VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Paul Reed Smith S2 Custom 24
Paul Reed Smith S2 Custom 24
di [user #17844] - pubblicato il

Realizzata nello stesso stabilimento che sforna i modelli storici di casa PRS, la serie S2 riempie il gap tra le Student Edition e il top della gamma americana. La S2 Custom 24 è appena arrivata in Italia, e noi ne abbiamo testato a fondo uno dei primi esemplari.
Realizzata nello stesso stabilimento che sforna i modelli storici di casa PRS, la serie S2 riempie il gap tra le Student Edition e il top della gamma americana. La S2 Custom 24 è appena arrivata in Italia, e noi ne abbiamo testato a fondo uno dei primi esemplari.

Quando si parla di PRS, non si può fare a meno di immaginare finiture sgargianti, ricchi top figurati in aceri dalle mille A e, soprattutto, prezzi esorbitanti. Le chitarre di Mr. Paul Reed Smith, in effetti, non sono tra le più abbordabili sul mercato.
Da diversi anni ormai la serie SE è scesa in campo per dare un assaggio della scuola PRS anche agli studenti o ai chitarristi che non intendono sborsare alcune migliaia di euro per una sei-corde. Per l'occasione, la produzione è stata collocata in Corea, mentre la fabbrica americana ha continuato a dedicarsi agli strumenti di fascia alta. Tra le due serie, però, la differenza di prezzo è ancora ampia, così il liutaio del Maryland ha ben pensato di aggiungere una nuova linea di chitarre esattamente nel mezzo: la serie S2 nasce nello stesso laboratorio che plasma i modelli più costosi ed è opera degli stessi artigiani, ma stringe la cinghia su tutto il superfluo per offrire il feeling e il vero sound PRS per un prezzo concorrenziale.

Le chitarre della linea S2 sono appena arrivate in Italia con la distribuzione di Eko Music Group, e Cristiano Ceruti del Centro Chitarre di Napoli ce ne ha gentilmente messa una a disposizione per una prova sul campo.
Quella in test è la S2 Custom 24, versione budget - per così dire - dell'omonima ammiraglia di casa PRS.


Abituati alle forme tondeggianti delle made in USA, il primo approccio con la S2 può essere traumatico. Il top è bombato solo in prossimità dei bordi, mentre si appiattisce di netto nella sezione centrale, ricordando così più una Student Edition. La finitura curata alla perfezione e l'evidente qualità dei materiali, invece, suggeriscono di trovarsi davanti a qualcosa di estremamente diverso.
Mentre si soppesa il leggerissimo mogano del body e si ammira la delicata fiammatura del top in acero, cominciano a prendere forma le possibili motivazioni che hanno spinto PRS a creare uno shape nuovo anziché replicare quello delle vecchie Americane. Innanzitutto, una tavola piatta o semi-bombata di acero costerà di meno sia in materiale sia in manodopera. Le manopole, poi, possono essere fissate sul top piatto e non sarà necessario scavare gli alloggi come accade sul top della gamma: altro lavoro in meno.
Di fatto, ogni PRS di fascia alta è una scultura in legno per tanti piccoli accorgimenti, realizzarne una costa e Smith vuole che questo sia ben chiaro. A questo scopo elimina tutti gli orpelli e lascia unicamente quelli finalizzati a donare ergonomia alla chitarra, come lo smusso sulla spalla inferiore o il contour sul retro.
Tanto arrosto e poco fumo, insomma, e la sensazione è rafforzata quando si scorre lungo il manico in mogano. Il profilo Pattern Regular è di quelli tondeggianti, non eccessivamente voluminoso ma capace di trasmettere le vibrazioni con vigore. La sua forma è uno dei fiori all'occhiello del nuovo catalogo PRS: anche una mano abituata a manici di tutt'altro tipo non ha problemi ad adattarsi, complice anche il lavoro di fino eseguito sui bordi della tastiera. Il palissandro di cui è costituita è compatto, scuro, bello a vedersi quanto a sentirsi, smussato lungo i bordi che sono lucidati come il manico, ma per niente appiccicosi. Dei 24 fret, nessuno interferisce con lo scorrimento delle dita e gli intarsi Bird danno la conferma definitiva: la S2 è un'Americana degna del seriale scritto a mano dietro la paletta.


