Grazie ad alcuni liutai più avventurosi, le corde in nylon stanno vivendo una vera e propria seconda giovinezza. Le chitarre classiche non sono più un'esclusiva di tradizionalisti o appassionati di bossa, ma entrano sempre più a far parte dell'arsenale di musicisti moderni, che ne riscoprono le qualità anche grazie a design innovativi, progetti alternativi e strumenti mai visti prima, come quelli realizzati dal liutaio sudafricano .
Nel panorama della musica classica, in molti avranno notato che la chitarra è tra i pochi strumenti a non adottare uno shape che, per gli altri strumenti a corda, archi nello specifico, è da sempre uno standard. La chitarra classica è piatta, con una tastiera dritta, totalmente diversa da un violino, o un violoncello, ai quali invece si rifanno le famose archtop, chitarre che, della scuola classica europea, hanno ben poco. Dopo aver esplorato le forme più bizzarre della liuteria elettrica e acustica e dopo aver dato ai violini le curve più disparate talvolta ispirate a quelle delle chitarre elettriche, Kuun deve aver pensato che è arrivato il momento di praticare un'inversione di rotta e dare a una chitarra classica le forme di un violino. Così nasce la Archangel, una singolare archtop con corde in nylon e tutte le caratteristiche costruttive giuste per non sfigurare in un'orchestra.
Lo shape della Archangel di Murray Kuun si ispira da vicino al mondo dei violini, replicandone dettagli costruttivi quali il ponticello in legno rialzato e il tailpiece anch'esso in legno. Ai due lati del top in acero intagliato, di forma bombata, compaiono le due buche a effe copiate dallo stile di Stradivari. Non c'è una rosetta né un'altra buca sulla tavola armonica, ma un foro sulla spalla superiore funge da monitor acustico per il musicista. Le fasce e il fondo, questo arcuato a pressione, sono in ciliegio. La cassa della chitarra è particolarmente profonda per garantire un gran suono e una proiezione decisamente degna di nota, stando a quanto dichiarato dal liutaio, che assicura una dinamica sufficiente a farsi valere in piccole situazioni acustiche anche senza amplificazione. Un sistema di pickup integrato, comunque, permette di utilizzare la Archangel anche su palchi più impegnativi. Per venire incontro agli amanti delle archtop, la chitarra offre una tastiera in palissandro indiano dal profilo leggermente arcuato, mentre il manico strizza ancora una volta l'occhio al mondo classico grazie al ciliegio che lo compone. Sulla paletta, Murray ha montato un set di meccaniche Schertler, garanzia svizzera per una buona tenuta d'accordatura.
Il suono sprigionato da una chitarra del genere è presentato come una sorpresa gradita per chitarristi classici, fingerstyle e jazzisti, e il clip audio diffuso dal produttore sembra far ben sperare, ma è difficile figurarsi la voce della Archangel dal vivo e soprattutto le sensazioni che può dare al tatto. Mettere le mani su un prodotto di liuteria made in Sud Africa è decisamente complicato, ma è innegabile che l'ultima nata in casa Kuun rappresenti un esperimento attraente per chi si è chiesto qualche volta se, in una chitarra classica o archtop, ha più peso il progetto oppure i materiali adottati. Purtroppo, a meno di non poter sganciare 5490 dollari sull'unghia per il modello base privo di cutaway, la risposta al quesito è ancora lontana. |