamo si, ma con sana consapevolezza, perche' i microfoni si sa che sono anche sottoposti a pressione sonore, e secondo me, il risparmio ad ogni costo pur di avere, e' da prendere poco in considerazione su questi giocattoli.
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