In fatto di chitarre, credo che ognuno di noi abbia una Number One.
Ovviamente non mi riferisco alla chitarra di Stevie Ray, ma al nostro primo strumento, di cui tutti, bene o male andiamo fieri.
La mia Number One, che in realtà sarebbe Number Two (di qualche settimana) è una Ibanez Jem 7vWH del 1996.
Acquistata dopo le prime due settimane di lezione (pretenzioso penserete voi :D) per motivi puramente pratici, è rimasta con me per la maggior parte della sua vita. Pagata da solo (con i risparmi dei nonni, qualche paghetta ecc) è stata leggermente modificata con qualche aggiunta visto che pur essendo una chitarra favolosa, qualche difetto ce l'ha ogni strumento.
La mia, fa parte della vecchia produzione Giapponese, chi dice che le costruivano il Team J-Craft (vedi annunci su MM) mente, in quanto seppur sia un modello top della gamma Ibanez resta comunque uno strumento di produzione standard e non Custom-shop.
Colore bianco lucido, battipena madreperlato, manico in acero e tastiera in vero ebano. Classico intarsio "albero della Vita" sulla tastiera. Elettronica ovviamente passiva, pickup DiMarzio Evolution (manico-centro-ponte). Ponte Floyd-Rose Edge-Tremolo.
Nel tempo, con l'aumentare dell'esperienza, ho imparato a gestire i pickup che all'inizio odiavo letteralmente, e a farli suonare in maniera pulita e come voglio. Ma tutto ha un limite e quello di questa Jem, almeno per me, sono i puliti. Sia chiaro, i pickup sono di livello alto ma gli humbucker sui puliti sono un po "asettici", troppo..finti se vogliamo esagerare. Questo ovviamente vale per me.
Ho fatto aggiungere uno split-coil sulla manopola del volume che splitta gli humbucker a single-coil in stile Strato.
Il manico è quanto di più pratico abbia mai provato, per le mie esigenze: liscio, scorrevolissimo, piatto. Riempie la mano in maniera non invasiva, si fa sentire bene e non affatica. L'ebano da quel tocco in più sotto le dita.
Ognuno sente le cose a suo modo ovviamente, e io sento la mia chitarra in maniera particolare. E' uno strumento che ti regala delle sonorità pazzesche, sembra quasi di suonare una chitarra per ogni posizione dello switch. Ormai non la suono più spesso perché (mi vergogno a dirlo) ho paura che col tempo mi si rovini o peggio..e se non sei in vena ti fa dannare perché è uno strumento che pretende..quasi intuisse i tuoi stati d'animo e si comportasse di conseguenza..
Che dire, ognuno ha il suo orgoglio, e questo è il mio. L'ho chiamata Johnny in nome del mio primo maestro. O bianchina per gli amici !
(Posterei foto ma non so come si fa .-.)