I pedali Nano di Electro Harmonix offrono le sonorità dei modelli storici a prezzi ridotti e ingombri minimi. Basato sullo Small Clone, ma con una personalità tutta sua, il Neo Clone è capace di colorare il suono con delicatezza o di caricarlo con ondate di corposo chorus.
In cerca di un chorus analogico, ero orientato verso l'MXR Analog Chorus, se non fosse stato per i costi elevati (anche se non troppo). Poi mi sono informato su cosa potesse offrire Electro Harmonix e mi sono interessato allo Small Clone e ai parenti suoi più piccoli.
Sono andato a provarli e li ho confrontati con l'MXR.
Quest'ultimo è un bel chorus, ma è risultato piuttosto freddo rispetto ai concorrenti, oltre a essere poco istintivo con le tante manopole. Dalla sua ha il vantaggio di essere true bypass.
Per primo ho provato lo Small Clone: fantastico.
Ha una sua personalità, un suono caldo e "ciompo". Alzando lo switch Depth, diventa molto molto profondo e liquido, quasi da perdersi. Solo che alla lunga può risultare anche nauseante.
Poi sono passato sul Neo Clone.
Ammetto di essere stato diffidente nell'approcciare una versione minore di un grande pedale EHX dopo l'esperienza con il Little Big Muff (rumoroso e zanzaroso, senza bassi e tanti medi fastidiosi: meglio il Big Muff), ma ho dovuto ricredermi.
Dalla prova è emerso che, anche se simili, sono pedali diversi. Il suono non fa rimpiangere il suo fratellone e si presenta più snello e scorrevole. Con lo switch Depth abbassato e il Rate a poco meno della metà, potete sbizzarrivi con arpeggi (a mo' di Zakk Wylde su "Blood is thicker than water", "bridge to cross" eccetera, che era quello che volevo raggiungere) e assolo blueseggianti, mentre con lo switch alzato e alzando il Rate si entra in arie molto più profonde e psichedeliche (vedi "Come as you are" dei Nirvana, anche se lì veniva usato lo Small Clone), senza disperdersi in profondità eccessive e mantenendo un suono caldo e liquido. Ci si perde, ma non troppo.
Io l'ho comprato in offerta a 45 euro, ma comunque il prezzo normale non tende a salire sopra i 60.
Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.