di Pietro Paolo Falco [user #17844] - pubblicato il 18 giugno 2014 ore 11:00
Il Big Muff è un evergreen e come tutti i classici può solo migliorare invecchiando, in particolare se a curarne il restauro è un nome come CostaLab. Il Sun Drive si ispira al progetto classico e lo manipola per inserirvi caratteristiche al passo coi tempi e all'altezza della miglior produzione italiana.
Il Big Muff è un evergreen e come tutti i classici può solo migliorare invecchiando, in particolare se a curarne il restauro è un nome come CostaLab. Il Sun Drive si ispira al progetto classico e lo manipola per inserirvi caratteristiche al passo coi tempi e all'altezza della miglior produzione italiana.
Sperimentare con i suoni è bello, ma i grandi classici non passano mai di moda. Tra gli overdrive/distorsori, il Big Muff è uno di quei circuiti evergreen che non stancano mai l'ascoltatore e possono assicurare una qualità raggiunta in anni di rettifiche e aggiornamenti. In particolare quando ci si rivolge alla produzione artigianale, i pedali ispirati ai grossi riferimenti dell'effettistica sono spesso una certezza e, in special modo quando si parla di professionisti del calibro di CostaLab, è lecito pensare che il risultato finale potrà essere solo migliore del progetto originale.
Il Sun Drive è una variazione sul tema del Big Muff con diverse migliorie e accorgimenti che la produzione di fabbrica su larga scala difficilmente potrebbe permettere. Il laboratorio italiano ha rielaborato il progetto in un modo del tutto personale, affiancandogli l'affidabilità dell'assemblaggio manuale e controllato, dei componenti selezionati e del cablaggio con conduttori di alta qualità. Se a ciò si unisce l'attenzione per i dettagli quali l'applicazione di sistemi per ridurre rumori e interferenze, il muff che ci si appresta a mettere alla prova dimostra di avere una buona marcia in più.
Diversamente da altre reincarnazioni recenti dello storico Big Muff, il Sun Drive non punta sull'aggiunta di filtri e controlli extra per accrescerne la tavolozza sonora, bensì mira a risolvere difetti e affinare il sound caratteristico da fuzz ruggente e armonico che ha reso i "muff" una categoria di effetti a parte, apprezzata in molteplici contesti. Per fare ciò non è necessario affollare il pannello di switch e potenziometri: bastano i classici controlli di Volume, Tone e Sustain. Il loro ruolo è quello già visto su qualunque distorsore: il Sustain gestisce il guadagno in distorsione, il Tone doma la brillantezza del suono e il Volume tiene a bada l'uscita generale. Bisogna segnalare che il Tone è a sottrazione, ovvero -aperto al massimo- lascia passare tutto il suono naturale dell'overdrive senza aggiungere nulla di suo, offrendo degli acuti che sono unicamente il prodotto della saturazione crescente. Il pedale punta molto sulla generazione di armoniche superiori di pari passo con l'aumentare del Sustain, e quindi potrebbe essere necessario regolare il Tone di conseguenza per non esagerare con gli alti.
Se livelli di distorsione elevati il Sun Drive ha sustain da vendere e un suono grosso, imponente e ricco su tutta la banda di frequenze, è interessante provarlo anche con la manopola a inizio corsa o dosando con attenzione il volume dalla chitarra, quando il pedale tende appena a sgranare i picchi di volume e sporcare i passaggi più elaborati con un sapore lo-fi che sta tutto nello spirito del muff. Con qualunque tipo di regolazione, però, stupisce il modo in cui le note restano sempre intellegibili, con un attacco sufficientemente distinto sebbene non sempre brillante. Ciò che resta chiaro fin dall'inizio è che il Sun Drive è in grado di spedire la chitarra in cima al mix senza grossi problemi, diventando un fido compagno nel caso si desideri lanciarsi in assolo presenti e incisivi, non cremosi o morbidi nelle dinamiche quanto reattivi e rispettosi del playing, senza perdonare alcun errore.
Chi conosce i vari muff in commercio sa bene quanto possano risultare ingestibili se spinti al massimo o collegati ad alimentatori poco efficienti. Ronzii e interferenze sono dietro l'angolo, ma CostaLab ha pensato anche a questo inserendo un sistema contro il ground loop e prestando attenzione alla selezione dei componenti, oltre a diversi accorgimenti circuitali mirati a ridurre la sensibilità alle interferenze radiofoniche, come la presenza di un buffer in classe A sempre attivo, utile anche a conservare al meglio ogni dettaglio sonoro attraverso i setup più elaborati. Risulta comunque fondamentale prestare attenzione al tipo di alimentazione utilizzata per godere a pieno degli accorgimenti tecnici introdotti da CostaLab, sistema anti-groundloop in primis: il Sun Drive può funzionare con una batteria da 9 volt, ma se si intende collegare un alimentatore esterno è bene assicurarsi che l'uscita dedicata al pedale sia isolata galvanicamente dalle altre in uso. D'altra parte, dopo aver speso una cifra senz'altro importante per un pedale di altissima qualità made in Italy, soffermarsi anche su ciò che lo circonda in catena è il minimo.