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Schecter nel 2018 tra retrò e super-Strat
Schecter nel 2018 tra retrò e super-Strat
di [user #116] - pubblicato il

Il nuovo catalogo Schecter spazia tra modelli tradizionali, con Bigsby e FilterTron, fino alle asce più aggressive a base di Fishman Fluence e Sustainiac.
Il Namm Show di Schecter Guitars si prospetta decisamente ricco. 19 modelli arricchiscono il catalogo con classici hard rock modernizzati e revisioni vintage.

La serie C si amplia di quattro nuove C1 e tre C7 di cui una con tastiera fanned. Tre Sun Valley ammiccano ora al rock più moderno e ora agli anni '80 tra top fiammati e finiture fluo. Non restano indietro le signature, con la Synyster Gates in due nuove versioni Custom più un'edizione per mancini.
Legni esotici rivedono anche i classici di casa, trasformando la E1 in un'elegante macchina da metal vecchio stile.



I fan dei disegni più tradizionali avranno ampia scelta con i tre humbucker in stile gold foil della Ultra III, il Bigsby della Spitfire e i tre "finti single coil" della Hellcat VI. Anche la più classica delle californiane a spalla singole viene rimescolata per il nuovo anno, in una formula incattivita col nome di PT Apocalypse.
Unica hollow body del gruppo, la Coupe con due FilterTron e Bigsby conclude la sfilata.

Schecter nel 2018 tra retrò e super-Strat

Il top bombato della C1 SLS Elite arriva in un'edizione neck thru con body in frassino e top in acero.
Il manico è in listelli di acero, noce e padauk con rinforzi in fibra di carbonio, tutto sormontato da una tastiera in ebano con compound radius.
Progettata con un ponte fisso Hipshot Hardtail sia nella versione C1 SLS Elite a sei corde sia nella sette-corde C7 SLS Elite, si può avere anche con Floyd Rose 1500 Series per il modello C1 FR SLS Elite con Floyd Rose 1500 Series o C7 FR SLS Elite con Floyd e sette corde.
L'elettronica è composta da un humbucker Fishman Fluence ceramico al ponte e uno in alnico per il manico, ma è prevista anche una versione C1 FR S SLS Elite con Floyd Rose e Sustainiac al manico.

Ultima sette-corde della famiglia, la C7 Multiscale SLS Elite sfoggia una tastiera fanned, pickup Fishman Fluence a saponetta inclinati e ponte Hipshot Hardtail per sette corde. Anche questo è inclinato da un lato, come anche il capotasto per compensare la differenza di diapason tra le corde basse e quelle più alte.

Si torna in ambiti più tradizionali con la C1 Koa, super-Strat a cassa bombata dal body e manico incollato entrambi in mogano con top in koa. Due humbucker Schecter USA San Andreas e ponte TonePros con corde passanti, è la gemella della E1 Koa, dal look più aggressivo e spigoloso.

Schecter nel 2018 tra retrò e super-Strat

Gli amanti del bolt on potranno rivolgere lo sguardo alla Sun Valley Super Shredder II, disponibile anche a sette corde come Super Shredder 7 III.
Questa opta per un body in mogano con top in acero quilted. Tastiera e manico sono in acero, e l'elettronica è fornita da EMG. Tutti appartenenti alla serie Retro Active, i pickup sono un humbucker Hot 70 al ponte e due Single Coil al centro e al manico. Anche qui il ponte è un Floyd Rose 1500 Series.

Più "ottantiana" è l'edizione Sun Valley Super Shredder FR S, dove una finitura fluo copre il body in mogano. Il manico è in acero e la tastiera è in ebano, a confezionare una macchina da shred dal sapore classico alimentata a EMG Retro Active e Sustainiac al manico.

Schecter nel 2018 tra retrò e super-Strat

La signature di Synyster Gates si aggiorna con i modelli Custom e Custom S con Sustainiac, disponibile anche in versione mancina.
Tutte con body in mogano, vedono manici composti da tre pezzi di mogano alternati a inserti in fibra di carbonio, con su una tastiera in ebano e pickup Schecter USA Synyster Gates Signature.

Schecter nel 2018 tra retrò e super-Strat

Schecter è un marchio leader nel campo dell'hi-gain, ma non ha mai tenuto nascosta la passione per i modelli più tendenti al vintage.
La Coupe è l'unica archtop del gruppo, e mette insieme una cassa in acero, un manico in acero e una tastiera in ebano. Due pickup Tesla FilterTron TV-ML1 danno voce a uno strumento perfetto per blues e rock n roll, complice anche il Bigsby B70 con ponte TonePros a sellette roller.