L'hardware è un altro indice di qualità. Tutto, dalle meccaniche S2 bloccanti al ponte S2 Tremolo, fino anche alla placca del jack e la plastica satinata dei vani elettronici, trasmette una sensazione di solidità e affidabilità.
Se sui materiali non si è badato a spese, però ancora una volta i piccoli tagli arrivano sul versante manodopera. I due coperchi - per il vano elettronico e per quello del vibrato - sono avvitati direttamente sopra la superficie del retro del body, creando uno scalino di pochi millimetri. Ci si potrebbe chiedere perché mai non sagomare degli incassi per far sì che i coperchi fossero a livello con il corpo, come accade anche su chitarre economiche. Sbirciando sotto il ponte, inoltre, si nota che i fori per le viti sono come "freschi fatti", cioè ancora con alcune schegge intorno. Niente di cui crucciarsi, considerando che parliamo della zona sottostante la piastra del ponte, ma è impossibile non chiedersi cosa sarebbe costato fare una passata di carta vetrata sui fori, quando col resto si è fatto un così bel lavoro.
Dal momento che questi particolari non fanno perdere punti in alcun modo sul lato funzionale o ergonomico, la bilancia continua a pendere a favore della S2. Accantonate pignoleria e calcolatrice, il vero giudizio può arrivare solo impugnando il plettro.
Visualizza l'immagine
 
Visualizza l'immagine
 
Visualizza l'immagine
 
Visualizza l'immagine
 
Visualizza l'immagine
 
Visualizza l'immagine
 
Visualizza l'immagine
 
Visualizza l'immagine
 
Visualizza l'immagine
 
Visualizza l'immagine
 
Visualizza l'immagine
 
Visualizza l'immagine
 
Visualizza l'immagine
 
Visualizza l'immagine
 
Visualizza l'immagine
 
Visualizza l'immagine
 
Visualizza l'immagine
 
Visualizza l'immagine
 
Visualizza l'immagine
 
Visualizza l'immagine
 
Su chitarre di un certo livello, si sa, la questione non è più se suonano bene o male, perché ciò di cui ci si accorge subito è che la S2 suona, risuona e anche tanto. L'attacco delle note è sempre deciso, con un'impronta legnosa, il sustain è pressoché infinito e la pasta sonora variegata.
I pickup, due humbucker splittabili con push pull sul potenziometro dei toni, hanno un output moderato e riescono a far avvertire ogni sfumatura senza risultare mai troppo pieni o rotondi. Giocare con le dinamiche è un piacere e, marchio di fabbrica PRS, si riesce a pulire un suono distorto col solo potenziometro del volume senza avvertire alcuna perdita di corpo o brillantezza. Splittati, i due pickup non calano eccessivamente in potenza e strizzano l'occhio a un buon P90, più aperti nel timbro rispetto alla configurazione humbucker e con un attacco più secco.

La presenza di 24 tasti obbliga ad arretrare in direzione del ponte l'S2 Vintage Bass montato al manico, rispetto a dove si troverebbe in uno strumento tipico a 22 tasti. Unito all'immancabile scala da 25 pollici, l'humbucker risulta più nasale di quanto ci si aspetterebbe e, a tratti, può ricordare i pickup al centro e al manico, miscelati, di una Stratocaster sotto steroidi. Il risultato è quello di poter contare su una buona presenza nel mix e, anche con i toni chiusi al massimo, di conservare sempre una certa intelligibilità.
L'S2 HFS Treble montato al ponte risulta decisamente più aggressivo e bilanciato. Anche in distorsione, gli accordi risultano sempre definiti e senza che una frequenza spicchi eccessivamente sull'altra.
Una buona dose di compressione naturale diviene interessante anche in configurazione single coil, dove entrambi i pickup diventano fortemente percussivi specie se usati insieme, nella seconda posizione del buon vecchio selettore a tre scatti in linea. Sustain e spinta comunque non vengono mai a mancare, come dimostra il clip video per le cui parti distorte è stata usata una quantità tutto sommato contenuta di gain.


