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Gibson Les Paul Traditional 2015

di DAME54 [user #53104] - pubblicato il 28 marzo 2023 ore 04:53
Gibson Les Paul Traditional 2015

Sono incuriosito dalle caratteristiche presenti su questo modello. Mi sembrano interessanti e meritevoli di considerazione.
In previsione di un eventuale futuro acquisto, ovviamente sul mercato dell'usato, chi già lo possiede, e quindi lo può recensire con cognizione di causa, cosa mi può segnalare?

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di zabu [user #2321]
commento del 28/03/2023 ore 05:36:2
Sono quelle con la decal autografa sulla paletta: "Les Paul 100". All'epoca sono state super-criticate (zero fret, assenza del binding al manico, meccaniche G-force), probabilmente fai un ottimo affare sull'usato. Io all'epoca le provai e non mi parvero così terribili. Mi ricordo uscirono fuori alcuni problemi con il capotasto in ottone, non so se solo nei primi modelli usciti e poi risolti avanti nella produzione. Quasi tutti gli acquirenti tendevano a disinstallare le meccaniche automatiche.
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 28/03/2023 ore 09:10:3
Ti ringrazio, zabu,
si, effettivamente ho letto anch'io che in molti hanno sostituito il G-Force con le meccaniche tradizionali. Penso tuttavia che, specialmente in situazioni live, possa essere nolto comodo controllare spesso l'accordatura, e con questo sistema lo si può fare quando si vuole in maniera immediata. MI pare una feature interessante.
A proposito del capotasto in metallo con lo 0-fret, mi pare una soluzione efficace che elimina il problema degli slot troppo scavati o troppo poco.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 28/03/2023 ore 19:23:54
Come idea lo 0-fret e capotasto regolabile non sarebbe nemmeno male, però la Gibson mi pare di ricordare prese una toppa: se ricordo correttamente (almeno sui primi esemplari 2015) da un lato c'era un problema con la lega di ottone e forse c'era anche un problema anche con le dimensioni, che mal si accordavano con la misura al copotasto di 46 mm, maggiori di quelle di una Les Paul normale. E' possibile che poi siano stati problemi risolti nei mesi successivi e comunque si trovano ricambi anche con il capotasto regolabile in materiale sintetico o altro. Comunque è un aspetto da valutare bene prima dell'acquisto.
Rispondi
di WATERLINE [user #51250]
commento del 28/03/2023 ore 14:22:07
Il modello non ha avuto successo perche' non e' stata accettata l'innovazione, veramente utile poi?, su una chitarra iconica come il Les Paul. Vero anche che Gibson non ha ripetuto su altri modelli tali feature (almeno cosi' mi pare). I puristi e gli amanti del marchio la considerano un incidente di percorso. Considera la rivendibilita' del modello, io ad esempio, da appassionato Gibson non la comprerei a meno di fargli pesanti modifiche che probabilmente renderebbe piu' conveniente rivolgersi ad altre Gibson usate. Scusa la sincerita'
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 28/03/2023 ore 15:29:01
Scrivi scusa la sincerità? Ma è proprio quello che chiedo agli amici del forum! Ho valutato l'eventualità di rimuovere se non ne fossi soddisfatto il sistema g-force. Ma mi sembra una gran comodità. Male che vada la spesa per le meccaniche gibson de luxe è intorno a 70 euro e pace. E non occorre l'intervento del liutaio. Grazie anche a te per la risposta!
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 28/03/2023 ore 16:51:11
Se ti è comodo il manico che è 46 mm al capotasto, vai tranquillo.
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 28/03/2023 ore 23:24:10
Fortunatamente il manico non è per me un problema: ho chitarre che spaziano dallo slim taper al rounded anni '50
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 29/03/2023 ore 08:27:5
Sì, ma parlo di larghezza della tastiera, non di profilo del retro... hai mai provato un manico largo 46 mm invece dei normali 42 o 43?
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 28/03/2023 ore 23:29:33
...Inoltre mi intrigano alcune features interessanti, proprie del modello del 2015, almeno stando alle specifiche descritte.
Mi riferisco alla vera madreperla usata al posto del perloid, alla assenza di camere tonali e di fori di alleggerimento e al pickgard collegato al top senza fori né staffe. Come avranno fatto?
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 29/03/2023 ore 09:29:07
Una delle chitarre cui sono particolarmente legato per motivi affettivi, e che continuo a suonare, è una vecchia Eko Ranger a 12 corde, che in quanto a larghezza di manico non scherza!