La Hellcat VI vira più sul surf, senza mettere da parte un output elevato e un sound pieno.
Il body è in frassino con su un manico in acero reso più solido e risonante dagli inserti in fibra di carbonio. La tastiera in pau ferro le dà un look classico, mandando definitivamente in pensione il palissandro.
Sul body si trovano quelli che all'apparenza sono tre single coil. Si tratta in realtà di humbucker con bobine sovrapposte, modello Schecter USA MonsterTone Stack, tutti con switch per splittare individualmente le bobine.

Non manca all'appello la PT, ora diventata Apocalypse con un'estetica violenta e un set di pickup humbucker Schecter USA Apocalypse VI. Il body è in frassino, mentre il manico è in acero e la tastiera è in ebano.

La Spitfire è ancora una volta un richiamo agli anni '60, con body in ontano, manico in acero, tastiera in ebano e due pickup Schecter USA UltraTron. Il Bigsby B50 e il ponte TonePros con sellette roller completano il tutto.

Ultima della collezione, la Ultra III disegna le sue curve esagerate in una struttura interamente in mogano con tastiera in pau ferro.
I pickup sono Schecter Diamond Alnico Plus Gold Foil per una voce organica e moderna sotto un aspetto d'annata. Per combinare i tre pickup è stato scelto un selettore rotativo stile chicken head, mentre i tre switch sulla spalla inferiore servono allo split delle bobine.

L'intera collezione Schecter per il 2018 è sul sito ufficiale a questo link. In Italia saranno disponibili a stretto giro grazie alla distribuzione di Gold Music.
chitarre elettriche namm show 2018 schecter
Link utili
Catalogo Schecter 2018
Sito del distributore Gold Music
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di FakkWylde [user #46330]
commento del 16/01/2018 ore 15:18:54
Le stavo guardando giusto oggi su gear4music che, a differenza di thomman, offre una bella selezione di shecter. Ho una E-1 a 24 tasti e floyd e, devo dire, che ha un manico scorrevolissimo. Tanto da prenderlo come riferimento per i prossimi acquisti (infatti mi toccherà vendere una RG Iron Label praticamente mai usata su cui non mi trovo proprio). Penso che una delle nuove C1 o la SSIII prima o poi la porto a casa.
Più che altro ne volevo una (infatti stavo guardando la banshee) da poter tenere accordata in mi, visto che la E-1 l'ho portata un tono sotto, e tenere come muletto ma poi ho visto queste...maledetti.
Rispondi
di FilippoCozentino [user #47989]
commento del 16/01/2018 ore 16:32:0
Prezzi dolorosi?
Rispondi
di FakkWylde [user #46330]
commento del 16/01/2018 ore 18:51:14
Di sicuro il link a fine articolo non è da prendere in considerazione. Ci sono differenze di prezzo anche di 500€.
Se non ricordo male eravamo sui 1.4k per la versione C-1 con il floyd senza sustaniac. Diciamo che stiamo tra i 1000 e i 1500. Io che già volevo evitare i 600€ della banshee extreme mi son trovato spiazzato :D
Rispondi
di FilippoCozentino [user #47989]
commento del 17/01/2018 ore 20:32:22
Bè, tutto sommato accettabili...
Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 17/01/2018 ore 21:32:40
600€ per una Banshee extreme sono una rapina a mano armata, è praticamente una chitarra entry level.
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di Repsol [user #30201]
commento del 17/01/2018 ore 23:12:06
Ok, giusto per capire, qual’è secondo te un prezzo non da rapina per una Banshee Extreme?
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 18/01/2018 ore 12:53:44
Ma aui 400, 500 euro al massimo direi.
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di Repsol [user #30201]
commento del 18/01/2018 ore 16:17:48
Concordo...infatti il prezzo Usa è 459$ o giù di lí, che tradotti in euro sarebbe la cifra che hai indicato. Ma poi come sappiamo subentrsno sltre cose, importatore, dazi, iva etc..
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di francesco72 [user #31226]
commento del 19/01/2018 ore 14:55:39
Ciao, scusa se sembro un po' brusco, ma vorrei sfatare questa cosa: i rincari eccessivi dipendono quasi esclusivamente dall'importatore. Trasporto, dazi ed iva, aumentano si il prezzo, ma non giustificano le differenze tra Italia ed Usa (o Cina). Ho personalmente acquistato strumenti sia ad est che ad ovest riscontrando che l'acquisto dall'importatore aumentava del 100% (o oltre) il prezzo di listino originario. Facendo da solo ho accusato un aumento del 30/40% al massimo ed a volte neppure quello. Ora, se consideriamo che il rivenditore Usa (o Cinese) ha già un suo guadagno, per cui immagino che l'importatore non paghi quanto pago io utente finale, mi sono assai stancato di sentir dire che la colpa è tutta di dazi doganali, iva e tasse italiane. Chiudo con un esempio: wylde audio odin grail, prezzo listino usa $ 1.119 (€ 910 circa), listino importatore in Italia € 1.950: 1.000 euro in più. Applichiamo dazi doganali ed IVA nonchè trasporto: a me la chitarra costa 1.300 euro circa e, ripeto, c'è il guadagno del rivenditore.
Ciao
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 19/01/2018 ore 15:56:58
Si beh è la stessa cosa che ho scritto io :-)
“Importatore, dazi, iva etc..”
Solo che tu hai aggiunto dei numeri e hai specificato che l’importatore si prende la fetta più grossa.
Nel mio breve intervento mi limitavo solo ad indicare i responsabili della differenza di prezzo, senza entrare nel dettaglio.
Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 19/01/2018 ore 19:52:12
Non fosse altro che ci sono marchi il cui rincaro è molto inferiore ad altri, e a parità di dazi e trasporto la variabile è solo l'importatore, come giustamente dici.