Non è tutto oro quel che luccica però e, nella foga di proporre una chitarra con un suono da vera PRS a prezzo ridotto, forse qualcosa di importante è sfuggito. I potenziometri fanno il loro lavoro al meglio, è apprezzabile la corsa veloce e fluida del tono per chiuderlo in un colpo solo, come lo è l'escursione più densa del volume per dosarlo senza rischiare di perdere il settaggio con una manata distratta, ma l'eccessiva durezza del push pull può mettere in difficoltà durante gli split veloci, quando magari si hanno le mani un po' sudate nel bel mezzo di un concerto. Niente che non si risolva prendendo confidenza con lo strumento, ma sulle prime può risultare seccante.

Superato l'impatto iniziale del body piatto e del top più scarno, la S2 dimostra di meritare il suo posto accanto alla costosa Custom 24 classica, con un prezzo al pubblico praticamente dimezzato che si aggira intorno ai 1600 euro.
Azzardando un paragone, la S2 Custom 24 ha tutte le carte in regola per diventare quello che la SG è per la Les Paul, con le sue peculiarità, i punti di forza e le ristrettezze del caso.

Per le sue caratteristiche di esclusività, politiche commerciali e particolarità dei modelli talvolta contro corrente, PRS viene spesso associata a Apple, il colosso dell'informatica. Con la serie S2, le somiglianze si fanno ancora più evidenti: come per un Mac, forse il prezzo al pubblico non è giustificato al 100% dai soli materiali impiegati o dalla manodopera, ma ci si trova davanti a una macchina con caratteristiche che nessun altro produttore attualmente fornisce, e l'unicità merita di essere pagata.

Seguici su Twitter
24 s2 chitarre elettriche custom prs
Nascondi commenti     35
Loggati per commentare

Bell'articolo e bella chitarra ma ...
di casti76 [user #3208]
commento del 24/10/2013 ore 09:15:47
Bell'articolo e bella chitarra ma il paragone con Les Paul e SG, secondo me, è decisamente troppo azzardato. Diciamo che... nun c'azzecca niente ;)
Sono due chitarre dal suono abbastanza simile seppur con sfumature diverse, ad esempio come attacco e sustain e sono totalmente diverse dal punto di vista dell'ergonomia, body, peso, bilanciamento. Le finiture poi sono pari livello, a parte il top ovviamente.
Questo solo per spezzare una lancia a favore della SG che troppe volte viene vista come "sorellina povera" della Les Paul. Ma volete mettere la comodità e il "carattere ribelle" della mitica Diavoletto?
Nel caso della PRS mi sembra di capire invece che la Custom sia molto simile a questa S2 e che il possessore della prima difficilmente sentirebbe il bisogno di acquistare la seconda, se non come chitarra "muletto"
Rispondi
Re: Bell'articolo e bella chitarra ma ...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 24/10/2013 ore 09:35:45
Sì, ora come ora ti do pienamente ragione, però per il futuro chissà. In fondo la SG è nata come variante della LP e solo col tempo ha acquistato un carattere tutto suo, un gran bel caratterino tra l'altro!
Rispondi
Il paragone con la apple ...
di fabiojay [user #20826]
commento del 24/10/2013 ore 09:36:20
Il paragone con la apple si poteva evitare...

1600 euro non sono pochi... credo che certi dettagli potevano essere rivisti... semmai potrò comprarmi una prs, sicuramente non punterò su questa serie...
Rispondi
E anche PRS comincia a ...
di aghiasophia utente non più registrato
commento del 24/10/2013 ore 11:03:04
E anche PRS comincia a limare prezzo e specifiche
Rispondi
beh, pensavo meglio. 1600 son ...
di Ghirmo [user #11530]
commento del 24/10/2013 ore 11:36:03
beh, pensavo meglio. 1600 son sempre 1600. chissà la Mira di questa serie quanto costerà.
Rispondi
Se cerchi una prs custom ...
di FabianoGibson [user #16701]
commento del 24/10/2013 ore 11:50:14
Se cerchi una prs custom 24 sicuramente vuoi uno strumento al top e questa nuova serie, per elettronica, hardware e estetica, sembra una brutta copia dell'originale (potevano lasciare almeno i pick up originali).
Chi può/vuole spendere molto acquista una custom 24 originale (o un buon usato), chi cerca qualcosa di economico acquista la serie SE.
La S2 si colloca nella caterogia degli acquirenti "voglio ma non posso" però per 1600 euro penso che nessuno, neanche l'acquirente più attendo al rapporto qualità prezzo, voglia ritrovarsi con una copia con tutti componenti rinominati S2.

