Scrivo di una cosa che non riguarda strettamente il mondo della chitarra ma che tocca il nostro essere cittadini (e anche rockettari, capelloni, barbuti o tatuati etc etc).
Oggi nel mio liceo c'è stato un incontro di orientamento con la Guardia di
Finanza e si stavano facendo degli esempi della loro azione sul territorio.
Nel parlare di come loro conoscano benissimo ogni nostra attività illecita il maresciallo di turno ha indicato me (capellone, barbuto e mal vestito) come drogato o spacciatore.
Per carità, si facevano esempi, niente di grave, lì per lì l'ho presa a ridere (anche perchè additato così difronte a tutta la scuola che reazione vuoi avere?) ma la cosa mi ha fatto riflettere.
Sse tra un centinaio di persone, per fare un esempio, indichi l'unico capellone barbuto della sala dicendo "ad esempio noi teniamo sotto controllo il telefono dello spacciatore che ha contattato lui. Per questo sappiamo che lui l'altra sera ha chiamato per avere della marijuana per una festa" e poi "anche la criminalità è in crisi: lui prima con la paghetta che gli da sua madre riusciva a comprarsi 3 grammi di marijuana, ora i soldi bastano solo per un solo grammo".
Beh, mi sorge un dubbio: l'aver scelto l'unico capellone barbuto dell'uditorio sarà stata una pura casualità? E se così non fosse? Mi sorge anche un altro dubbio a questo punto: se un domani mi fermassero per un motivo X sarebbe così salda la presunzione di innocenza nei miei confronti o, vista la mia brutta faccia, verrei trattato piuttosto con una certa "presunzione di colpevolezza" dal braccio della legge?
Sarà mica il vecchio pregiudizio per cui è l'abito che fa il monaco?