Ieri si è compiuto il miracolo.
Chi mi conosce già sa che in casa mi ritrovo due esuberanti (eufemismo...) adolescenti, di 16 e 18 anni. Età difficilissime, convivenza complicata a tutti i livelli. Da un anno a questa parte le fisiologiche tensioni tra i due fratelli (il più delle volte di una futilità sconcertante, ma è normale, ho controllato ;) sono un po' il nostro pane quotidiano, e quando uno dei due varca la soglia della stanza in cui si trova l'altro, si conta: 10, 9, 8, 7... di solito prima di arrivare a tre già si beccano. Che fatica.
Uno suona la chitarra e canta (beato lui), l'altro suona il basso. Situazione ideale, se non fosse per le tensioni di cui sopra. Ieri, di loro iniziativa e per la prima volta, hanno prenotato una sala prove per un paio d'ore e sono andati a suonare INSIEME (!!!!), accompagnati da un loro comune amico.
Non solo non hanno litigato, ma ne sono usciti con un'euforia sorprendente, che perdura e ha influito molto positivamente anche sui rapporti "casalinghi". Non li vedevo così da tanto tempo ed è stata un'emozione (che solo un genitore potrà comprendere).
E' proprio vero, music is peace, e anche un po' love.
Sarei un'ipocrita se negassi la somma soddisfazione che provo nel sentirmi in parte responsabile di tutto questo :)