La sg è nata come variante della les paul ma con caratteristiche doverse per questo ha avuto succcesso.
Questa prs, invece, è stata concepita come copia meno costosa dell'originale quindi resterà tale e non verrà rivalutata in futuro.
Sorvoliamo sul paragone con l'apple.
Rispondi
Re: Se cerchi una prs custom ...
di casti76 [user #3208]
commento del 24/10/2013 ore 12:24:54
Condivido.
Questo modello lo vedo più per chi non può permettersi una Custom 24 e non vuole comunque rinunciare al "made in USA", un po' come la serie Highway della Fender.
Rispondi
Re: Se cerchi una prs custom ...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 24/10/2013 ore 12:34:46
Secondo me dipende dai punti di vista. Se si fa un ragionamento sui prezzi e su ciò che offre la chitarra, con la S2 in fondo siamo perfettamente in linea con una Gibson Standard, mentre con la vecchia Custom 24 siamo vicini a una Custom Shop.
Quindi sì, si potrebbe pensare che chi non può permettersi il top della gamma ripiega sulla S2, ma si potrebbe anche dire che chi vuole una buona PRS può prendere una S2, e se è disposto a pagare un extra in finiture e cura costruttiva, può prendere una Custom 24 classica.
Rispondi
Re: Se cerchi una prs custom ...
di SysOper [user #10963]
commento del 24/10/2013 ore 13:54:39
Esatto, se la serie S2 avesse preceduto quella tradizionale sarebbe stato naturale vederne quest'ultima come la versione "Custom Shop" e non farsi di questi problemi... ma ormai negli anni l'immagine del marchio si è stabilmente associata ad una fascia di prezzo ben definita, e questo potrebbe in effetti causare difficoltà di posizionamento sul mercato per questa nuova serie.
Rispondi
Re: Se cerchi una prs custom ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 24/10/2013 ore 19:19:43
Il confronto con Gibson ci sta tutto, ma una Standard o una Traditional almeno esteticamente non sono più brutte di tante Custom Shop, i top rimangono molto fiammati e tridimensionali in tanti esemplari che ho visto o provato ed i pu sono gli stessi, al più parlando unicamente di suono cambi due dei 4 pot ed i due condensatori ed il comparto elettronico arriva allo stesso livello qualitatitvo con 30-40€. Francamente trovo la mia Les Paul decisamente più bella ed ha lo stesso prezzo, su finitura e suonabilità chiaramente non posso esprimere nulla non avendo provato le chitarre oggetto dell'articolo! Diciamo che una Les Paul divisione USA almeno a vista non lascia la stessa acquolina di chitarre superiori in bocca, tutto qua!
Rispondi
Re: Se cerchi una prs custom ...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 26/10/2013 ore 13:44:21
Ti consiglio di farci un giro appena ne avrai l'occasione. Io sono sempre stato abituato su manici di tutt'altro genere, ma la cura con cui sono realizzati quelli PRS è impressionante, tanto da farmi risultare comodo anche un manico rotondo e paffuto stile Gibson, che invece sulle Gibson non sopporto :D
Rispondi
A me ispira
di Khaos88 [user #18462]
commento del 24/10/2013 ore 12:52:40
A me questo modello ispira, esteticamente mi piace, e poi finalmente se dio vuole, hanno messo un selettore dei pickup decente, non si puo' vedere il selettore dei pickup fatto a potenziometro, è la cosa più scomoda del mondo! poi guadagna punti per i pickup splittabili... mi piacerebbe davvero provarla
Rispondi
"Furniture guitar"
di Claes [user #29011]
commento del 24/10/2013 ore 13:20:12
Questo è un epiteto USA usato per le PRS! Riguarda unicamente un look che non c'entra col Rock.
Rispondi
Loggati per commentare

costi.
di stepuc78 [user #11233]
commento del 24/10/2013 ore 14:56:07
credo che questo strumento sia il frutto di una strategia commerciale, cioè è stato fatto uno strumento piu spartano per permettere a chi non è in grado di avere una Custom uno strumento con il nome PRS.
Dubito fortemente che un body cosi piatto e grezzo senza alloggiamenti scavati per i pot e senza quelli per i coperchi possa comunque apportare benefici e risparmi sul costo di lavorazione...tutti gli strumenti vengono fatti comunque alla macchina CNC...che cambia fare un top scolpito o piatto alla fine?
ovviamente DEVONO anche esteticamente realizzare uno strumento peggiore delle Custom...se no, se apparisse esattamente come le Custom, la gente smetterebbe di comprarle

