Per tanto tempo ho cercato una coppia di pickup adatti alla mia J. Custom. Provenendo da una Prestige (tiglio, manico in acero e tastiera in palissandro) con l'accoppiata The Tone Zone e Air Norton mi son ritrovato catapultato nuovamente nel mondo dei pickup. Un po' complice la GAS, decisamente complice il "30 giorni per fare il reso" mi son messo a sperimentare qualcosa poiché, a prescindere dai pareri che ognuno di noi ha, la J. Custom con il suo body in mogano mi faceva pensare a un suono scuro, peccato che non avessi fatto i conti con il top di 4mm in acero e col manico acero e wenge più tastiera in ebano. Risultato? La mia coppia preferita trapiantata sulla nuova chitarra non suonava come sulla Prestige (e nemmeno come sulle altre RG che ho). Suonava più sgonfia, più chiara, meno nelle mie corde.
Urgeva cercare dei pickup adatti. And so it begins.
Ho provato un po' di tutto: dai suoi originali Fusion Edge, passando per The Tone Zone e Air Norton, Crunch Lab e Liquifire, Superdistortion, The Breed e Gravity Storm... niente. Forse questi ultimi si avvicinavano di più al tipo di suono che mi piace ma ancora non c'era quella cattiveria e adrenalina che sperimentavo prima.
Nel sito DiMarzio il pickup picker mi consigliava sempre gli stessi in base ai generi che mi piacciono: Superdistortion, Gravity Storm, The Tone Zone, Liquifire, Air Norton e Illuminator. La speranza andava affievolendosi (drama mode ON).
Essendo estimatore di Petrucci ma non condividendo, se non di numero, le sue dita e avendo abbandonato la ricerca dei pickup "perfetti per me" al tempo in cui uscirono gli Illuminator (dato che, rammento, avevo solo chitarre in tiglio e con TZ/AN avevo trovato la pace dei sensi) e restando un po' deluso da come suonava il Crunch Lab sulla J. Custom mi son informato con riluttanza sui suoi nuovi pickup, Dreamcatcher e Rainmaker, sulla carta e dai sample meravigliosi ma come estetica non mi facevano impazzire. Scartati a priori, per me deve esserci la trinità nel pickup, ovvero mente-estetica-suono. Ero quasi tentato di provare gli Illuminator, dato che se con il Liquifire andavo sul sicuro sulla mia Ibanez principale, non potevo cascare male mentre magari avevano risolto la mia incompatibilità con il Crunch Lab che ho sempre trovato chiaro e un po' sterile.
Ho cercato dei sample su YouTube e ho visto un confronto con questi "Sonic Ecstasy", usciti nel 2017, anno in cui la mia ricerca si è fermata grazie al TZ/AN. E i Sonic Ecstasy io non li conoscevo. Ho visto le specifiche sul sito, sembrano ben "pienotti", molto moderni, estetica come The Tone Zone e Air Norton quindi mi sentivo "a casa"... mi son dato la possibilità di provarli e... bingo.
Li posso paragonare a numerosi pickup, quindi posso dirvi i punti forti e deboli che ho riscontrato, sommariamente, specie riguardo le coppie CL/LF, TZ/AN e i GS.
Bridge: veramente HOT! L'ho dovuto abbassare di qualche mm perché altrimenti rischiavo fischi e fiaschi (grazie, inventore del noise gate!). Più hot del Superdistortion che di per sé è già fortino, ma non esageratamente. Non satura i miei puliti poiché uso un Powerball II ma sicuramente su amplificatori con un minor wattaggio si fa sentire.
Nel clean risulta scuro come piace a me, meno del The Tone Zone anche se non mantiente la rotondità dei Gravity Storm che risultano più dolci. Già dal crunch si vede che è bello cattivo. Se poi andiamo sul territorio hard rock allora arrivederci. Armonico, musicale, chiaro e definito ma allo stesso tempo corposo. Se si va più avanti, sul gain estremo diamo libero sfogo alla sua brutale natura. Resta sempre definito, mai impastato, non sporco, anzi, vi porta anche a ridurre il gain tanto ha sustain e suono piacevole, viene fuori la bella natura del pickup. Resta meno "scuro" del The Tonze Zone e più moderno, decisamente più caratteristico del Crunch Lab e meno "flat" e più cattivo del Gravity Storm che comunque ne condivide chiarezza e armonicità. Il Sonic Ecstasty ha bei bassi e medi più spinti con alti "tirati indietro" ma sempre chiaro in ogni situazione.
Neck: cercavo qualcosa simile all'Air Norton e al Liquifire però un po' più spinto, ed eccolo. Il neck del Sonic Ecstasy ama i clean ma li tradisce prepotentemente coi lead. Liquidi. Armonici. Sustain incredibile. Suono sempre chiaro, non impastato, nemmeno se lo si usa su ritmiche hi-gain. Molto simile al Gravity Storm sul pulito ma leggermente più aperto sul crunch. Riguardo all'Air Norton e al Liquifire ne condivide il tipo di caratteristiche, forse leggermente differente sui bassi e medi. Se vi piacciono quei due amerete anche il Sonic Ecstasy.
Neck+Bridge: qui viene il bello, miscelati suonano in una maniera da brividi, sia splittati sia full humbucker. Non ero solito usare la posizione intermedia sui puliti, ma ho dovuto rivedere questo mio assioma. Con un po' di chorus, via, ci siete. Fatevi pure gli intro di tutte le canzoni dei Dream Theater.
Splittati, neck e bridge suonani cristallini, davvero chiari vedendo le loro specifiche.
Insomma, consigliati.
Prediligono i generi "cattivelli" ma, credetemi, sul blues e sul funk non si comportano affatto male. Versatilissimi!
Insomma, un Sacro Graal per me che volevo bilanciare il suono chiaro della J. Custom, renderanno benissimo anche sul medioso tiglio, poiché non possono suonare male in nessuno strumento.
Unica nota dolente? Se fossero di estetica come i Gravity Storm li metterei in ogni chitarra e due me li appenderi anche allo specchietto dell'auto.
Ah alla fine i Gravity Storm li ho tenuti lo stesso, li ho sulla RG 370 DX e suonano più scuri rispetto alla J. Custom ma sempre belli definiti. Quelli non scappano. |