di redazione [user #116] - pubblicato il 15 aprile 2017 ore 08:00
Quando in studio capita di avere contemporaneamente il Treble Boost Plus, con la doppia firma Fryer Sound e Brian May e un Vox AC30 del ’67 non ci si può lasciare scappare l’occasione di mettere tutto a 10 e vedere l’effetto che fa. Potevamo lasciarvi a bocca asciutta? Certo che no, ed ecco qualche lick suonato dal nostro Michele Quaini nell’O.U.T. Side Studio.
Per gli amanti del suono di May il treble boost è un must. In accoppiata con un Vox AC30 poi è davvero devastante, soprattutto come quando nel nostro caso si ha la possibilità di avere un originale del ’67 e una stanza in grado di ospitare i dB prodotti quando si portano tutti i controlli di equalizzazione al massimo.
Il Treble Boost che abbiamo avuto a disposizione è la versione Plus, quella azzurra realizzata dalla Fryer Sound. Come gli altri della serie è semplicissimo, due soli jack per il collegamento tra chitarra e amplificatore e il vano batteria, nulla più.
Quello che possiamo dire di questa versione è che tra le tre a disposizione è quella con un maggiore boost sulle medie, aggiungendo ben 36dB di gain con un picco sui 2,5KHz. Si rifà ai suoni registrati da May con i Queen negli anni ’70, con gli album "News Of The World" e “Jazz”.
Resta ben poco da dire se non lasciare la parola a Michele e dare un ascolto a quello che può tirare fuori il Treble Boost da un Vox AC30 portato al limite.
Il Treble Boost Plus non è facilissimo da trovare, lo si può acquistare a circa 200 euro direttamente online dal sito del produttore o da pochissimi rivenditori al mondo. È un oggetto particolare, ma che può regalare davvero un sound pazzesco, sia con dei single coil che con un bell’humbucker.