Rispondi
Re: costi.
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 24/10/2013 ore 15:21:06
Sono perfettamente d'accordo sulla questione della diversificazione estetica per non perdere acquirenti nella fascia più alta. Per dire, se facessero una serie più economica esteticamente identica al top della gamma, magari risparmiando su intarsi e vernici, io sarei il primo a comprarla, mentre ora mi resta ancora quell'acquolina in bocca che la S2, per quanto sia una chitarra valida e per quanto offra la stessa (stupefacente) suonabilità di una PRS, non riesce a soddisfare.

Quanto alla lavorazione CNC, anche questo è vero, ma è lecito supporre che per fare un top piatto basti usare anche tavole di acero più sottili. Quindi, per capirci e buttando lì giusto una considerazione grossolana, magari con l'acero necessario per fare una Custom 24, ci fanno due S2.
Inoltre, le macchine impiegano il loro tempo a sagomare tutta la bombatura e gli alloggi per le manopole, rallentando la catena di produzione e incidendo sul prezzo. Se quindi un "violin top" si fa in un'ora, un top semi-piatto magari si fa in 40 minuti ammortizzando i costi.
Rispondi
Re: costi.
di rockit [user #11557]
commento del 24/10/2013 ore 17:47:5
Il punto è che a vedere i factory tour della PRS, passi da 60 a 40 secondi, non minuti :-)
E comunque a questo punto dovrebbero calare i prezzi della Mira, che era la flat top precedente (top piatto da 6 mm al massimo)...magari si avvicina un po' a dei prezzi ragionevoli.
Nel tutto c'è molto marketing, come in tutto quello che fa PRS, comunque credo che anche solo avere un feel diverso con lo strumento dia un'opzione in più a chi vuole quel tipo di chitarra.