Inoltre mi piace spaziare nelle varie tipologie di chitarra, ciascuna con caratteristiche diverse, a seconda di quello che in devo suonare. So perfettamente che basterebbe un solo strumento, o al massimo un paio, per fare questo, ma amo le chitarre e mi piace collezionarle.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 29/03/2023 ore 12:40:56
Ho una LP Special di quell'anno e posso darti un po' di informazioni di prima mano.
Le Gibson del Centenario hanno sicuramente caratteristiche MOLTO peculiari, che vanno valutate con estrema consapevolezza perchè possono influenzare molto la suonabilità dello strumento.
La più importante, come ti hanno già segnalato, è la sezione del manico, con la tastiera più larga di 2mm (sono parecchi e si sentono) e un profilo di conseguenza più piatto. La spaziatura tra le corde rimane quella standard, semplicemente c'è più legno alle due estremità e questo riduce la possibilità che il mi cantino o il mi basso possano scivolare fuori dalla tastiera (quando si esagera). Va provato, perchè è soggettivissimo: a qualcuno piace, a qualcun altro risulta assolutamente sgradevole. Personalmente, anche se prediligo i profili '50 (quindi più stretti e cicciotti), non mi dispiace. Lo trovo comodo e in qualche modo dà la sensazione di avere un maggiore controllo.
Se suoni col pollice "dietro", da shredder, non te ne accorgi neanche.
Capotasto: c'è parecchio da dire.
Prima di tutto è metallico e ha lo zero-fret, che i puristi "aborrono", ma che secondo me invece ha un suo perchè: il capotasto si comporta come uno qualsiasi degli altri tasti e la sonorità delle corde vuote risulta più coerente.
Oltre a questo, è regolabile in altezza con la brugola in dotazione: in un minuto chiunque può sistemarsi da solo l'action alla paletta, senza limare e soprattutto senza rischiare di rovinare irreparabilmente (o quasi) il capotasto.
Di serie uscivano con capotasto in ottone, ma questo si usurava molto velocemente: in seguito alle numerose lamentele il servizio di assistenza Gibson (anche in Europa) ha messo a disposizione gratuitamente un capotasto di ricambio in tungsteno. Io l'ho richiesto, in una decina di giorni mi è arrivato e funziona perfettamente.
In ogni caso, per i talebani, si può tranquillamente togliere il capotasto e sostituirlo con un tradizionale capo in osso, tusq o altro (ma se lo sostituisci con uno in ottone... allora sei un pirla :))))
G-Force.
Idea simpatica, ma di fatto poco pratica. Molto preciso e utile in fase di registrazione, ma in una situazione live le vibrazioni alle quali è sottoposto lo strumento possono mandarlo in tilt. Io, come molti, l'ho rimosso e ci ho messo delle Gotoh autobloccanti. Per fortuna il G-Force viene installato senza praticare fori sulla paletta e non rimane alcun segno.
Elettronica.
Montata su PCB, con i connettori dei pickups fast-lock a baionetta. Mah, non mi sembra una genialata (se non per facilitare l'assemblaggio in fabbrica), soprattutto se poi si vogliono sostituire i pickups. Si può fare comunque, eh.
Costruzione.
Per quanto mi riguarda, assolutamente impeccabile. Non trovo una sbavatura, verniciatura sottile e perfetta, tasti posati perfettamente e plekkati (!). Unico vero neo, quell'orrenda scritta dorata sulla paletta. Ma come si fa...?
Custodia.
Plastica e di un colore discutibile. Però è fatta benissimo, è robustissima, leggera e di sicuro non si rovina dopo pochi viaggi in macchina o furgone, come succede alla splendida custodia tradizionale Made in Canada.

Conclusioni? Ottimi strumenti, basta solo che ti piaccia la sezione del manico.
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 29/03/2023 ore 16:16:33
Grande Oliver!
Ecco la recensione che attendevo e che speravo. Quindi dal punto liuteristico lo strumento mi pare promosso a pieni voti. Ringrazio anche gli altri amici che hanno dato il proprio parere.
Sarà la prossima chitarra della mia collezione.
E dei pick-up 1959 tribute cosa mi dite?