Io di Schecter a casa ne ho avute diverse, e non ne ho MAI presa una dall'italia, Morale della favola ho risparmiato direi più che abbastanza. Un esempio su tutti: ho una Traditional USA, presa in terra inglese (guitarguitar), pagata 1300€ nuova, meno di una Fender AmStd. Da noi costa sui 2700-2800€ se si è fortunati.
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di FakkWylde [user #46330]
commento del 18/01/2018 ore 13:45:52
Può anche darsi ma mi trovo benissimo con il manico di quel modello. Potrei anche orientarmi su altro ma non tutti usano la stessa nomenclatura, l'ibanez chiama la dimensione dei tasti in modo diverso e verrebbe male fare paragoni così. Infatti ho una RG Iron Label su cui mi trovo malissimo per colpa del manico, mi trovo meglio su quello della schecter (x-jumbo).
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 18/01/2018 ore 14:11:48
Bhe ma i tasti X-jumbo sono universalmente usati da una fracca di marchi, penso non ci sia modello schecter -a parte rari casi - che non monti proprio quei tasti. Per quanto riguarda il profilo del manico stesso discorso, è molto spesso conservativo fra i modelli di produzione più recente.. per dire, se sui 700-800 trovassi una Banshee di quelle degli anni scorsi, avresti uno strumento di tutt'altro livello, equiparabile a una RG prestige.
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di FakkWylde [user #46330]
commento del 18/01/2018 ore 15:55:38
Lo so, avevo anche trovato altre chitarre con caratteristiche simili. Ma spulciarle una per una è abbastanza lungo come processo. Se non sbaglio anche la mia Randy Rhoads ha i tasti x-jumbo. Però andare (su thomman per esempio) e cercare una serie di chitarre inserendo solo le misure dei tasti non ne uscivo più, infatti non potevo scegliere gli x-jumbo ma solo le dimensioni in millimetri e io non le so. Comunque mi sembra esagerato definirla entry level, magari è una medium. Le chitarre per iniziare sono altre e con tutt'altre caratteristiche (ricordo la mia prima Squier che mi ha fatto dannare).
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 18/01/2018 ore 18:23:46
Diciamo che dipende dal brand, la schecter anche in chitarre proprio low price (la Banshee Extreme in USA viene nemmeno 500€) tende a mettere delle specifiche di tutto rispetto, e solitamente le mid level hanno già pickups e hardware importanti. Comunque lieto di sapere che ti ci trovi bene, son strumenti interessanti, magari valevoli di upgrade
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di dantrooper [user #24557]
commento del 18/01/2018 ore 00:02:46
la Sun Valley Super Shredder II è stupenda. devo provarla, anche se già penso di sostituire i pick up, molto probabilmente, perché non mi piacciono gli EMG
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 18/01/2018 ore 12:54:23
Sono EmgRetroactive, hanno poco a che spartire con i normali Emg
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di dantrooper [user #24557]
commento del 18/01/2018 ore 14:10:50
sì, li conosco; in generale a me la EMG come marca non piace, che siano attivi (qui non mi piace la tipologia proprio di pickup) o passivi (non mi piace la pasta sonora di quelli prodotti dalla marca).
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 18/01/2018 ore 15:44:28
E allora si può cambiare, tanto due pots costano una cippa e poco di più ti prendi due duncan SSL e un JB, moddi il JB e stai felice
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di dantrooper [user #24557]
commento del 18/01/2018 ore 17:40:1
sì, infatti l'idea era proprio quella, anche se opterei per altri pick up, perché il JB già lo monto su una chitarra superstrat: monterei qualcosa per differenziare i suoni.
al momento si vedrà ;)
Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 18/01/2018 ore 17:44:32
Il JB l'hai lasciato stock?
Rispondi
di dantrooper [user #24557]
commento del 19/01/2018 ore 00:07:44
sì, la chitarra è una charvel americana degli anni '80 immacolata e monta questo JB in accoppiata col '59
Rispondi
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