Ciao
Lorenzo
Rispondi
Re: costi.
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 24/10/2013 ore 19:08:34
Ne sei sicuro? Ricordo di aver visto un factory tour in cui si spiegava che solo per il top la macchina impiega circa 40 minuti...
Rispondi
Re: costi.
di rockit [user #11557]
commento del 25/10/2013 ore 09:06:47
Sì, dice che ci mette quaranta minuti a fare il processo completo in effetti, anche se a vedere la velocità di lavoro della fresatrice non si capisce se sia solo per il top o per tutto il body...comunque mi sa che il risparmio di tempi sia secondario...questa serie si piazzerebbe in una fascia di prezzo inferiore a quella delle Mira, come notavo sopra, che in teoria sono ancora meno "lavorate", visto che in quel caso sono proprio flat top, alcune anche senza acero e coi controlli montati su mascherina.
Insomma, il risparmio produttivo mi sa che c'entri poco, più che altro c'è stata la voglia di abbassare un po' i prezzi e si è andati a un downgrade dell'aspetto. Cosa comprensibilissima e giusta, ripeto, dubito che avessero altre strade oltre a un abbassamento generale del catalogo, che però avrebbe generato reazioni tipo "ma cosa ci sarà dietro", ne sono sicuro...
Quindi secondo me sì, è marketing, ma per una volta che va a vantaggio di tutti ben venga!
Rispondi
Brutte davvero, pessima mossa, un ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 24/10/2013 ore 19:51:45
Brutte davvero, pessima mossa, un po' come i nuovi iPhone 5C (si, paragone azzeccato per me).
Vediamo quanto restano sul mercato, ma dubito che resteranno in catalogo a lungo.
Rispondi
Mira
di black poodle [user #1259]
commento del 24/10/2013 ore 19:52:01
Io ho messo gli occhi sul modello S2 Mira che, dai filmati che ho visto su Youtube, mi sembra abbia un vero suono da pickup al manico... però alla fine credo che mi terrò la mia Santana SE che, con vari upgrade che sto facendo piano piano, mi sta conquistando sempre di più.
Rispondi
a mio giudizio
di francesco72 [user #31226]
commento del 24/10/2013 ore 20:45:55
concordo con chi la trova una via di mezzo che non interesserà a chi fa una scelta più risparmiosa, come me, i quali preferiranno dirigersi sulla serie SE (tra l'altro per me scelta obbligata suonando la 7 corde) che costa la metà della S2; ma non credo solleticherà particolarmente chi intende fare uno sforzo più importante e che con 500 euro in più può portarsi a casa la sorella maggiore usata.
Inoltre, mi spiace, ma questa nuova linea è la riprova che le prs costano troppo.
Capisco che pick up e meccaniche della S2 possano essere di qualità inferiore alla linea madre, ma per 1.600 € spero saranno comunque dei signori p.u.; soprattutto visto che, per esempio, Ibanez o jackson sfornano ottime chitarre con microfoni e meccaniche coi controcalzoni a meno di 1.000 euro. Comprendo anche la questione estetica, ma per quanto la vogliamo edulcorare alla fine una cnc impiegherà (esagero) 20 secondi in meno a fare la s2 e visto che prs non è una marca da milioni di chitarre ogni anno, mi pare che la cosa sia del tutto trascurabile.
Infine la suonabilità, a parte che la cosa mi sembra assai relativa e comunque ridimensionabile: se io che son l'ultimo dei chitarristi della domenica suono un po' di tutto venendo apprezzato (nel mio piccolo), immagino che chi sa suonare non si faccia troppe pippe, salvo che le prs top di gamma non si suonino da sole o basti il pensiero.
Insomma, a conti fatti, se questa S2 si mantiene nel solco della sorella maggiore e costa la metà, proprio non capisco da dove derivi il raddoppio del prezzo della S1.
Rispondi
Avrei preferito vedere delle finiture ...
di Zado utente non più registrato
commento del 24/10/2013 ore 21:17:4
Avrei preferito vedere delle finiture solide,un top di quel tipo non attira per nulla esteticamente
Rispondi
Re: Avrei preferito vedere delle finiture ...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 24/10/2013 ore 21:36:45
Tra le finiture ci sono il Black e l'Antique White, entrambe coprenti. In effetti, soprattutto in bianco, la chitarra cambia davvero faccia!
Rispondi
La mia opinione
di irby [user #32243]
commento del 24/10/2013 ore 23:16:45
Mha...paragoni, prezzo, estetica, trovata commerciale.................
Ma perchè non diciamo solamente la cosa fondamentale??? Viene proposta una nuova chitarra e si parla di tutto tranne di come suona.
Al di la di tutto, personalmente la trovo molto simile alle VECCHIE EG I e EG II (anni '90/93) e che ne possiedo un esemplare con lo stesso schema di pickup H-s-H splittabili.
Suona molto bene e la configurazione con push pull la rende incredibilmente versatile.
Questo esemplare mi piace particolarmente con i pickup splittati sia con i clean che con un leggero overdrive. L'humbucker con buone dosi di gain è davvero potente.
Rispondi
Re: La mia opinione
di francesco72 [user #31226]
commento del 25/10/2013 ore 09:44:46
perdonami ma a mio avviso trattandosi di un articolo che costa 1.600 euro il prezzo deve essere uno degli elementi che vengono valutati, per comprendere cosa lo giustifichi e se l'articolo lo valga. Inoltre perchè tralasciare l'estetica? In primo luogo a differenza di quasi tutti gli altri strumenti la chitarra può avere colori e forme (e quindi anche ergonomia) differenti. In second'istanza se, a conti fatti, la componente estetica contribuisce sostanzialmente a far quasi raddoppiare il prezzo già consistente, direi che anche qui spendere due parole è d'obbligo. Paradossalmente il fatto che suoni molto bene è, invece, l'unica cosa che, a mio parere, non deve nemmeno venire in discussione visto quanto costa e visto l'aura che le prs emanano, quasi fossero fatte a mano una ad una dal Sig. Smith.
Rispondi
A me piace.
di ciun [user #15167]
commento del 25/10/2013 ore 02:09:05
Sinceramente io la trovo anche esteticamente gradevole, sulla qualitá non posso dire nulla, ma la prova parla chiaro. E' vero che c'è tanto marketing dietro, ma io non trovo così sbagliato proporre un prodotto in una fascia intermedia, evidentemente la produzione "di elite" non paga abbastanza per le politiche aziendali di PRS. Non vedo nessuna vergogna a comprare un prodotto ben fatto, che ha il nome, ma che è in una fascia più accessibile. Cioè il discorso "3.500 oppure niente" mi fa ridere, sembra che siccome PRS ora fa chitarre da 1500 euro le altre di fascia alta si svalutino.
Per quanto riguarda il discorso di come si riduce il costo, è stato fatto l'esempio del top, dicendo che la produzione con macchine a C.N. rende quasi indifferrente la cosa. Secondo me è una grande fesseria. Anche se è tutto fatto a macchina, un top piatto richiede il passaggio in piallatrice che lo lavora a filo e a spessore (cioè lo rende piano e con le facce parallele), quindi viene levigato, sempre conmuna macchina che lavora in piano. Un top bombato deve essere passato a filo e a spessore, quindi sagomato con una fresatrice (che lavora per "curve di livello" quindi passa sul pezzo decine di volte) poi deve essere levigato sempre con un utensile che lavora in 3D. Perciò non solo il tempo di produzione sará, non dico poco, almeno 10 volte (il che potrebbe pure avere poca influenza), ma i due pezzi sono prodotti su catene completamente diverse, che hanno complessitá di lavorazione e di macchine da impiegare enormemente diverse. Questo si che può fare la differenza in termini di prezzo.
Rispondi
Re: A me piace.
di rockit [user #11557]
commento del 25/10/2013 ore 09:13:04
Basta che guardi le foto, il top di questa serie non è piatto, per cui avresti ragione, ma ha un carving differente, per cui forse avranno un po' di semplificazione in levigatura, ma non più di tanto. Tra l'altro credo che pure le Mira le passino nella stessa CNC, sia per la lavorazione degli scassi che per quella del cutaway inferiore, non stiamo parlando di forme telecaster, c'è sempre una parte di disegno tridimensionale sempre presente, sia nei cutaway che nella parte superiore del top, in tutte le chitarre che fanno.

