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I Microfoni: risposta in frequenza e diagrammi polari
di [user #45705] - pubblicato il

Per capire i possibili impieghi e il corretto posizionamento di un microfono possiamo guardare i grafici della risposta in frequenza e del diagramma polare semplicemente consultando il manuale. In questo nuovo articolo di RECnMIX impareremo a leggerle correttamente.
Dopo il precedente articolo dedicato alle tecniche costruttive, continuiamo il nostro viaggio nel mondo dei Microfoni.
In questo articolo scopriremo che cosa sono e a cosa servono i grafici della risposta in frequenza e diagramma polare.

La risposta in frequenza
La risposta in frequenza rappresenta la sensibilità del microfono alle varie frequenze.
Viene rappresentata con un grafico dove l’asse X rappresenta le frequenze udibile dall’orecchio umano e l’asse Y la sensibilità.
Qui sotto potete vedere la risposta in frequenza di due classici microfoni: un Neumann U87 e uno Shure SM57.

I Microfoni: risposta in frequenza e diagrammi polari
Il diagramma polare
Il diagramma polare di un microfono (polar pattern in inglese) descrive la sensibilità di un microfono rispetto alla direzione di arrivo della sorgente sonora. Alcuni microfoni combinano 2 membrane per poter creare risposte polari diverse. 
Qui di seguito potrete trovare la descrizione dei vari tipi di diagramma polare.

I Microfoni: risposta in frequenza e diagrammi polari

Omnidirezionale
La capsula omnidirezionale prende teoricamente in egual modo in ogni direzione intorno al microfono. Immaginatelo come una sfera.
È utile quando si vogliono riprendere più sorgenti insieme o l'ambiente circostante e la fonte sonora. Da evitare se si vuole isolare la sorgente del resto.

Cardioide o unidirezionale
La risposta polare cardioide è la più utilizzata . è chiamata cardioide perché a forma di cuore, cioè ha una maggior sensibilità davanti alla capsula, ridotta ai lati e minima dietro. È molto utile per isolare la sorgente da microfonare dalle altre sorgenti. Soffre, come tutti i microfoni direzionali, dell’effetto di prossimità, cioè un aumento delle basse frequenze all’avvicinarsi della sorgente alla capsula. Due varianti sono il microfono super-cardioide e Hyper-cardioide con rispettivamente una sempre maggiore sensibilità frontale, minore sensibilità ai lati e una piccola coda posteriore.

Bidirezionale o figura a 8
La figuara a 8 permette al microfono di prendere in ugual modo sia davanti che dietro la capsula. Quasi tutti i microfoni a nastro sono bidirezionali per natura a causa della tecnica costruttiva. È utile se si vogliono riprendere 2 sorgenti contemporaneamente, ad esempio 2 voci o se si vuole aggiungere l'ambiente al segnale diretto, come quando si usa un microfono a nastro su un amplificatore per chitarra elettrica.

Shotgun
Molto usati per riprese ambientali, sportive e cinematografiche lo shotgun è un microfono unidirezionale con un’elevata sensibilità frontale e ridottissima sui lati e dietro. La membrana è posizionata in fondo al microfono e i fori ai lati servono per creare delle cancellazioni di fase minimizzando i segnali che arrivano da direzioni diverse da quella frontale.

Boundary o PZM
I Pressure Zone Microphone sono dei microfoni creati per essere impiagati in ambienti dove ci sono molte riflessioni causate dalle superfici circostanti. Basano il loro concetto sulla cancellazione di fase provocata dei suoni riflessi in ritardo rispetto al suono diretto. Sono molto utilizzati nei teatri e per riprendere alcuni strumenti, come la grancassa della batteria, per la loro particolare risposta in frequenza.

Chi si fosse perso la prima parte dell'articolo dedicata ai tipi e alle tecniche costruttive dei microfoni può cliccare il link qui sotto per leggerlo:
https://www.accordo.it/article/viewPub/88586
microfoni tecniche di registrazione
Link utili
I microfoni parte 1
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