Rispondi
di bulgi81 [user #45146]
commento del 30/03/2023 ore 14:55:14
La mia standard monta dei burstbucker pro che sono anche splittabili ed è presente il push-pull per mandarli in contofase. Gli humbucker suonano benissimo, non troppo potenti (meno dei 490-498 ma più dei 57 classic), quello al ponte è bello squillante, caratteristica che su un humbucker fa capire che il pickup è di ottima qualità, quello al manico bello cremoso. Tendenzialmente comunque anche dal punto di vista dell'elettronica e dei pickup con Gibson sbagli.
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 30/03/2023 ore 17:25:53
...forse nell'ultima frase manca un "non"
:-))
Rispondi
di bulgi81 [user #45146]
commento del 31/03/2023 ore 17:00:31
Già...😅
Rispondi
di bulgi81 [user #45146]
commento del 29/03/2023 ore 17:28:16
Io ho una Standard 2015. Confermo che è uno strumento eccezionale, bellissimo esteticamente. La mia monta il capotasto in osso e meccaniche vintage al posto dello zero fret in ottone e g-force (entrambi sostituiti dal precedente proprietario). La tastiera è più larga di 3 mm al capotasto ma personalmente lo trovo comodo. Il manico è uno slim taper asimmetrico e il radius è compound 10-16", ma non so se tutte queste caratteristiche ci sono anche sulla traditional. In ogni caso sono strumenti ottimi sia liuteristicamente che come elettronica. Provala se puoi, non te ne pentirai.
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 29/03/2023 ore 17:40:26
Ti ringrazio, bulgi81.
Non appena la trovo, ovviamente sul mercato dell'usato, ve ne darò notizia. Con i vostri pareri avete contribuito in maniera determinante alla decisione di acquisirla.
Trattandosi di un acquisto di una certa rilevanza, sentivo la necessità della vostra opinione.
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 01/04/2023 ore 19:48:07
Trovata!!!!!!
Un amico, che mi legge anche sul forum, mosso a compassione, mi ha ceduta la sua, ad un prezzo congruo, tenuto conto delle buone condizioni dello strumento. Spero per un po' di aver placato la mia GAS
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 02/04/2023 ore 21:47:41
(non vedeva l’ora di trovare qualcuno a cui venderla…)
Rispondi
di gabbahey [user #23550]
commento del 23/04/2023 ore 21:00:10
Dopo aver avuto negli anni decine di Les Paul tra Standard, Special e Traditional ho provato a prendere una Les Paul del 2015 , precisamente la Less Pluss , quella senza accordatore sulla paletta che in affetti trovo discutibilissimo. Be’ , anche se i puristi non approverebbero, penso sia uno spettacolo. Il manico più largo , non cicciottissimo e non sottilissimo è perfetto, il Nut in nikel può essere o meno una novità buona ma la cosa non mi tange in quanto è già perfetta così com’è con le regolazioni da fabbrica, il manico largo non influisce sulla distanza tra le corde che resta la stessa quindi non è un problema anzi, è leggera e sottile come una SG, i pick-up 57 sono i classici suoni Les Paul quelli tosti di una volta… boooo…..io non ho trovato un difetto che sia uno…. Per me è la nr.1
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 24/04/2023 ore 15:29:32
Ad un mese di distanza dall'acquisto, faccio un po' il bilancio.
Trovo molto più comodo rispetto alle altre mie Gibson il manico largo 46 mm. al capotasto. Le mie mani non sono proprio piccole.
Avevo una certa perplessità sul G-force, infatti ho ordinato subito un set di meccaniche a tulipano Gibson de luxe. È stata una spesa inutile. Nel breve lasso di tempo intercorso per il loro arrivo, mi sono talmente abituato alla comodità di accordare velocemente la chitarra tutte le volte che volevo, che non ho ritenuto di smontarlo.
Il capotasto con 0 fret in tungsteno permette una regolazione precisa della sua altezza, senza passaggio dal liutaio, pena il rischio di approfondire troppo gli slot. Inoltre la sonorità che se ne ricava è identica a qualsiasi altra nota suonata sulla tastiera.
Niente fori di alleggerimento né camere tonali, proprio come una volta. E proprio come una volta, il logo e gli inlays sono in madreperla vera, e non in perloid.
Inutile cercare di descrivere il suono: stiamo parlando di una Gibson.
In breve è diventata la mia chitarra preferita.
Ringrazio tutti gli amici che rispondendo alla mia richiesta di pareri sullo strumento, hanno influito in maniera determinante sul mio acquisto.
Rispondi
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