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La prima e la seconda chitarra mai costruite da PRS
La prima e la seconda chitarra mai costruite da PRS
di [user #116] - pubblicato il

Una nuova serie video mostra e fa ascoltare le prime due chitarre mai costruite da Paul Reed Smith, fondatore di PRS Guitars, quando aveva solo 19 anni.
PRS inaugura la web serie From The Archives, storie tratte dal passato della liuteria del Maryland ed esperienze insieme al fondatore Paul Reed Smith.
Con la sua Custom nata ormai oltre trent’anni fa, Paul si è guadagnato fama - secondo alcuni - di autore di un terzo polo stilistico a metà strada tra gli universi Fender e Gibson. Nel tempo è diventato un riferimento per molti costruttori più giovani e la sua storia è d’esempio per le nuove generazioni di liutai.
Se tutt’oggi l’influenza della filosofia Gibson traspare nei lavori di Paul, l’ispirazione diventa palese dei suoi primi due strumenti, protagonisti della prima puntata di From The Archives.

Il primo esperimento risale agli anni ’70. Paul aveva 19 anni e aveva deciso di affrontare la costruzione di una chitarra elettrica come progetto scolastico per ottenere dei crediti extra. Il risultato fu una single-cut simile a una LP Junior con ponte in pezzo unico e pickup P90. Dall’esperienza accumulata, scaturì una double-cut con un tenone più lungo. Entrambe hanno subito diverse modifiche negli anni e sono entrate nelle collezioni di vari musicisti, salvo oggi tornare a “casa” per entrare ufficialmente a far parte del museo privato PRS. Eccole in video, raccontate, mostrate e fatte ascoltare all’opera.

chitarre elettriche paul reed smith prs
Link utili
From The Archives sul sito PRS
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di MM [user #34535]
commento del 07/11/2018 ore 08:12:03
Sono due tentativi di imitazione Gibson LP Junior, come hanno fatto (o tentato di fare) e come stanno ancora facendo una miriade di persone.
Sono anche poco belle (per il mio gusto) in quanto lasciate di un marrone mogano naturale che non mi entusiasma. Inoltre anonime, non fregiò nemmeno la paletta, cosa per me sbagliatissima, è come un uomo che non sa come si chiama.
Un classico per chi si cimenta in una costruzione di solid body, perché il top è piatto e ti toglie un bel po' di beghe realizzative.
Certamente di valore affettivo, per lui.
Il suo grande merito è di avere, poi, disegnato una chitarra di una certa originalità e di elevata qualità, che si colloca a pieno titolo tra le due galassie maggiori.
Delle PRS non mi piace la paletta, per niente, e trovo molto alto (troppo) il prezzo.
Rispondi
di Quick utente non più registrato
commento del 07/11/2018 ore 08:50:57
Non smetterò mai di dirlo: Paul è un genio!
Per ciò che ha saputo fare e soorattutto per come ha saputo sviluppare e vendere la sua idea.
La prima PRS che ho comprato nel 2006 mi ha fatto sembrare tutte le mie Gibson, comprese le custom, dei giocattoli.
Sulle chitarre oggetto dell'articolo ci sarebbe molto da obiettare su tutti i fronti. Ma a 19 anni, costruirsi una chitarra di questa fattura credo sia tutt' altro che facile.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 07/11/2018 ore 14:51:4
Genio non so, forse è eccessivo, certamente un ottimo costruttore e imprenditore, sapersi collocare (a quei prezzi) tra le due galassie non era semplice e lui c'è riuscito.
Costruirsi una chitarra è tutt'altro che facile, ma conosco almeno due persone (solo nella mia piccola città) che si sono costruiti una chitarra simile, e prima dei 19 anni, quindi non la vedo una roba così strana.
Rispondi
di Quick utente non più registrato
commento del 07/11/2018 ore 15:07:21
Mah...Sicuramente costruirsi una chitarra non è difficilissimo, se si hanno le basi, le conoscenze e gli attrezzi giusti. L' ho fatto pure io con ottimi risultati. Ma inventare un modello nuovo con caratteristiche diverse dalle classiche Gibson/Fender e farlo accettare come buono da professionisti ed appassionati e costruire dal nulla un brand che resiste nel tempo a livello mondiale, è sicuramente indice di capacità non comuni.
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