Stamani, ispirato da pensieri e visioni, ho ripreso in mano la mia Stratocaster, mai come ora deciso a scioglierne per lo meno i nodi più esterni o di più facile lettura. Perchè se mai come ora i manici delle mie idolatrate Les Paul hanno tatuate le mie impronte digitali, decido che è il momento di mettermi nuovamente in discussione. E così me la guardo, e molto umilmente le chiedo "quali sono i presupposti per un'eventuale collaborazione insieme?". Insomma, parliamo della chitarra che è l'altra metà del cielo del panorama rock-blues-progressive ecc... Possiamo dunque trovare un accordo? Leggerezza? Vivacità? Pulizia del suono? Partiamo da qua, dai suoi cavalli di battaglia... e vediamo dove arriviamo. Troppi sono stati i momenti in cui volevo venderla, e altrettanti quelli in cui mi sono intestardito a volermi mettere in gioco su qualcosa che non ho mai sentito veramente mio. E quindi ho mosso le mie manine in maniera diversa, per un attimo l'ho immaginata con la cinghia più alta, senza per forza volermi rifare a riccioluti chitarristi degli anni '70 e '80...(ovvio che non mi riferisco a Hendrix, anche se...). E qualcosa di bello e di sconosciuto è uscito... anche perchè, da gran paraculo, ho iniziato dall'assolo di Confortably Numb. Dunque, è davvero l'inizio? Sì, perchè non voglio pensarla come limitazione. Perchè la guardo, la stringo fra le mani e vedo una cosa bella. Lancio queste mie parole nell'etere della rete perchè avevo bisogno di fargli prendere aria fuori dalla mia testa.
Ok, saranno forse anche troppo intrise di lirismo, ma sono talmente "pulite e squillanti" che ne vale la pena.
Bentornata Fenderina