Ciao
Lorenzo
Rispondi
Re: A me piace.
di Claes [user #29011]
commento del 25/10/2013 ore 15:55:44
...e a me piace il tuo intervento!
Rispondi
Prs Se tobacco custom 24 2012
di tomek [user #36478]
commento del 25/10/2013 ore 15:38:59
Ciao , ho avuto due Prs per 16 anni ,perciò penso che sono sufficienti per capire la sonorità dello strumento.Per caso ho provato le Se tobacco 2012 ,,, ragazzi non ha nulla da invidiare alle Prs più blasonate.Una precisazione; il suono è diverso da una chitarra è l'altra, ,, perciò ho smanettato un po
dentro il negozio,alla fine alla mia preferita ho cambiato le meccaniche (autobloccanti),capotasto (in graffite), ritoccato due tasti,, ma ne valeva la pena ,,suona veramente bene !Non voglio dire che è uguale alle sorelle maggiori", ma è un buon compromesso.Ho sentito diversi videoclip della Prs S2,,,
penso che si tratti solamente di una via di mezzo che a me non convince ,troppo commerciale .
Comunque vale sempre la legge ; provare per credere.
Ciao ,
Tom

ps. dimenticavo il prezzo della Prs Se Tobacco custom 24 ,,,, 650 euro
Rispondi
Il Carving a me non ...
di alcor72 [user #16133]
commento del 25/10/2013 ore 16:23:
Il Carving a me non piace...e non capisco molto questa serie intermedia.
Non discuto sulla qualità costruttiva (che conosco bene) e che è sempre stata di altissimo livello.

Discuto sul discorso:vorrei ma non posso
...manca il binding in acero naturale sul profilo del body
...i colori sono un po' "tristi"
...i legni meno "intriganti"

Sembra più una coreana che un americana.

Meglio aspettare un po' e comprarsi la sorella maggiore (più bella e rodata ormai 25 anni)

Sul discorso di produzione è evidente che la macchina è prodotta con dei pantografi CNC e poi come la sorella aristocratica verranno rifiniti i piccoli difetti uscita dalle frese...
Ma dove sta la differenza tra un pantografo tradizionale e un CNC a 5 assi???
Potremmo disquisire tra una sgorbia e un utensile per il legno da macchina....

P.S. Il selettore 5 posizioni sostituisce ormai di serie il rotativo sulla Custom24 (con le stesse combinazioni pick-up)...io ho il rotativo, forse un po' scomodo con le mani sudate ma non lo cambierei col classico push pull....perche le combinazioni che vengono fuori non sono le stesse...e sono l'anima dello spettro sonoro della CU24

Rispondi
Ciao Francesco72, quello che dici ...
di irby [user #32243]
commento del 25/10/2013 ore 18:51:51
Ciao Francesco72, quello che dici tu è giusto come ad esempio valutare il prezzo, le finiture, l'estetica. Ma si tratta di uno strumento musicale e il primo obbiettivo è di verificare come suona e che feeling trasmette. Il mio intervento era mirato in quanto la caratteristica principe dello strumento non era stata ancora analizzata. Poi naturalmente viene l'estetica, il prezzo e quant'altro.
Saluti!
Rispondi
Secondo me si dovevano posizionare ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 26/10/2013 ore 13:19:35
Secondo me si dovevano posizionare tra i 900/1200,allora sì che sarebbe stata una otima via di mezzo,così costano ancora troppo,meglio le SE allora,non saranno made in USA ma "suonano" alla grande!
Rispondi
Re: Secondo me si dovevano posizionare ...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 26/10/2013 ore 13:40:48
Non saprei, esistono delle SE che raggiungono anche i mille euro (es. Torero, gran chitarra). Fare una serie americana su una fascia di prezzo così ravvicinata avrebbe mandato fuori mercato le SE (oppure la nuova serie stessa). Le S2, ora come ora, si piazzano esattamente a metà tra le americane "top" e le coreane, e credimi, offrono una suonabilità che sulle SE (e su molte altre chitarre della stessa fascia) non trovi.
Rispondi
Beh vorrei ben vedere,ma il ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 26/10/2013 ore 14:02:45
Beh vorrei ben vedere,ma il mio ragionamento implicava ( colpa mi non l'ho specificato) un riposizionamento delle SE arretrando un pò il prezzo,diciamo tra i 400/600 poi questa serie tra i 900/1200 e poi il resto la "creme de la creme" alle cifre da Sceicco,io anche data la crisi,avrei fatto una mossa del genere! Trovo i valori in campo più corretti.
P.S.
di SE ne ho avuta una e ne ho usat un'altra per un pezzo,e sono rimasto molto bene impressionato dal "tutto"
Rispondi
UNICA E IRRIPETIBILE...
di Cattublepa [user #36736]
commento del 04/02/2014 ore 14:33:04
Secondo me stanno facendo troppe varianti di una chitarra la cui versione originale continua e continuerà ad essere unica e irripetibile, senza scomodare gli spettacolari modelli Pre Factory, per quanto mi riguarda le vere PRS resteranno le Custom 24 e 22 con lo sweet switch o con l'odiato e amato rotary, senza uccelletti ritagliati al risparmio nè body che sembrano usciti da un'avaria del cnc
Rispondi
Altro da leggere
John Frusciante è tornato nel gruppo… e ha una signature da spavento
Cory Wong: il maestro della chitarra funk moderna
La SE Custom 24 raddoppia per il 2025
Fender all’ennesima potenza: le American diventano Ultra II
Revstar: la Yamaha nata "dal basso" in equilibrio tra classico e moderno
Merula: chitarra e basso protagonisti con Yamaha
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Mini Humbucker FG Mini-H SP-1
Fattoria Mendoza Hi-Crunch: il fratello arrabbiato dell'M
Harley Benton Tube5 combo: sei bella quando strilli
Parliamo di analogico!
Sistemi digitali per cinquantenni soddisfatti
Impressioni a freddo sul Neural DSP Quad Cortex
Acquistare strumenti musicali in Gran Bretagna: come funziona il dazio...
Basi o Altezze?
M-Vave: profiling per tutti
Vintage V132: Les Paul style con un rapporto qualità-prezzo sbalordit...




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964